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News ed EventiNews12 incredibili superstizioni su cibo e cucina da tutto il mondo

12 incredibili superstizioni su cibo e cucina da tutto il mondo

State sempre attenti ad appoggiare il sale prima di passarlo? Avete i brividi se vedete un panino capovolto sulla tavola? E le lenticchie? “Obbligatorie” a Capodanno. Se è così, siete in buona compagnia, anzi… in un club di oltre un miliardo di persone. Ecco le più diffuse superstizioni sul cibo da tutto il globo

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Da Russia e Cina a Repubblica Ceca e Sud America, dall’Ucraina all’Inghilterra fino alla nostra scaramantica Italia: alcuni Paesi hanno usanze molto precise per quanto riguarda cibo e tavola. Anche se non siete superstiziosi (o così sostenete), vale la pena conoscerle, così da non sconvolgere i vostri ospiti se viaggiate o ricevete.

Con olio, aceto, pepe e sale sarebbe buono anche uno stivale (proverbio toscano)

1. Sale rovesciato o caduto
È la credenza più comune, quella che tutti conoscono e - diciamocelo - rigorosamente rispettano: rovesciare il sale sulla tavola porta male e per scongiurare questa azione malaugurante, non c’è altro modo che gettarsene un pizzico dietro le spalle. I più pignoli sostengono che ciò debba essere fatto con la mano destra (dedicata a Dio) sopra la spalla sinistra (quella del Diavolo), ma per la gran parte delle persone l’importante è gettarsi il sale alle spalle. Di conseguenza, sempre per evitare di ribaltare la saliera (in uso per secoli prima dell’avvento dei moderni set sale/pepe), usanza vuole che la si appoggi sul tavolo invece di passarla “al volo”, così da scongiurare incidenti. Il tutto nasce dal valore che aveva il sale nell’antichità: rovesciare il preziosissimo alimento significava una drammatica perdita economica, da qui l’attenzione a riguardo. Inoltre, pare che Giuda lo abbia rovesciato prima di tradire Gesù durante l'ultima cena, a conferma del pessimo auspicio.

2. L’amore della sposa
Sempre sul sale: secondo il folclore russo, se una donna ne usa troppo in cucina significa che è innamorata. Questa credenza è il motivo per cui le neo-spose, che per tradizione devono condire i cibi per i suoceri, ne aggiungono sempre più di quanto dovrebbero, per non sembrare poco invaghite del loro nuovo marito. Con buona pace delle arterie.

3. Olio versato
Altra tragedia: come il sale, l’olio era assai prezioso, e quindi lo spreco era araldo di sfortune. Qui il sale viene però in aiuto. Se rovesciate l’oliera, mettete un pizzico di sale sull’olio versato, e le cose andranno a posto (dopo un lavaggio intenso della tovaglia in lavatrice). Se vi cade la bottiglia, va sempre bene il sale, ma fate attenzione a non scivolare o confermerete le vecchie profezie!

Non si ha bisogno di una forchetta d’argento per mangiare buon cibo (Paul Prudhomme, chef)

4. Posate che cadono
In diversi Paesi, far cadere una forchetta significa che una donna verrà in visita, mentre se cade un coltello, il visitatore sarà di sesso maschile. Se siete in cucina o a tavola in relax, magari con i bigodini, se non volete sentire suonare il campanello è meglio che teniate strette le vostre posate.

5. …o si incrociano
Assolutamente da evitare è incrociare le posate nel piatto, una superstizione legata alla crocifissione di Gesù (come l’essere in 13 a tavola, riferito all'ultima cena).

6. Storie di coltelli
Alcuni tabù medievali riguardano i coltelli: tra questi nel Regno Unito è molto rispettato quello che dice che mescolare liquidi o polveri con una lama porta litigi (Stir with a knife, stir up strife). Come per la saliera, anche qui i coltelli non si passano di mano in mano, ma si appoggiano sul tavolo, probabilmente per evitare ferite o tagli inavvertiti; questa superstizione è la ragione per cui – se controllate l’argenteria della nonna - i coltelli da tavola hanno la punta arrotondata e non sono mai troppo taglienti. In Ucraina si crede che mangiare del cibo dal coltello anziché dalla forchetta o dal cucchiaio o comunque avvicinare il coltello alla bocca porti sfortuna (e probabilmente una volata al Pronto Soccorso). Da noi è mera maleducazione. Per evitare di “tagliare” i rapporti o le amicizie, i coltelli non si regalano mai, se non accompagnati da una monetina che vi verrà restituita, per siglarne l’”acquisto” invece del regalo.

