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Il baccalà alla Mastai

Infarinato, fritto e ripassato in un intingolo di pomodoro e uvetta, è un piatto storico nato nella prima metà dell’800 e intitolato al futuro Papa Pio IX

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Quello alla Mastai si può ben dire che sia un baccalà storico! Si narra infatti che fosse il piatto preferito del giovane abate (e conte) Mastai, che amava ordinarlo nella sua trattoria romana preferita. Se il piatto negli anni successivi conobbe un gran successo, lo stesso si può dire del suo estimatore destinato a salire al soglio pontificio con il nome di Pio IX.

Roma e il baccalà

Nella Capitale è viva ancora oggi una grande tradizione intorno al baccalà, specialità immancabile nelle friggitorie, accanto a supplì e panzerotti. Oltre alla versione pastellata e fritta, il merluzzo sotto sale è apprezzato anche in umido, come nella nostra ricetta o un quella, altrettanto gustosa, in agrodolce, tipica della Vigilia di Natale.

Ingredienti

Preparazione del baccalà alla Mastai

1 Mettete l'uvetta a bagno in acqua tiepida. Tagliate la cipolla a fettine sottili e mettetela a soffriggere in padella con 2 cucchiai d’olio. Aggiungete la polpa di pomodoro e l’uvetta e sgocciolata. Insaporite con una punta di peperoncino e salate. Cuocete per 10-12 minuti.

2 Pulite il baccalà già ammollato eliminando pelle e lische, quindi tagliatelo a pezzi. Passatelo nella farina, poi friggetelo in padella con un generoso giro d'olio . Quando il pesce è dorato, disponetelo su della carta da cucina, per assorbire l’eccesso di unto.

3 Trasferite il pesce fritto nella salsa al pomodoro, profumate con un trito di prezzemolo e portate in tavola.

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