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Passione Lugana

Il famoso bianco del Lago di Garda che si ottiene dal Turbiana, vitigno autoctono, nobile e resiliente, piace sempre di più

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Questa Doc, nata nel 1967, tutelata e promossa dal Consorzio (costituitosi nel 1990) è letteralmente «sulla bocca di tutti». Il famoso bianco del Lago di Garda che si ottiene dal Turbiana, vitigno autoctono, nobile e resiliente, piace sempre di più. Seduce palati dotti e winelover, uniti dal desiderio di degustare un vino di grande freschezza, beva, struttura e carattere. Nell’ultimo triennio c’è stato un vero e proprio exploit di vendite e la corsa al successo sembra davvero inarrestabile. Ne ha assoluta certezza il presidente del Consorzio, Edoardo Peduto che sulla scia di un entusiasmante 2022, prospetta un gratificante 2023. Ed è proprio sull’onda di questo ottimismo che il Consorzio di Tutela Lugana Doc ha dato il via a Lugana on tour, un viaggio partito da Roma, proseguito a Milano e che si concluderà il prossimo 27 giugno con la tappa fiorentina, che ha come obiettivo la promozione della Doc nel mercato interno attraverso magnifiche degustazioni.
Un’iniziativa questa che pone l’accento anche su un altro grande tema, l’enoturismo. Non dimentichiamo che la zona di produzione del Lugana, come è noto, abbraccia due regioni, Lombardia e Veneto, e 5 comuni, Peschiera del Garda, Desenzano del Garda, Lonato del Garda, Sirmione e Pozzolengo, ovvero uno spaccato di terra dove ogni anno si riversano migliaia di turisti, calamitati dal paesaggio, dal clime mite e naturalmente dalla bellezza del Lago.

Il consorzio tutela Lugana DOC e le tipologie di Lugana
Presieduto da Edoardo Peduto, associa 210 produttori che producono in totale circa 5 diverse tipologie di Lugana, il Lugana «base», il Superiore, la Riserva, la Vendemmia Tardiva e lo Spumante.

Lugana base: fresco e d’annata, è il motore produttivo di tutta la denominazione: copre quasi il 90% della Doc. Giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli, ha intensi profumi floreali, con accenti di mandorla. In bocca sprigiona note agrumate.

Lugana Superiore: introdotto nel disciplinare 1998, deve affinare almeno per un anno. Ciò comporta un profilo sensoriale decisamente più complesso del base. Ha riflessi dorati e profumi più articolati, che spaziano dalle erbe di campo alla mela matura, dagli agrumi alle note di nocciola o spezie con il passaggio nel legno. Ottime la vena acida e la sapidità.

Lugana Riserva: evoluzione del Superiore, affina per almeno 24 mesi, di cui 6 in bottiglia. Paglierino intenso, al naso sprigiona note di pietra focaia e sentori balsamici. Avvolge il palato e ha grande persistenza.

Vendemmia Tardiva: è ottenuto con una surmaturazione in pianta attraverso una raccolta tardiva delle uve, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, senza ulteriori appassimenti in fruttaio. Si tratta quindi di uve più ricche e concentrate capaci di conferire al Lugana un profilo più morbido e denso, ma in ogni caso non eccessivamente dolce, perché il residuo zuccherino viene efficacemente bilanciato dall’acidità.

Sparkling: viene prodotto sia con il Metodo Martinotti, sia con il Metodo Classico. Più semplice e di facile beva nel primo caso, più raffinato e complesso nel secondo.

Chiara Risolo
giugno 2023

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