Per ragioni oggi difficili da sondare, i cavatelli sono nati in Molise, ma poi si sono diffusi in Puglia al punto da diventarne una tipicità. Per farli, prelevate un pizzico di pasta, appoggiatevi sopra la punta tonda di un coltello e tirate verso di voi premendo un poco.
Un tempo la pasta era preparata con la semola, impastata solo con acqua per dare vita a formati più ruvidi e spessi. Ancora oggi, la ricetta della pasta di semola fatta in casa rimane la ricetta base per preparare tutte le altre sfoglie (ve lo raccontiamo qui). Ecco come fare i cavatelli:
1 Disponete a fontana 350 g di semola rimacinata di grano duro e versate al centro 150 ml di acqua tiepida in cui avrete sciolto una presa di sale. Lavorate l'impasto per 5-6 minuti tirandolo e piegandolo su se stesso finché sarà liscio; fatelo riposare per mezz'ora sotto una ciotola capovolta.
2 Prelevate una porzione di pasta (lasciando quella restante sotto la ciotola), fatela rotolare con le mani e ricavate un filoncino di 1 cm di diametro. Tagliatelo in tronchetti lunghi 1 cm. Procedete così fino a esaurire la pasta.
3 Premete i tronchetti con una rotazione del pollice per ottenere i cavatelli. Lasciateli asciugare per mezz'ora.
Se il cavatello è più lungo di 1 cm, allora si chiama capunto. In genere si usa la regola delle dita: lungo come la punta di 1 dito è cavatello, se arriva a 2 dita è capunto. La preparazione è identica e anche l'utilizzo: si prestano per gli stessi sughi. Provateli con gli spiedini di bombette, con doppio peperone, capperi fritti e stracciatella o con sugo di moscardini, speck e peperoni.
Quando si preparava molta pasta per essiccarla, succedeva che alla fine ne avanzava un po' di questa e un po' di quella: nascono così le maritate, un mix di orecchiette e cavatelli o capunti. Per preparare le orecchiette basta realizzare dei cavatelli e poi rivoltarli sulla punta del pollice. Oppure si prelevano piccoli pizzichi di pasta e si sagomano direttamente con la punta del pollice. Provatele con la seppia!
Un primo piatto preparato con questo formato speciale di pasta, reso sugoso dai pomodorini freschi e insaporito con aglio e peperoncino
I cavatelli con funghi e cavolo nero arricchiti dal merluzzo rappresentano un piatto originale, da gustare lentamente per apprezzare al meglio il connubio tra i vari ingredienti.
I cavatelli con fiori di zucca e briciole di salsiccia rappresentano un piatto primaverile per eccellenza, da provare almeno una volta nella vita.
Un primo piatto freddo, da gustare in riva al mare o all’aperto in occasione di una gita fuori porta o di un picnic. A condire la pasta è un sugo fresco e tutto mediterraneo
I cavatelli si tuffano in un morbido pesto a base di melanzane sott'olio e pomodori secchi: una preparazione ideale per portare in tavola il gusto dell’estate per tutto l’anno.
I cavatelli con porcini, pomodori secchi e salsiccia rappresentano un primo piatto “esplosivo”, incredibilmente saporito.
Un primo piatto ricco di sfumature di gusto: i cavatelli sono accompagnati da un avvolgente purè di cicerchie e da un delicato condimento a base di funghi cardoncelli.
Un’accoppiata sorprendente e azzeccata quella delle vongole e dei fagioli: i sapori delicati di terra e mare si fondono armoniosamente e regalano alla pasta un gusto unico.
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