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Scuola e alimentazione

Un appello al governo per inserire l’educazione alimentare tra le materie di studio e un vademecum per garantire ai bimbi una dieta sana

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Secondo Andrea Segrè, agronomo ed economista italiano, docente di politica agraria internazionale e comparata all'Università di Bologna, l’educazione alimentare andrebbe insegnata a scuola. Per almeno due buoni motivi: combattere l’obesità (il 10% dei bimbi italiani ne soffre e il 25% è in soprappeso) e indirizzare le nuove generazioni a evitare lo spreco alimentare. In sintesi, mangiare il giusto è un’irrinunciabile forma di educazione civica.

La proposta di inserire la nuova materia tra le attività didattiche è stata fatta il 5 giugno di quest’anno e il governo sembrava averla recepita, ma al momento nel nuovo piano per la scuola si parla solo di potenziare l’educazione fisica. Indubbiamente un passo in avanti, ma non sufficiente, perché lo sport non è una forma di prevenzione dei chili di troppo. L’unico modo certo per evitare di doverli combattere è imparare a mangiare in modo corretto fin da piccoli. Ma c’è ancora un anno per modificare il piano per la scuola e, come rilancia Segrè, “ci auguriamo che il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini raccolga il nostro appello e inserisca, a partire dal prossimo anno scolastico, l'educazione alimentare nei programmi didattici".

In attesa di sapere come andrà a finire, possiamo iniziare a fare in famiglia quello che forse un giorno si studierà sui libri. Ovvero abituare i nostri bimbi a una tavola sana, gustosa e non eccessiva. Soprattutto adesso che, dopo un’estate di gelati, bibite e patatine al bar della spiaggia, devono ritrovare la forma e la concentrazione per studiare e fare sport. Qualche consiglio? Una colazione che fornisca tanta energia senza appesantire, tanti spuntini spezzafame e pasti principali leggeri.

A colazione, bene lo yogurt con tocchetti di frutta o un frullato al latte abbinati ai cereali, in alternativa una tazza di latte con pane e marmellata o una crostata fatta in casa.

A pranzo e cena, sono ideali il riso o la pasta integrale (meglio di quella tradizionale), il pesce (soprattutto azzurro), i legumi, le carni bianche, le uova. Niente fritti e ovviamente tanta verdura, cruda o cotta.

Gli spuntini sono infine fondamentali per non arrivare a cena troppo affamati e fornire energie per lo studio e lo sport. Si può optare per un panino farcito (evitando a buon senso gli insaccati più grassi) oppure per i biscotti con un succo di frutta. Oltre naturalmente a yogurt, frutta (benissimo anche quella secca) e frullati.

Cristiana Cassé
11 settembre 2014


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