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News ed EventiConsigli praticiFarfalline; formiche&c: come dire addio agli insetti molesti

Farfalline; formiche&c: come dire addio agli insetti molesti

Infestano la dispensa a caccia di pasta, riso e biscotti. Si annidano nelle confezioni degli alimenti contaminandoli. Ecco come liberarsi delle tanto odiate farfalline del cibo

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Se alle nostre latitudini l'insetto nemico dell'estate è per antonomasia la zanzara - ma pare che per sconfiggerla basti una bottiglia d'acqua, gli amanti della cucina sanno bene che col caldo arrivano altre fastidiose minacce. La farfallina del cibo, dopo  la zanzara, conquista il secondo posto nella classifica della molestia. A chi non è mai capitato di aprire lo sportello della propria dispensa e scoprire che è infestata? E poi ci sono altri piccoli rappresentanti del regno animale che possono darci filo da torcere a più non posso, soprattutto nei mesi caldi. Che fare? Ecco qualche rimedio per evitare il peggio! E senza ricorrere a prodotti chimici. Per riorganizzare la dispensa bastano normalmente poche mosse, ma l'antifona cambia quando tra confezioni di farina, riso, pasta, biscotti e cereali scorgiamo piccole tessiture simili a ragnatele: è la raccapricciante prova che sono state depositate le uova, che si sono a loro volta trasformate in larve. Gli insetti saranno anche il cibo del futuro, ma questi non ne fanno parte...

Le tignole della farina: chi sono e dove vivono
Conosciute anche come “tarme del cibo” o “tignole della farina”, questi insetti ricordano piccole farfalline di colore bruno con le ali attraversate da una striscia trasversale di colore argento chiaro. Le larve hanno l’aspetto di mini bruchi giallastri dalla testa rossa lunghi circa 1 cm. Le specie più diffuse sono la Pyralis Farinalis e l’Ephestia kuehniella, amano vivere in ambienti caldi e con poca luce e non a caso colonizzano le nostre dispense contaminando il cibo che vi conserviamo. Generalmente arrivano nelle nostre case sotto forma di uova o larve invisibili a occhio nudo attraverso gli imballaggi di carta o nei sacchi del mangime per cani o uccelli, che invece, per precauzione, andrebbero tenuti in garage o comunque lontano dalla dispensa in contenitori muniti di coperchio. Anche gli imballaggi di carta (come le confezioni di zucchero e farina) possono essere un veicolo di contaminazione. Spesso gli insetti sono già annidati nelle confezioni vendute nei supermercati. E quando ci accorgiamo della loro presenza in casa nostra, ormai è tardi. Le farfalline del cibo sono simili a piccole falene hanno agito silenziosamente annidandosi nelle  alimenti di cui vanno ghiotti: è il momento di intervenire tempestivamente buttando via il cibo contaminato. Ecco una piccola guida per eliminare gli sgraditi ospiti senza ricorrere a prodotti chimici, evitando gli sprechi e impedire che ritornino.

Come disinfestare la dispensa dalle farfalline
1 Ispezione: svuotate gli scaffali ed esaminate, una per una, tutte le confezioni dei cibi secchi: controllate ogni sacchetto per verificare se ci sono già le farfalline o le uova e, in entrambi i casi, buttate via tutte le scatole aperte che mostrano segni evidenti di contaminazione. Esaminate bene anche i bordi e gli angoli della dispensa e aprite ogni barattolo e controllate bene i coperchi: è uno dei luoghi dove le tignole potrebbero aver tessuto i bozzoli. Lavateli molto bene insieme ai contenitori. Guardate anche tra le pieghe delle confezioni chiuse, dove potrebbero nascondersi le uova. Buttate via le confezioni contaminate; potete invece riporre quelle intatte in freezer per un paio di giorni, in modo da eliminare eventuali parassiti.
2 Pulizia: utilizzando preferibilmente un aspirapolvere con tubo e aspiratore angolare, pulite l’interno degli scaffali e sotto le mensole, compresi i sostegni e le viti. Per pulire i ripiani non è necessario utilizzare prodotti chimici come pesticidi e veleni: potrebbero contaminare gli alimenti con seri rischi per la salute. Detergete pareti, ripiani, ante e mensole un paio di volte con una spugnetta imbevuta di una soluzione di acqua calda e aceto. Non dimenticate di lavare anche le cerniere delle ante e gli stipiti. Le tignole amano gli ambienti umidi: prima di riporre gli alimenti, asciugate tutte le superfici con un panno o con carta assorbente da cucina. Asciugate bene anche tutti i contenitori e i barattoli prima di rimettere gli alimenti all’interno.
3 Spazzatura: sostituite il sacchetto dell’aspirapolvere ed eliminatelo insieme ai sacchi della spazzatura dove avrete buttato gli alimenti e gli imballaggi (ricordatevi di fare la raccolta differenziata). Chiudete bene i sacchi e teneteli lontani dal locale cucina.

