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News ed EventiNewsAllevamento di lumache: l'eleganza delle chiocciole

Allevamento di lumache: l'eleganza delle chiocciole

Martino Crespi, Event Manager per i marchi del lusso, ha fondato un allevamento di lumache vicino a Milano. Puntando, con l'aiuto di alcuni chef, a svecchiarne l'immagine in cucina e a renderle più moderne e cool

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Progetto comune
I tre Chef Enrico Gerli, Paolo Frosio e Silvio Battistoni (da sinistra a destra) appartengono all'associazione dei Jeunes Restaurateurs d'Europe, di cui Martino Crespi (al centro) è Event Manager. Grazie alla loro lunga collaborazione, Crerpi li ha coinvolti nel suo progetto gastronomico sulle lumache. Ciascuno di loro, come altri cuochi, ha creato una ricetta ad hoc con le chiocciole allevate nel Lumachificio Aureo: il piatto, che sarà incluso nel menu dei vari ristoranti, sarà anche proposto confezionato in vasetto per la vendita al pubblico. 

Dai gioielli di Bulgari alle lumache il salto è triplo; ma Martino Crespi, mago degli eventi scintillanti del lusso, l’ha fatto con eleganza, sfruttando lo stop della pandemia come un’occasione per reinventarsi. Ha aperto un allevamento di chiocciole, affascinato dal ritorno a una vita più lenta, come quella della sua infanzia in campagna. Ma anche con una chiara idea imprenditoriale: dare un nuovo volto alle lumache, trasformandole in un prodotto di tendenza.
Proteiche ma con zero grassi, hanno un enorme potenziale gastronomico”, spiega, “negli ultimi tempi il consumo in Italia è aumentato, tanto che siamo costretti a importarle dall’estero. Ma bisogna cambiarne la percezione, che da un lato le relega ai piatti rustici di trattorie e sagre, dall’altro alle ricette molto elaborate di grandi chef. Io mi rivolgo alla fascia di mezzo e vorrei che le chiocciole diventassero cool, apprezzate anche dai giovani per aperitivi, pizze e street food, come burger e sushi”. Già dal nome del suo allevamento, “1,618 – Lumachificio Aureo”, si capisce che Crespi punta all’eccellenza. Il numero 1,618 rappresenta la sezione aurea o proporzione divina: un rapporto tra due lunghezze considerato nei millenni come ideale di bellezza e perfezione e utilizzato in molte opere d’arte, ma presente anche in natura, come nella spirale del guscio della chiocciola. In più le lumache di Crespi crescono con le arie di musica lirica cantate da sua moglie fra i recinti.


L'allevamento
Come tipo di allevamento, il lumachificio segue il Metodo Cherasco, codificato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco (CN): crescita in recinti all’aperto con ritmi slow e alimentazione vegetale, senza mangimi e con un solo integratore naturale per il calcio del guscio. Le carni tenere delle lumache hanno infatti un sapore delicato, influenzato dalla dieta; se si nutrono solo di vegetali, tra cui carote e semi di girasole, assumono gradevoli note di nocciola, senza retrogusto di mais. La cucina regionale italiana è ricca di piatti con le chiocciole, spesso insaporite con aglio, burro, prezzemolo ma anche al sugo di pomodoro, abbinate ai funghi, nelle zuppe o con la polenta.

190116La spurgatura e la cottura 
L’operazione più laboriosa nella preparazione è la spurgatura (2-3 giorni), tanto che ormai vengono vendute fresche (vive in retine) già spurgate; anche la cottura è lenta (3-4 ore). L’alternativa è acquistare le lumache già cotte, lessate o ricettate, come propone Crespi. Quelle bollite al naturale sono conservate in un brodo vegetale messo a punto dallo chef Silvio Battistoni: si possono preparare a piacere, anche semplicemente in insalata o in una frittata. In alternativa alcuni chef (ne seguiranno altri) hanno realizzato piatti ad hoc con le lumache di Crespi, che saranno in vendita anche confezionati da portare a casa. Si troveranno a breve in alcune gastronomie, in vasetti di vetro numerati con la serie di Fibonacci: 0,1,1,2,3,5,8,13,21…., la successione di numeri dove il rapporto tra ogni cifra e la precedente corrisponde a 1,618, la sezione aurea. E il cerchio (della chiocciola) si chiude.

190114Martino Crespi
Martino Crespi è un uomo poliedrico.
Ideatore dell'agenzia di eventi per il mondo del lusso Martino Crespi Events, è cresciuto in una dimora di campagna nel milanese, dove il gusto per la bellezza e lo stile era di casa. Qui, a sedici anni, organizza il suo primo evento, una festa hawaiana per 250 persone; e da allora non si ferma più. Dopo l'esperienza di promoter musicale, per molti ani lavora come direttore di fiere nel settore sposi, finché entra in Condé Nast. Qui per anni organizza manifestazioni per marchi di lucco (moda e arredamento), per il cinema e lo spettacolo. Infine, nel 2013, fonda la Martino Crespi Events a Milano. Per i suoi clienti, tra cui Bulgari, Ferragamo, Intesa San Paolo, Mastercard, Pommery, crea eventi eleganti e curatissimi in location speciali come le Gallerie d'Italia e Palazzo Reale a Milano, Palazzo Strozzi a Firenza. Crespi è tra i primi a lavorare con i grandi chef, studiando con loro i piatti più in sintonia con il messaggio che vuole comunicare. Tra le centinaia di eventi (ben 180 nel 2019), la cena per l'Academy degli Oscar a Palazzo Barberini a Roma e quelle annuali a Venezia per la Mostra del Cinema. Durante lo stop causato dalla pandemia, ha aperto l'allevamento 1,618-Lumachificio Aureo.


di Marina Cella
foto di Michele Tabozzi

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