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News ed EventiNewsAddio alle macchinette: a scuola solo merende sane

Addio alle macchinette: a scuola solo merende sane

Un nuovo progetto di legge propone di eliminare merendine e bibite in favore di snack equilibrati e leggeri, per adolescenti più sani

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La buona educazione comincia da piccoli. Così come si insegna a salutare con cortesia, a ringraziare o a spegnere le luci, bisognerebbe - dicono gli esperti - attrezzare i nostri figli a compiere le giuste scelte alimentari. Fornendo un buon esempio nella vita quotidiana e proponendo con varietà e fantasia cibi che associno un buon apporto di nutrienti alla giusta quantità di calorie: quella che serve per svolgere le loro attività.

Il sovrappeso tra bambini e adolescenti è ormai un'emergenza in tutti i paesi sviluppati, e l'Italia, purtroppo, detiene il primato negativo europeo: secondo le ricerche dell'European Childhood Obesity Group, nel nostro paese uno su quattro tra bambini e ragazzi da 0 a 18 anni è in sovrappeso, con buone percentuali di obesità. Questa condizione comporta danni alla salute e disagi psicologici, ed è anche molto spesso una condanna per il futuro: secondo le ricerche il 70-80% degli adolescenti obesi sono destinati a diventare adulti obesi.

Molte scuole elementari suggeriscono alle famiglie di fornire ai bambini spuntini leggeri e sani (un frutto, uno yogurt), che permettano ai ragazzi di  arrivare giustamente affamati in mensa e che, intanto, insegnino loro a scegliere e apprezzare gli alimenti giusti.

Nelle scuole superiori la situazione cambia e i distributori automatici traboccano di snack e bibite gassate. Preda di adolescenti golosi e di ragazzi spesso ancora incapaci di gestire la loro autonomia (alimentare e non).

Ecco quindi il nuovo progetto di legge approvato dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni, che prevede di vietare nei distributori automatici presenti negli ambienti frequentati da minori (e in particolare nelle scuole) alimenti ricchi di grassi saturi e di zuccheri e contenenti sostanze nocive come caffeina e taurina.

I distributori, in realtà, non dovrebbero sparire. Confortanti punti di riferimento durante le lunghe mattinate di scuola, spesso luogo di incontro per due chiacchiere, dovrebbero solo modificare la loro offerta. Andrebbero solo integrati con cibi adeguati, come cereali, porzioni di frutta e verdura, spremute. 

Il modello di riferimento è quello americano. Gli Stai Uniti, sensibili al drammatico tema dell'obesità infantile e non, hanno già introdotto in 100 mila scuole distributori sani. 

Ora tocca all'Italia. Con la speranza che al cambio di rotta della scuola segua anche quello dell'industria alimentare, spinta così a realizzare e sostenere prodotti altrettanto golosi, che magari facciano capolino anche sugli scaffali del super, accanto ai multipack delle tanto amate merendine.  

Livia Fagetti
4 novembre 2014

 

 

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