Luoghi senza tempo, che nascondono un fascino misterioso, simbolo del legame tra l’amore per la tradizione e l’ambiente. Le cantine, oggi, non possono più considerarsi solo siti destinati all’invecchiamento del vino, soprattutto quando nascondono dei veri e propri tesori artistici. Ce ne sono molte in Italia e il turismo enogastronomico legato ad esse è in netta crescita. Alcune hanno letteralmente trasformato la loro vision e reso proprie le sedi produttive talmente innovative da valere una visita anche se non si è dei grandi esperti di vino.
Le cantine dell’arte
Alle Cantine Antinori, nel Chianti Classico, per esempio, l’arte è di casa. Il progetto architettonico è stato infatti realizzato nel 2012 da Marco Casamonti, cofondatore dello studio Archea e associati. Al primo colpo d’occhio il tetto non è nemmeno visibile perché ricoperto da erba e da viti, a richiamare la storia di questa storica azienda familiare. La struttura, oltre che curata nel design è anche ecologica considerando che tutta la terra scavata per realizzarla è stata poi riutilizzata e gran parte dell’edificio è stato realizzato in corten (una specie di acciaio arrugginito) che resiste al tempo e richiama i colori degli edifici senesi.
Alla Tenuta Castelbuono a Bevagna (in provincia di Perugia) è la cantina stessa ad essere un’opera d’arte. Il Carapace, realizzato da Armando Pomodoro, è un’opera assolutamente unica, un blend perfetto tra scultura e architettura. E’ addirittura considerata la prima scultura al mondo in cui si possa fisicamente vivere e lavorare e si offre allo sguardo come una grande cupola ricoperta di rame e incisa di crepe che ricordano i solchi della terra che l’abbraccia.
A Sovereto (in provincia di Livorno), nell’imponente edificio di Cantina Petra, si riconosce immediatamente la firma dell’architetto Mario Botta. Il disegno evidenzia la misura, la bellezza e la profondità del paesaggio. Un fronte unico scavato nella collina e attraversato nel centro da un corpo cilindrico che accoglie al suo interno le attività di ingresso e vinificazione. La sommità, reclinata e parallela alla collina, è invece il luogo di raccolta dei grappoli. Nel cuore della collina, d’altro canto, le gallerie d’invecchiamento in barrique e bottiglia e lo spazio riservato alle botti di rovere.
Bortolomiol è un’istituzione nel Valdobbiadene (TV) dal 1760, ma la cantina non rappresenta oggi solo la tradizione, bensì una forte volontà di innovazione che si esprime nella sinergia tra sostenibilità, arte e design.
Nel “Parco della Filandetta” sorge infatti l’antica Filanda, completamente ristrutturata nel 2008, dove si trova la cantina per la vinificazione, l’anfiteatro a gradoni di pietra e la sala degustazioni. La volontà è quella di mettere in comunicazione il passato con il presente: dall’arte del creare i fili di seta, cioè arte “del fare”, all’arte “del fare” vino con uno sguardo consapevole al territorio. Nel parco, tra i vigneti, è possibile anche godere della bellezza delle installazioni artistiche, realizzate da artiste internazionali, che conducono il visitatore in un mondo simbolico.
Cantina Tramin è una delle più antiche dell’Alto Adige, con una storia che comincia nel lontano 1898. La sede attuale è il frutto della messa a punto di un maestoso progetto architettonico firmato dall’architetto Werner Tscholl e terminato nel 2010. La struttura richiama i tralci di vite ed è stata concepita in un’ottica di alto risparmio energetico. Werner Tscholl è stato capace di fondere alla perfezione passato e futuro, utilizzando materiali come legno, ferro, vetro e cemento, creando dei giochi di luce tra trasparenza e oscurità. Il risultato? Una struttura che si staglia in modo armonioso sul paesaggio circostante creando allo stesso tempo un contrasto netto con l’ambiente.
