Praticità e gusto accontentano tutti e fanno sì che il tonno in scatola arrivi sulle nostre tavole in media una volta la settimana. Ma non tutte le scatolette sono uguali. Ecco qualche indicazione da verificare per orientarsi nella vasta offerta di scatolette di tonno sul mercato.
Specie e origine
Non è obbligatorio riportarle in etichetta. Le specie più diffuse sono il tonno pinna gialla e il tonnetto striato. Alcune aziende utilizzano anche il tonno obeso. Quello rosso del Mediterraneo, molto pregiato, è diventato rarissimo e lo vendono solo alcune aziende artigianali. Le specie oceaniche arrivano dall'Atlantico (lettera A), dal Pacifico (P) o dall'Indiano (I, dove gli stock sono più sfruttati).
Parti del pesce
I tagli più pregiati del tonno sono la ventresca, la pancia del pesce tenerissima e grassa, e il filetto con carni sode e pezzi ben formati. Le aziende che utilizzano queste parti lo evidenziano in etichetta come un plus. Nelle scatolette si trovano anche i restanti tagli del pesce: quelle di minor qualità presentano piccoli frammenti o briciole.
Metodo di pesca
Non è obbligatorio indicarlo ma le aziende più attente alla sostenibilità lo riportano. I metodi di pesca più diffusi non sono selettivi: spesso utilizzano sistemi di aggregazione dei pesci che fanno strage anche di altre specie. Il tonno pescato a canna è il più rispettoso dell'ambiente ma, dato che la resa è molto minore, può costare fino al doppio degli altri. I marchi Friend of the Sea, MSC (Marine Stewardship Council) e Dolfphin Safe sono attestazioni di sostenibilità.
Al naturale o all'olio
Il tonno può essere al naturale, cioè conservato nella propria acqua di cottura, oppure in olio, più gustoso. I prodotti migliori sono quelli con olio d'oliva, anche extravergine, ma vengono utilizzati anche oli di semi. Controllate il peso lordo e quello sgocciolato: il rapporto minimo di legge deve essere del 65% per il tonno sott'olio e del 70% per quello naturale. Preferite i prodotti con una minore quantità di olio, meno calorici e più ecologici (l'olio in eccesso solitamente si butta nel lavandino).
Luglio 2023
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