Come prevenire le infestazioni: i rimedi naturali
Questi insetti si muovono soprattutto di notte e di giorno è raro che vi possiate accorgere della loro presenza. Attaccate qualche striscia di bioadesivo in dispensa, vi aiuterà a scoprire quanto prima la presenza di un esemplare adulto che, prima o poi, vi rimarrà attaccato. Ci sono poi alcuni rimedi pratici ed economici per prevenire la comparsa delle farfalline.
1 Imbevete un dischetto di cotone con olio essenziale di eucalipto, menta, lavanda o tee tree (Melaleuca artemifolia) e posizionatelo in un angolino: oltre a tenere lontano gli insetti rilascerà un piacevole profumo.
2 Posizionate qualche foglia di alloro negli angoli: il loro odore è molto sgradito alle farfalline. Sostituitele regolarmente perché più sono fresche più risulteranno repellenti. Potete aggiungere una foglia di alloro direttamente nei contenitori della farina o di altri cibi secchi. Se temete che influenzi la qualità del cibo, potete limitarvi a fermare con un nastro la foglia contro il coperchio e otterrete lo stesso risultato.
3 Preparate una miscela mescolando farina di mais e acido borico nella proporzione di 1 a 3 e posizionatela in un piccolo contenitore in fondo alla dispensa.
4 Prendete la scorza di un’arancia, infilzatevi dei chiodi di garofano e posizionatela sugli scaffali.

Oltre a ispezionare periodicamente la vostra dispensa per monitorare la presenza di insetti, è importante trasferire gli alimenti in contenitori di plastica o vetro con chiusura ermetica. Anche se, è bene saperlo, non è una garanzia totale: a volte gli alimenti contengono già le micro-uova... Quando riorganizzate la dispensa non mescolate mai prodotti vecchi con quelli acquistati di recente e attaccate delle piccole etichette adesive con l’indicazione della data di scadenza. Se usate i sacchetti di plastica (scelta sconsigliata), scegliete solo quelli richiudibili e utilizzatene due alla volta, uno dentro l’altro. Se volete assicurarvi di eliminare le uova potete congelare i cibi secchi che acquistate per una settimana. Non acquistate mai confezioni aperte o strappate: molto probabilmente vi saranno già annidate le tignole.

Formiche, mosche & moscerini
La salvezza sono le piante aromatiche. Sembra troppo bello per esserre vero, ma vi promettiamo che è così: l'origano secco tiene lontane le formiche. Usatene uno ben profumato e cambiatelo spesso in modo che continui a mandare il suo olezzo sgraditissimo ai laboriosi insetti. Usate i rami interi o sbriciolati (niente origano in barattolini: la sua aromaticità è sempre inferiore) e piazzateli in tutti i luoghi in cui volete evitare il transito e la sosta delle formiche: non si azzarderanno.
Per quanto riguarda le mosche, la piantina vincente è quella del basilico: non lesinate. Anche la menta è valida, soprattutto se macerata nell'aceto: lasciate le foglie a impregnare anche tranquillamente una settimana, e otterrete un liquido anti-mosche&moscerini da spruzzare al bisogno. Altra pianta geniale: la ruta. Se volete che in casa vostra non voli una mosca, mettetela sui davanzali e sbarrerà l'ingresso. O almeno così si spera! Certo è che ci sono le semplici regole da non dimenticare per prevenire l'invasione di mosche e moscerini (una mosca depone fino a 500 uova al giorno...). Innanzitutto occhio a ciò che rilascia odori forti e dolci, in primis la frutta ben matura. Copritela sempre con le retine. Anzi, se volete catturare gli ospiti sgraditi, lasciate delle bucce di banana sul fondo si un sacchetto di plastica (poi svoutate tutto nel bidone dell'umido fuori di casa, rilasciando i prigionieri!). Svuotate molto spesso le varie spazzature - umido in primis; usate bidoni con coperchio e pulite la cucina più accuratamente, per non lasciar tracce di cibo (incluso cambio di strofinacci).

Porcellini di Sant'Antonio e scarafaggi
Qui il gioco si fa duro, e da ora in poi non possiamo che andare per tentativi. I porcellini di Sant'Antonio (Armadillidium vulgare), quelli che diventano una pallina, sono in realtà crostacei, non insetti, che vivono nell'umidità: la misura numero uno è dunque rendere l'ambiente il meno umido possibile, per esempio alternando spruzzate di aceto bianco diluito con acqua nelle zone più umide (dove magari c'è anche muffa) con ventilazione (finestre spalancate!). Inoltre lavate i pavimenti con la varechina e cospargete di sale i muri perimetrali della casa. I porcellini di terra non sono nocivi, ma certo non è gradevole averli a passeggio per casa. Sono coriacei, ci vuole pazienza... Per non parlare della pazienza che ci vuole se nella nostra dimora abbiamo avvistato scarafaggi o blatte. Se la situazione non è ancora tragica, iniziamo col sapone (di Marsiglia). Potete provare a miscelarlo con acqua e oli essenziali di alloro e/o rosmarino e/o di aglio, mettere il liquido in uno spray e spruzzarlo nei punti-chiave. Sono tre aromi che non gradiscono affatto: potete anche mettere gli oli essenziali puri o mazzetti delle spezie fresche, cambiandole spesso. Per il resto grande pulizia e senza dubbio sigillare crepe e fessure, soprattutto vicino alle condutture dell'acqua, piano della doccia, wc.

Silvia Tatozzi
aggiornato maggio 2023

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