Le Macchiole di Bolgheri, in Toscana, cantina di proprietà di Cinzia Merli e i dai figli Elia e Mattia Campolmi, è da anni sostenitrice di progetti artistici che amano legare al mondo del vino. Nell’azienda famigliare, sorta negli anni ’80, è infatti possibile ammirare diverse opere tra le quali spiccano in particolar modo quelle legate al mondo della Street Art, come l’ultimo lavoro realizzato dall’artista Fabio Schirru, in arte Tellas, un murale sulla parete ovest e che guarda verso i vigneti ad un paesaggio che si estende fino al mare. Nella sala d’aspetto, invece, il fumetto di Luca Canapicchi, in arte Mondocana, dove si racconta la nascita del vino a Bolgheri.
Arte e artigianalità il binomio che sta dietro il progetto di ristrutturazione della Cantina Pietradolce di Solicchiata, Castiglione di Sicilia (CA), socia dell’associazione Assovini.
La nuova sede della cantina è una costruzione frutto di un’architettura meno invasiva e più rispettosa dell’ambiente e del paesaggio circostante con il quale si uniforma. Il suo interno è un vero e proprio contenitore artistico, dove stile contemporaneo e tradizione si intrecciano grazie all’uso di materiali fortemente identitari come la roccia vulcanica, il ferro, il legno. Nei locali, le opere di diversi artisti italiani di spicco come Alfio Bonanno o Giorgio Vigna.
Impossibile non nominare tra coloro che hanno fatto dell’arte il loro segno distintivo, la famiglia Ceretto, che ha dato vita ad una serie di iniziative artistiche ed architettoniche nelle Langhe già a partire dal 1999.
Tra queste la più celebre è forse la ristrutturazione della cappella mai consacrata ad opera di Sol LeWitt e Divid Tremlett, un piccolo cubo panoramico che si staglia colorato tra le vigne del Barolo nel comune di La Morra.
Da menzionare anche la ristrutturazione della Cantina Bricco Rocche di Castiglione Falletto, di proprietà della famiglia, che ospita oggi l’avveniristico e moderno cubo di vetro metafora stessa del Barolo: robusto e solido come lo è il vino.
Perfettamente integrata nel paesaggio, riproduce l’andamento delle colline di Montello sopra le quali sorge. E’ la Cantina Giusti, situata al centro della Tenuta Sienna, a pochi passi dall’ antica Abbazia di Sant’Eustachio (TV) e sviluppata su cinque piani scavati nel terreno. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Armando Guizzo, e incarna perfettamente i valori aziendali: il rispetto per la natura, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, la cura del bello e del buono e la cultura dell’accoglienza.
Nota in tutto il mondo soprattutto per i suoi Pinot Nero e Gewürztraminer, la tenuta J. Hofstätter sorge nel centro di Tramin-Termeno in un’imponente struttura risalente al XVI secolo e proprio accanto alla chiesa di questo piccolo paese in provincia di Bolzano. La cantina rappresenta la crasi perfetta tra storia e modernità grazie alle innovazioni architettoniche di Martin Foradori Hofstätter, che è riuscito a preservare l’esistente rivalorizzandolo in modo contemporaneo. I locali sono stati ampliati e sviluppati in altezza e accanto alla tenuta è stata costruita una torre del vino in perfetta armonia con le architetture circostanti.
Cantine “storiche”
In questo tour tra le bellezze vitivinicole Italiane, vale naturalmente la pena menzionare anche le cosiddette “cantine storiche“, che sorgono all’interno di antiche residenze, ville, castelli e nobili palazzi famigliari e che sono oggi aziende affermate non solo per la loro produzione, ma anche per la loro importanza naturalistica e culturale. Tra queste sicuramente le Cantine Berlucchi, all’interno dello storico palazzo a Corte Franca, che sono state la culla del metodo classico in Franciacorta. La cantina storica, risalente al 1680, è infatti un vero e proprio scrigno naturale per il vino, fatto di lunghi corridoi scavati nel sottosuolo che ospitano file e file di bottiglie che riposano nel tempo.
Nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, di fronte alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, a Montepulciano, sorge la Cantina Storica di Fattoria della Talosa, un luogo la cui visita riporta inevitabilmente indietro nel tempo, al 1500, epoca in cui furono costruite le gallerie di mattoni che oggi ospitano le botti di rovere nelle quali matura il Vino Nobile di Montepulciano. Dopo due anni di restauri, in sinergia con le Belle Arti, oggi, nella cantina, è anche possibile ammirare una piccola nicchia, un tempo adibita a rifugio contro i bombardamenti, che diventa un suggestivo luogo di degustazione. Le sorprese della cantina storica non finiscono comunque qui perché scendendo gradino dopo gradino nei sotterranei, si arriva all’ingresso di una tomba etrusca del VI secolo a.C. perfettamente conservata.
