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News ed EventipiaceriPiaceriConoscete la patata americana dolce di Anguillara e Stroppare?

Conoscete la patata americana dolce di Anguillara e Stroppare?

Sconosciuta ai più, questa radice dal delicato ed equilibrato retrogusto è coltivata in una piccola zona in provincia di Padova da quasi 150 anni, ormai parte della storia e della tradizione culinaria di questo territorio

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Oggi cade il Batata Day, dedicato alla golosa meraviglia che è la patata dolce o americana. Approfittiamo per parlarvi di un prodotto di nicchia tutto italiano, che i più non avranno mai sentito: la patata americana dolce di Anguillara e Stroppare. Cominciamo con ordine...

Tubero vagabondo
Gli esploratori spagnoli incrociarono molte nuove forme vegetali nei Caraibi, tra cui la patata, ma non solo. Incontrarono un’altra radice tuberosa, chiamata dal popolo indigeno Taino batata (Ipomoea batatas). I Taino la consumavano arrosto e la usavano per fare il pane. Gli spagnoli scoprirono che, una volta arrostiti, questi goffi tuberi chiamati batata avevano un sapore dolce come il miele, al punto che vennero considerati un afrodisiaco. Inoltre, non solo la pianta cresceva rapidamente, ma le sue radici potevano essere conservate per alcuni mesi, il che le rendeva una scorta alimentare ideale da stivare nelle navi.

Tra i primi alimenti del Nuovo Mondo a essere adottati in Europa, questi ambiti tuberi – che oggi conosciamo come patate dolci o patate americane – non sono però botanicamente imparentati con la patata comune (Solanum tuberosum tuberosum). Poiché entrambe – patata e batata –  provenivano da Oltreoceano, gli europei all’inizio le confusero, dando loro lo stesso nome. Presentata con altri prodotti scoperti del Nuovo Mondo alla regina Isabella di Castiglia, divenne nota al resto del Continente come convolvolo indiano o patata di Spagna.  Dal 1576 fiorì un regolare commercio tra l'Inghilterra e la penisola iberica: si cominciò quindi a chiamare la batata sweet potato (patata dolce) per differenziarla dalla classica solanacea, ben più comune nel Vecchio continente, e così viene ancora chiamata oggi...

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L’arrivo in Italia
Da noi la batata è conosciuta come patata dolce o, più spesso, patata americana. Inizialmente, è stata introdotta in Toscana verso il 1630 dal Granduca Ferdinando II che la volle nel Giardino di Boboli a Firenze, e fino al 1880 rimarrà una pianta ornamentale dalle grandi foglie (foto sotto). Rimasta per molto tempo niente più che una curiosità confinata negli orti botanici, fu nei primi decenni dell'Ottocento proposta e raccomandata da più parti come coltivazione utile all'alimentazione umana e animale.

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Nel basso Veneto risulta introdotta intorno al 1812 da Giuseppe Antonio Sonato, medico e botanico padovano. Il conte Antonio Donà dalle Rose iniziò la coltivazione intensiva di patata americana nei propri terreni in provincia di Rovigo, al confine meridionale con la provincia di Padova, a ridosso del fiume Adige. Da qui, la coltura si estese verso nord in territorio padovano, sulla sponda opposta dell’Adige, affermandosi particolarmente nella zona di Anguillara e nella frazione di Stroppare. Secondo le storie del luogo, tramandate negli anni, furono gli emigranti di ritorno dal Sudamerica e dal Brasile a portarla in Veneto – le due versioni non si escludono a vicenda.

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La patata dolce Anguillara veneta
Nel corso di quasi un secolo e mezzo, la coltivazione della patata americana nell'area di Anguillara ha assunto connotazioni sempre più forti, sia per quanto riguarda gli aspetti agronomici (tecniche tradizionali di coltivazione) e varietali (che la distinguono dalle altre coltivate in Italia), sia per la cornice culturale, fatta di tradizioni popolari e di arte culinaria. Nel corso degli anni, infatti, la cucina locale si è arricchita di numerose ricette tipiche a base di patata americana, e sono nate tradizionali sagre e feste dedicate che celebrano la raccolta di questo prodotto. La Patata Americana Dolce di Anguillara e Stroppare nel tempo si è quindi ritagliata una nicchia di mercato con una propria precisa connotazione e notorietà. È molto legata alla stagionalità ed è reperibile per un periodo abbastanza limitato dell’anno, da agosto fino ad aprile presso tutti i mercati al dettaglio veneti oltre che direttamente presso i produttori locali. Nel 2019 la patata americana dolce di Anguillara e Stroppare ha ottenuto la De.Co. (Denominazione Comunale) con disciplinare tecnico, e la confezione in commercio deve riportare in etichetta “Patata Americana Dolce di Anguillara Veneta” seguita da De.Co.

etichetta patata americana dolce di Anguillara e Stroppare

L’aspetto
La patata americana è un tubero, cioè si tratta di radici “con funzioni di riserva” – il che vuol dire che la pianta raccoglie carboidrati nelle sue radici, che si ingrossano per ‘stoccarli’ e utilizzarli in primavera per la produzione di nuovi germogli o fiori. La patata americana di Anguillara e Stroppare presenta una forma regolare, da tondeggiante ad allungata, lunga al massimo 35 cm e dal diametro medio di 5-10 cm. La buccia sottile è di colore bianco-crema perlaceo; anche la polpa carnosa ha una colorazione bianco-crema con marcata assenza di fibrosità.

Sweet potatoes w/ slices

Le caratteristiche del prodotto
Dipendono da alcuni fattori, innanzitutto da quelli legati alle peculiarità pedoclimatiche dell'area interessata: essendo una radice, le condizioni del suolo sono determinanti per definirne l'accrescimento, la conformazione, le caratteristiche chimiche e organolettiche e quindi, in definitiva, la qualità e la resa. Tutte le operazioni di raccolta sono fatte a mano.

PUREA BATATA

Il gusto e le ricette
Dopo la cottura, la patata americana di Anguillara e Stroppare mantiene un’ottima consistenza  e si presenta estremamente tenera e carnosa; di sapore dolce, simile a quello delle castane lessate (anche come consistenza) non risulta eccessivamente farinosa. Ha un aroma e profumo particolari dovuti agli oli volatili presenti nel prodotto fresco o che si sviluppano dopo cottura, caratteristiche riconducibili sia alla varietà selezionata in zona, sia alla particolare natura del terreno.

Le ricette classiche le propongono fritte, al forno o anche lessate. Le patate dolci fritte, leggermente croccanti, sono dolciastre e saporite. Sono ottime anche in forno, insaporite con sale, pepe, rosmarino e olio. Si possono anche lessare: cotte in pentola con acqua fredda non salata per circa 30-50 minuti a seconda della grandezza. Le patate dolci lesse si potranno gustare condite a piacere oppure con prosciutto cotto o pancetta rosolati, a dadini. Una volta lessate, le patate americane possono essere utilizzate per la preparazione di purea (foto sopra), gnocchi e dolci. Infine, le patate dolci possono essere - in alternativa o in aggiunta delle classiche patate - aggiunte come ingrediente a zuppe, minestroni, vellutate (foto in apertura), risotti. Inoltre, la batata non contiene glutine, quindi può essere consumata anche da chi ha un’intolleranza al glutine.

Giulia Paganelli
febbraio 2023

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