La cucina italiana è famosa in tutto il mondo. Da nord a sud, infatti, non c’è pietanza che non conquisti ogni turista. Tant’è che ogni ricetta regionale nasce proprio dall’incontro con la tradizione: ogni piatto parla di un popolo, ha una sua storia che bisogna essere in grado di raccontare e spiegare. E come fare allora per portarsi a casa un souvenir di un piacevole “incontro” durante un viaggio? La soluzione è semplice: con il piatto del Buon Ricordo.
Com’è nato il piatto del buon ricordo
Nato nel 1964 dall’idea di Dino Villani, pubblicitario e uno dei padri fondatori dell’Accademia Italiana della Cucina, il piatto del Buon Ricordo valorizza la cucina tradizionale. L’intento difatti, sin dall’origine, è di mettere insieme alcuni ristoranti qualificati affinché si impegnino ad inserire nel menu una particolare pietanza, locale o regionale, da servire alla clientela su un piatto “speciale” in ceramica. In questo modo l’omaggio “fissa” nella mente di chi lo riceve il “buon ricordo” di un’indimenticabile esperienza gastronomica. Ma non si tratta di un piatto in ceramica qualsiasi, bensì di un prodotto realizzato da artigiani della ceramica, che decorano a mano, uno per uno, ogni piatto, usando colori altrettanto speciali.
Il Buon Ricordo d’Oltralpe
E sarà proprio un piatto in ceramica dipinto a mano, realizzato in soli 1200 esemplari, il cadeau che verrà donato a chi parteciperà ai pranzi e alle cene del ciclo “Parigi 2021” in programma dal 3 al 5 dicembre. I 17 ristoranti aderenti all’iniziativa proporranno un menu dedicato a Parigi, che potrà essere servito in un unico convivio o proposto per tutto il lungo week end. Ogni ristoratore comunicherà sul sito e social la modalità scelta e tutte le informazioni. La prenotazione, invece, deve essere effettuata direttamente presso il ristorante prescelto. I commensali si porteranno a casa come “Buon Ricordo” un’indimenticabile esperienza culinaria.
Novembre 2021, Marialuisa La Pietra