Non solo per produrre il cioccolato. Ora le fave di cacao si usano anche come snack, nelle macedonia e in cucina. E promettono miracoli.
Sorpresa: le fave di cacao sono arrivate al supermercato, confezionate in pratiche buste ed esposte sullo scaffale della frutta secca e si possono anche acquistare online su tanti siti di alimenti naturali. Una novità che incuriosisce ma fa sorgere anche tante domande: che proprietà hanno questi frutti presentati come veri e propri superfood? E come usarle? Ecco le risposte.
Un seme pregiato
Le fave sono sempre state considerate il frutto più prezioso dell’albero del cacao: già ai tempi dei Maya, i primi a coltivarlo, erano talmente importanti da essere utilizzati come moneta corrente. Il fatto è che questi semi rappresentano un vero concentrato di nutrienti, energia e gusto. Tanto che le fave di cacao “sono probabilmente il segreto meglio custodito di tutta la storia dell’alimentazione”, come scrive l’esperto David Wolfe nel suo libro “SuperFood. L’alimentazione è la medicina del futuro”, edito in Italia da Macro. In effetti, le fave di cacao hanno tutti i pregi di un “dolce” ma senza i difetti. Hanno un buon sapore, soddisfano la golosità e apportano gli stessi benefici nutrienti del cioccolato in termini di sostanze ad effetto anti-età (soprattutto polifenoli, catechine ed epicatechine), di aminoacidi antidepressivi (come il triptofano) e di minerali che agiscono da ricostituenti mentali (come magnesio e zinco). Inoltre sono una buona fonte di fibre e di rame, tanto importante per il sistema nervoso. Bastano 6 fave di cacao intere (circa 8,5 grammi) per assicurarsi il 15% del fabbisogno giornaliero consigliato di rame.
Un prodotto naturale
Sembrano grossi cedri le cabosse, ossia i frutti dell’albero del cacao (Theobroma cacao), che vengono raccolti a mano. Una volta aperti con il machete, rivelano il loro tesoro: da venti a cinquanta
semi a forma di mandorla, circondate da una sottile polpa dolce. Sono le fave di cacao, la forma cruda e naturale del cioccolato. Le fave vengono fatte fermentare ed essiccare. E assumono così l’aspetto con cui ci sono note.Quelle che arrivano in commercio sono infatti le fave essiccate che vengono poi fatte tostare, in modo da far sprigionare loro tutti gli aromi e farne percepire il gusto di cioccolato. tostate
Uno snack sano
Le fave di cacao, private della cuticola superficiale in modo che sprigionino meglio gusto e aroma, sono buone da sgranocchiare e si possono anche aggiungere intere alla macedonia, ai cereali della colazione e allo yogurt. Ma soprattutto sono un’ottima idea per chi è a dieta e vuole soddisfare la voglia di dolce senza vanificare gli sforzi per ritrovare la linea, a patto di non esagerare con le quantità:
un paio di fave di cacao intere, più un frutto fresco, sono un ottimo spuntino, che sazia e gratifica ma senza appesantire e senza far sballare il conto delle calorie e dei grassi. In cucina le fave di cacao si prestano a molti utilizzi, in particolare in pasticceria: sono ideali per dare un tocco di golosità a torte, budini, biscotti, semifreddi, barrette ai cereali e ciambelle.
Una bevanda rinvigorente
Un altro modo per valorizzare le fave di cacao e approfittare dei loro benefici salutistici è ricavarne un infuso. Lo consiglia anche l’Academy of Nutrition and Dietetics che lo propone come una superbevanda
golosa e sana, ottima per i ciocco-addicted. Prepararla è semplice perché basta macinare due cucchiai di semi di cacao e lasciarli in infusione per 5.7 minuti in 250 ml di acqua bollente. Dopodiché si schiaccia la polvere di cacao sul fondo e si travasa la bevanda in un recipiente, per poi gustarla a piacimento, sia calda che fredda. Le fave di cacao possono essere “bevute” anche in altri modi, ad esempio aggiunte in smoothies e frullati per renderli più golosi e appaganti.
Per molti, ma non per tutti
Le fave di cacao hanno tante virtù. Ma anche alcuni nei. Innanzitutto non bisogna dimenticare che sono molto caloriche: hanno circa 500 calorie ogni 100 grammi. E quindi, occhio alle dosi: consiglia
un solo seme di cacao al giorno per ogni 8-10 kg di peso corporeo. Il loro potere corroborante è positivo se i consumi sono contenuti ma può rivelarsi controproducente se si esagera con le dosi. Il problema sorge soprattutto nei forti bevitori di caffè, tè o energy drink:
aggiungendo alla propria dieta quotidiana anche le fave di cacao si può stimolare troppo il sistema nervoso, con il rischio di far alzare la pressione arteriosa, e di provocare ansia e tachicardia. Inoltre il cacao è classificato tra gli allergizzanti e non è indicato per chi soffre di calcoli renali.
Manuela Soressi
settembre 2017
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