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Tecniche di BaseCome FareCome fare il limoncello

Come fare il limoncello

Perfetto per chiudere un buon pasto, il profumatissimo liquore può essere preparato anche in casa. E diventare il protagonista di tante ricette

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Tra i liquori più apprezzati sulle tavole italiane ed estere, il limoncello è un prodotto facilissimo da realizzare anche in casa. Ottimo servito a fine pasto, rigorosamente freddissimo, può essere usato anche come ingredienti di tanti dolci. E, perché no, anche di piatti salati.

Le origini

Liquore dolce a base di limoni, il limoncello nasce in Campania, in particolare nella zona tra Amalfi, Sorrento e Capri. Esistono diverse leggende sulle sue origini, compresa quella secondo cui sarebbe stato Zeus a svelare a un mortale abitante della Terra delle Sirene la ricetta per prepararlo. Meno fantasiosa la versione secondo cui i pescatori-contadini fossero soliti sorseggiare un bicchiere di liquore al limone nelle mattinate particolarmente fredde. E che questa bevanda fosse molto amata anche dai monaci nei monasteri. Plausibilmente, la sua ricetta deriverebbe da un rosolio di limoni perfezionato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

La diffusione

La diffusione planetaria del limoncello è comunque molto recente e risale alla Dolce Vita caprese, quando le celebrità e i ricchi signori come Krupp sorseggiavano il limoncello di Vincenza Canale, proprietaria di una pensione sull'isola. La moda si diffuse tra Capri e la Costiera Amalfitana nei primi anni Novanta, arrivò a Milano e da quel momento tutti i bar iniziarono ad esibire orgogliosi le gialle bottiglie.

Marchio registrato

Nel 1998 la famiglia dell’albergatrice di Capri registra il primo marchio, ovvero “Limoncello di Capri”, mentre dal 2000 l'Istat ha inserito il limoncello nel paniere usato per calcolare l'incremento mensile dell’inflazione. Non tutti i limoncelli che trovate in vendita, comunque, sono uguali… date un’occhiata a questo articolo su sapere che cosa c’è nel limoncello.   

Gli ingredienti

Gli ingredienti base per fare il limoncello sono pochissimi: limoni, alcol, zucchero e acqua. Naturalmente i grandi protagonisti sono i limoni, che devono rispondere a determinate caratteristiche. Soltanto alcuni limoni IGP della penisola sorrentina riescono infatti a dare a questo liquore il suo inconfondibile sapore. Dato che il limoncello nasce nella costiera amalfitana, tra Capri, Sorrento e Amalfi, sono proprio i limoni di questa zona i più adatti a prepararlo. Qui è possibile acquistare i limoni di Sorrento e gli Sfusati amalfitani.

Il limone di Sorrento

Detto anche Ovale di Sorrento, il limone di Sorrento è di dimensione medio-grandi, ha la polpa succulenta e il succo dall'elevata acidità. La buccia, parte principale della ricetta del limoncello, è spessa e molto profumata perché ricca di oli essenziali.

Lo Sfusato amalfitano

Conosciuto pure come limone Costa d'Amalfi, lo Sfusato amalfitano ha dimensioni medio-grandi e una forma allungata. Con pochi semi, è molto succoso e ha la polpa semidolce. La buccia è mediamente spessa e molto profumata, caratteristica che la rende un ottimo ingrediente per preparare il limoncello fatto in casa.

L’alcol

Come per gran parte dei liquori fatti in casa così come nel campo alimentare in genere, anche per realizzare il limoncello dovrete usare l'alcol etilico, noto anche come etanolo. Ottenuto dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nell’uva quanto in diversi altri frutti, nei tuberi e in qualche altro vegetale, ha tra le sue proprietà maggiori quella di armonizzare i componenti di ogni bevanda. Per fare il limoncello, in particolare, dovrete procurarvi dell'alcol puro al 95%

La preparazione

Per un litro di alcol avrete bisogno di 20 limoni non trattati e di 700 grammi di zucchero. Aiutandovi con un pelapatate o con un coltellino, pelate i limoni tenendo solo la parte gialla della scorza e riducetela a striscioline sottili. Prestate molta attenzione a non intaccare la parte bianca: è molto amara e rovinerebbe il risultato finale.

Trasferite le scorze in un recipiente di vetro con coperchio e versate all'interno anche l’alcol. Chiudete bene e lasciate quindi riposare il tutto per 20 giorni, scuotendolo di tanto in tanto.