Val la pena di dire pane al pane e vino al vino

7. Non di solo pane
Il pane è collegato a molte superstizioni. In Italia e in Francia, il pane capovolto sul tavolo è considerato di cattivo gusto, in omaggio a un’oscura referenza al tempo di Carlo VII di Francia, quando i fornai – obbligati dal re a compensare il boia in natura - rovesciavano le pagnotte a lui destinate, per disprezzo e per renderle immediatamente riconoscibili dalle altre. L’editto fu poi esteso anche alla Sabaudia, allora francese, e la credenza si diffuse anche in Italia. In altri paesi è sfortuna di trovare un “buco” nella mollica di una pagnotta quando la si affetta, simbolo di una morte imminente, mentre la croce che si incideva sulla parte superiore delle pagnotte era utile per scacciare il diavolo (e aiutava nella lievitazione, ma questa è un'altra storia). Secondo la legge ebraica, il pane non va mai tagliato ma spezzato, perché troppo sacro per associarlo alla violenza della lama. Una tradizione abruzzese dalle origini molto antiche e ancora oggi in essere è il viatico: durante il funerale la famiglia del defunto distribuisce ai presenti dei filoncini di pane. Il gesto viene considerato segno di ringraziamento nei confronti di chi ha partecipato al funerale, poiché in passato per parteciparvi si perdeva una giornata lavorativa nei campi.

8. Buongiorno Lucrezia!
C’è una ragione specifica – e raccapricciante – per cui il vino non si versa con il dorso della mano volto verso il basso: durante Medioevo e Rinascimento erano in uso degli anelli speciali il cui castone era vuoto e si apriva, e spesso contenevano veleno. Il povero commensale ignaro del segreto “apri e chiudi” del gioiello durante la mescita, moriva avvelenato. Ancora oggi è considerato molto maleducato versare le bevande in questo modo. Il vino rovesciato, stranamente non porta male. Anzi, sembra che intingere il dito nel vino caduto sulla tovaglia e con questo bagnarsi dietro le orecchie porti ricchezza e prosperità (e un altro carico nella lavatrice).

9. Cerchiamo il pelo nell’uovo
Se aprite un uovo e trovate due tuorli, il folclore dice che sarete benedetti da molti figli. Nei Paesi anglosassoni, se volete un ottimo risultato per la vostra torta fatta in casa, preparatela al sorgere del sole e non buttate via i gusci delle uova fino a cottura terminata. Tra parentesi, quando cucinate evitate di buttare nella spazzatura i mezzi gusci delle uova interi, senza frantumarli: creereste così un confortevole rifugio per il diavolo, con tutte le sfortune annesse.

10. Lunga vita allo…spaghetto
In Cina, i noodles, le classiche tagliatelle sottili della cucina asiatica, simboleggiano una lunga vita. Questa è la ragione per cui vanno mangiate intere al costo di apparire molto male educati (per la nostra cultura solamente, però) se le “succhiate”: se le tagliaste, interrompereste la longevità. Quindi, ma solo se cenate con ospiti cinesi, succhiate i vostri noodles a volontà.

11. Diamo i numeri
Sempre in Cina, fate attenzione al numero di portate che ordinate: deve sempre essere pari a quello dei commensali. Un numero di piatti dispari è un cattivo presagio, perché generalmente vengono servite delle portate in più nel corso dei banchetti funebri. Nella Repubblica Ceca, la tavola per la cena di Natale deve essere apparecchiata sempre per un numero pari di ospiti, poiché un numero dispari porta sfortuna (forse una referenza all’ultima cena).

12. Tanti auguri!
Come sapete, mangiare lenticchie a Capodanno porta soldi e fortuna, oltre che una buona dose di proteine vegetali, sali e fibre. Non si può quindi sbagliare.
Un’altra superstizione che non dà segno di estinguersi è quella per cui mangiare per la prima volta nella stagione una varietà di frutta, e nel contempo esprimere un desiderio, ne garantisce l’avverarsi. Come si dice, provare non costa nulla…

D’altra parte, come disse Edoardo De Filippo: “Credere nelle superstizioni è segno di ignoranza, ma non crederci, porta male

 

Francesca Tagliabue
aggiornato dicembre 2022

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