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News ed EventiEventiNewsScritte shock sui cibi come sulle sigarette

Scritte shock sui cibi come sulle sigarette

Una proposta all'assemblea generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per regolare l'uso di alimenti spazzatura

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I rischi dovuti al fumo sono minori rispetto a quelli derivanti dall'alimentazione. Ma se delle sigarette si può fare a meno (con fatica), riuscireste a non mangiare più?

Per un migliore stile di vita bisogna imparare ad alimentarsi correttamente, sapere davvero cosa si mangia. E per questo una regolamentazione del mercato alimentare è fondamentale.

A proporla sono il Consumer International e la World Obesity Federation all'OMS che chiedono la proibizione di spot sugli alimenti spazzatura quantomeno in alcune fasce orarie; la riduzione delle quantità di zuccheri, grassi e sale nei cibi in vendita; il divieto dell'uso di grassi artificiali entro cinque anni; l'obbligo di etichettare il cibo scadente come sulle sigarette con immagini e scritte minacciose: "nuoce gravemente alla salute", "può causare tumori e infarti".

Molte sono le ricerche sul rapporto tra salute e qualità degli alimenti: l'American Heart Association’s stima in 180mila morti nel mondo relativi all'assunzione di bevande zuccherate. Ma quando zucchero si dovrebbe assumere? Secondo l'associazione, le donne 6 cucchiaini (solo 100 calorie al giorno di consumo di zucchero), mentre gli uomini possono arrivare a 9 (150 calorie da zuccheri). Assolutamente meno di quello contenuto in una lattina.

Il Global Burden of Disease in una recente ricerca svolta in 50 paesi ha rivelato una crescita dell'82% di persone obese nel mondo. Ali Mokdad, co-autore dello studio e professore di salute globale presso l'Institute for Health Metrics and Evaluation all'Università di Washington spiega che "l'obesità ha superato, nel mondo, la fame come la più grande minaccia per la salute globale".
"Lo stile di vita occidentale viene ripreso nel mondo, e gli effetti sono globali", ha detto Mokdad: 10 anni di vita in più per gli uomini e 12 anni per le donne, ma molti di questi vengono "spesi" in cure contro l'obesità.

Basteranno gli interessi economici delle multinazionali alimentari a far arenare la proposta? Dobbiamo sperare che quanto successo con la guerra alle major del tabacco possa portare l’Organizzazione Mondiale della Sanità ad affrontare la dura battaglia e obbligare le industrie alimentari a eliminare gli alimenti "nocivi".

Non mancano le iniziative in singoli stati: l’ex ministro della Salute Renato Balduzzi, conoscendo i dati e i danni causati dalle bibite zuccherate, voleva aumentarne la tassazione. Il precedente sindaco di New York Michael Bloomberg si era battuto per vietare la commercializzazione di bottiglie di cola e aranciata da due litri. Purtroppo due flop!

Diego Stadiotti
21 maggio 2014

Photo credit: © Flickr/Emilian Robert Vicol

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