Trascorso il tempo indicato, preparate uno sciroppo con versando un litro di acqua naturale in una casseruola, unendovi lo zucchero e portando il composto a ebollizione. Abbassate la fiamma e lasciate sobbollire mescolando fino a ottenere uno sciroppo denso e trasparente. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.

Filtrate il macerato alcolico utilizzando un colino e unitevi lo sciroppo di zucchero, quindi versate il composto ottenuto in un paio di bottigliette da liquore, facendo colare il liquido da un imbuto. Tappate accuratamente e lasciate riposare il limoncello in luogo buio per un mese prima di assaggiarlo, servirlo o utilizzarlo per le vostre ricette.

La degustazione

Per apprezzarlo al meglio, servite il limoncello freddo. Anzi, freddissimo. Variando i gradi della temperatura, il liquore diventa infatti limoncello: a bassa temperatura la sensazione dolce si trasforma in freschezza, freschezza che ne esalta l'aroma agrumato e ne rende il gusto unico.

La conservazione

Una volta pronto, potrete conservare il limoncello a lungo in frigo o in freezer: la presenza di alcol e zucchero ne impedirà il congelamento. L'alcol ha infatti un punto di congelamento e uno di ebollizione diversi rispetto a quelli dell’acqua: alla pressione di 1 atmosfera, congela a -117° e bolle a 78.5°.

Le varianti

Accanto alla ricetta classica che vi abbiamo illustrato, esistono diverse varianti del limoncello. Queste vanno dallo stesso liquore aromatizzato alle erbe come nel caso del limoncello al timo, preparato come descritto ma aggiungendo un rametto profumato in ciascuna bottiglia, alla vellutata crema di limoncello (foto sopra). Per realizzarla, seguirete il procedimento standard fino al riposo delle scorze nell’alcol. Poi, però, anziché unire il macerato filtrato allo sciroppo di zucchero, lo mescolerete a un composto di latte, zucchero e vaniglia.

Le ricette con il limoncello

Il limoncello non è buono solo come bevanda ma anche come ingrediente. Di dolci e perfino di piatti salati. Partendo dai dolci, non possiamo non citare la delizia al limone (nella foto sopra), dolce tipico sorrentino. A base di pan di Spagna imbevuto da una bagna al limoncello, si presenta come una cupoletta farcita e glassata di crema al limone, limoncello e panna. Un’altra proposta dolce che arriva direttamente dalla pasticceria campana è il babà al limoncello, variante altrettanto deliziosa della versione classica al rum.

Restando nell’ambito dei grandi classici rivisitati, potete preparare anche il tiramisù al limoncello (nella foto). Preparate uno sciroppo facendo bollire 250 ml di acqua con 80 ml di succo di limone e 40 g di zucchero. Montate 4 tuorli con 80 g di zucchero e unitevi 250 g di mascarpone, poi incorporate 2,5 g di gelatina in fogli ammollata e poi sciolta in 50 ml di limoncello caldo e 200 ml di panna montata. Componete quindi il dolce alternando strati di savoiardi spennellati con lo sciroppo a strati di crema al limoncello. Lasciate in frigo per 4 ore, poi decorate con filini di scorza di limone e servite.

Usato sia per insaporire mousse e composti cremosi sia per profumare impasti lievitati, il liquore al limone compare nella farcia di torte come questa crostata con crema al limoncello o di questa torta con mousse ai limoni canditi (foto in alto) quanto nella bagna della torta all’ananas con panna o nel composto della torta paradiso al limoncello.

Le possibilità per usare il liquore in pasticceria non finiscono qui, però. Oltre che per intingervi le fette di dolce, potrete infatti usarlo anche per gratinare le fette di arancia che compongono questa zuppa di colomba con limoncello e crema. Oppure, le sue note agrumate saranno preziose per stemperare la dolcezza dell’ingrediente protagonista della mousse al cioccolato bianco della foto sopra.

Un altro delizioso modo per impiegare il limoncello consiste nell’aggiungerlo al composto di un dolce rinfrescante come questo semifreddo, ma non mancano neppure originali impieghi salati. Uno per tutti è quello che lo vede impreziosire la salsa alla panna che accompagna queste raffinate mezzelune ai gamberi e aragosta. Un’idea elegante per un’occasione davvero speciale.

Camilla Marini
luglio 2025

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