Questa preparazione di origine genovese può essere arricchita dai tipi più vari di verdure, come ad esempio i carciofi
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Preparazione della torta pasqualina con i carciofi
Inizia a lavorare alla ricetta della torta pasqualina con i carciofi dalla preparazione delle verdure: pulisci i carciofi eliminando tutto tranne i cuori teneri e tagliali a fettine.
Prendi una padella, fai rosolare l'aglio schiacciato con 3 cucchiai di olio, poi metti a soffriggere i carciofi, aggiusta di sale e pepe e cuocili a fuoco vivo per 10 minuti. Aggiungi un trito di prezzemolo e maggiorana. Quando i carciofi sono tiepidi, uniscili alla ricotta, al grana e ad un pizzico di sale.
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Per preparare la base della torta pasqualina, impasta in una terrina la farina con 3 cucchiai di olio, un pizzico di sale e 2 dl di acqua tiepida.
Lavora il composto unendo, ancora un po’ acqua: la pasta deve risultare morbida ma consistente. Dividila in 8 parti, forma delle palline e stendile con l’aiuto del matterello sulla spianatoia infarinata, fino a ottenere dei dischi molto sottili.
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Cottura della torta pasqualina con i carciofi
Prendi uno stampo di 22 cm di diametro, foderalo con carta da forno e disponici sopra un disco di pasta, lasciandolo sbordare. Ungilo con un velo di olio.
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Sovrapponi gli altri 3 dischi, spennellandoli con olio e lasciandoli in parte sbordare.
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Sul quarto disco che aggiungi, stendi il ripieno, forma tante piccole fosse quante sono le uova e rompine in ognuna uno (puoi sostituire le 8 uova di quaglia con 4 di gallina).
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Copri con il resto dei dischi di pasta, sempre unti di olio.
Ripiega quella in eccesso verso l'interno, ungi di olio la superficie e bucherellala con i rebbi di una forchetta.
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Cuoci la torta pasqualina con i carciofi in forno preriscaldato a 180° per 40-45 minuti. Servila tiepida.
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Menù di appartenenza
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Vitigno consigliato Torta pasqualina con i carciofi
Asprinio
L’Asprinio – detto anche asprino, olivese, ragusano – è un vitigno antichissimo, propriamente autoctono, del territorio della Campania. Questo vitigno nella versione spumante si accompagna molto bene alla nostra ricetta, la Torta pasqualina con i carciofi. Pare sia originato dalla domesticazione di uve selvatiche da parte degli Etruschi e da qui trae la probabile origine del suo nome: “aspro” o “brusco”. Gli Etruschi, che vivevano intorno a Capua, hanno tramandato le sue antiche tradizioni colturali. Famoso fino dal Trecento, l’Asprinio è diffuso, oltre che in Campania, anche in Puglia e, marginalmente, in Basilicata. La gradazione minima è di 10,5 gradi e va servito da 8 – 10 gradi. L’Asprino è molto particolare, al naso è preciso con sentori di aromi di fiori bianchi, agrumi e pietra focaia. Ha una freschezza piacevole e un’acidità ben sostenuta con un retrogusto ammandorlato. In genere questi vini vanno bevuti da 2 – 4 anni dall’imbottigliamento.
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Consigliato da Helmut Koecher