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News ed EventiPiaceriLe curiose origini della wedding cake

Le curiose origini della wedding cake

Vi siete mai chiesti quando è nata l’usanza delle grandi torte di nozze, tutte bianche e decorate, con al top le statuine della sposa e dello sposo? La storia della torta nuziale comincia con una regina, anzi imperatrice, quella che avrebbe dato il suo nome a un’intera epoca

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La torta nuziale intesa come dolce celebrativo per l’occasione apparve per la prima volta alla fine del 1700 ai banchetti di nozze degli aristocratici. Per la cerimonia, gli inglesi usavano servire un dolce molto ricco di burro e frutta secca come uva sultanina e mandorle e candita, ricoperto di pasta di mandorle e zucchero montato con albumi – quella che ai tempi si chiamava ghiaccia reale: queste prime fruit-cake glassate erano conosciute come “torte della sposa”.

In origine, il candore della glassa di una torta nuziale rivelava la quantità, la qualità e, in definitiva, il costo dello zucchero utilizzato. L’uso di chili e chili di zucchero bianco per la guarnizione di una torta sottolineava la ricchezza delle famiglie interessate.

Cake design per la Regina
Perché arrivi la torta nuziale del nostro immaginario, con strati e strati impilati uno sopra l’altro, ognuno decorato in modo sfarzoso con glassa lavorata, dobbiamo aspettare fino al 1840, quando il pasticcere responsabile dei dolci per il matrimonio della regina Vittoria con il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha prese la vecchia tradizione della “torta della sposa” e la trasformò in qualcosa di nuovo.

Victoria: The Royal Wedding Cake

Il dolce era enorme, circa 3 metri di circonferenza, composto da tre livelli alti 36 centimetri che pesavano ognuno più di 136 chili, il tutto bagnato da quasi 6 litri di brandy. All’interno, un “cuore” inglese – il classico plum cake realizzato con burro, zucchero, farina, uova, ciliegie, ribes, canditi, mandorle tritate, spezie miste e sale – e un tocco decorativo dal flair tutto francese all’esterno, richiesto dalla regina in persona. La torta era completamente e pesantemente glassata con la classica ghiaccia reale che, sfatando il mito che la volesse chiamata così perché ideata per l’augusta occasione, appare settant’anni prima delle nozze di Vittoria nella prima edizione del volume The Court and Country Confectioner (1770), firmata da un Anonimo Geniale (oltre che modesto) che più tardi si rivelò essere Mr. Borella, capo pasticcere dell’ambasciatore spagnolo in Inghilterra.

Quella che forse sarà ricordata come la prima vera opera di cake design, venne decorata con un tripudio di nastri, cupidi e ben 1100 fiori realizzati a mano. Per la prima volta sul top appariranno le effigi degli sposi: la figura allegorica di Britannia, infatti, si erge sulla sommità a benedire la coppia reale, vestita in costume romano, con colombi e amorini. Non poteva mancare uno degli onnipresenti cani di Vittoria, a suggerire fedeltà. Inoltre, per la reale occasione, venne realizzata più di una torta per garantire che ce ne fosse abbastanza sia per gli invitati sia per il popolo, a cui veniva tradizionalmente distribuito un pezzetto in occasione delle nozze reali.

 

STATUINE WEDDING CAKE

Romanticismo regale?
La seconda torta venne divisa in migliaia di pezzi delle dimensioni di un ditale. Ancora oggi, al Brooklyn Museum di New York, si può ammirare – in realtà nascosto all'interno di un piccolo recipiente di vetro e argento non molto più grande di una tabacchiera - un cubetto dell’originale torta nuziale, ancora avvolto nella carta dal matrimonio di Vittoria e Alberto, accompagnato sia da una lettera di autenticità sia da una nota scritta a mano che dice "per sognare", poiché la romantica tradizione inglese voleva che se una donna nubile avesse messo un pezzetto di torta nuziale, anche di piccolissime dimensioni, sotto il cuscino, un giorno sarebbe arrivato anche il suo principe.

Una tradizione che continua…
Per il matrimonio di quella che sarà Elisabetta II con il duca di Edimburgo nel 1947, la torta nuziale ufficiale era alta 2,74 mt con quattro livelli. La base, sempre la tradizionale di fruticake, fu preparata con ingredienti inviati in Gran Bretagna da diverse parti del mondo, incluso lo zucchero dall'Australia, e così fu stata soprannominata la “torta da 10.000 miglia”. Era finemente decorata con gli stemmi delle famiglie degli sposi, figure impegnate nelle attività preferite della coppia e distintivi del reggimento e della marina. Per il matrimonio del principe Andrea e Sarah Ferguson nel 1986 l’enorme torta nuziale, sempre fruticake ma questa volta a cinque livelli, imbevuta di rum e brandy, fu preparata dai cuochi della Royal Navy. Ogni livello viaggiava in un camioncino separato perché, in caso di incidente, non si rovinasse tutto il dolce. C’era anche una torta di riserva per ogni livello, nel caso in cui una si fosse danneggiata.

…con qualche modifica
Un aspetto delle torte nuziali reali (e non solo) che è cambiato nei tempi moderni è l'uso di fondente di zucchero, ben più morbido e modellabile della durissima glassa reale, che si prepara mescolando zucchero a velo con acqua o albumi: una volta seccata, dà luogo a una struttura molto solida; al contrario, la glassa fondente è un composto morbido con l’aggiunta di zuccheri e gelatina, che permette un taglio della torta senza la sciabola d’ordinanza e più leggerezza nello stomaco degli ospiti.

Torta nuziale con decorazioni in glassa fondente

Francesca Tagliabue
maggio 2022

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