Le Cantine Marchesi di Barolo nelle Langhe sono letteralmente la culla del Barolo. Fu qui che nel 1800 si iniziò a produrre il vino che ha reso celebre questo territorio ed è qui dove ancora oggi si possono trovare cinque botti, ormai plucentenarie, che custodiscono il tesoro rosso grazie ad un’ attenta e costante manutenzione.
Tra le tante storie di cui è protagonista, il Castello di Meleto, a Gaiole nel Chianti (SI), risalente al 1256, si conosce certamente per la società Viticola Toscana, nata alla fine degli anni ‘60 con lo scopo di valorizzare la vocazione vitivinicola del territorio e per la sua cantina, che sorge dentro le antiche mura e ospita vini realizzati con uve di proprietà, vendemmiate per il 70% manualmente.
Monumento dell’Unesco sono anche le Cattedrali sotterranee di Canelli, le storiche cantine Bosca, Contratto, Coppo e Gancia, con i loro km di tunnel scavati direttamente nel tufo delle colline tra il XVI e il XIX secolo.
In questi spazi, che richiamano appunto il fascino che si può trovare nelle cattedrali antiche, si possono incontrare vini e spumanti pregiati che maturano in attesa di conquistare le tavole di tutto il mondo. A Canelli, vale una visita anche l’Enoteca Regionale, situata in uno storico palazzo del centro, a pochi passi dalle Cattedrali Sotterranee, che ospita, in occasione dell’evento “Canelli città del Vino“, l’8 e 9 ottobre 2022, una serie di masterclass a cura di Ais Asti e del Consorzio del Vermouth di Torino.
In Sicilia, tra le cantine storiche, spiccano sicuramente le Cantine Donnafugata di Marsala, una realtà produttiva dinamica la cui origine risale al lontano 1851.
Dell’epoca le cantine conservano l’impianto tipico del “baglio” mediterraneo con l’ampia corte interna, punteggiata di agrumi e di ulivi, e le capriate in legno opera di antichi maestri d’ascia.
Nella “Sala delle Botti”, così chiamata per le grandi botti conservate, sono anche custoditi alcuni dei pezzi più pregiati della collezione della famiglia Rallo, proprietaria della cantina: ceramiche antiche provenienti dalle manifatture di Burgio e Caltagirone; sponde in legno dei carretti tradizionali siciliani, fregiati da intagli bucolici e sgargianti decorazioni pittoriche.
La barricaia sotteranea, realizzata nel 2007 e la cui forma ricorda vagamente la Cisterna Basilica di Istanbul, è invece oggi un esempio di architettura sostenibile: scavata nella roccia di tufo consente infatti di mantenere i parametri di temperatura e umidità desiderati con un basso dispendio di energia.
Resort d’arte e di vino
Per chi ama il vino ma cerca anche una cantina “aperta all’ospitalità”, dove alloggiare, ecco anche alcune tenute che coniugano sinergicamente queste passioni.
La Casa di Langa
La Casa di Langa, ubicata sulle dolci colline dell’Alta Langa, è una tenuta di campagna contemporanea e autentica, firmata da GaS Studio con Parisotto+Formenton Architetti e dove è possibile immergersi nella natura e nella tradizione piemontesi. Si tratta di un lussuoso resort con 39 stanze direttamente affacciato sulle vigne e completamente realizzato all’insegna del design e della sostenibilità in cui è possibile, tra le numerose esperienze, partecipare alle degustazioni della Wine Academy nella cantina del ristorante Fàula.
Castello di Spessa
Una storia lunga quasi 8 secoli per il Castello di Spessa– a Capriva del Friuli– dove nel tempo hanno soggiornato illustri personaggi e dove oggi è possibile godersi l’esperienza di una vacanza esclusiva a cavallo tra passato e presente. Il castello, circondato da parchi e vigneti, offre la possibilità di visitare la propria cantina e degustare i vini di proprietà nonché di vivere l’esperienza della vendemmia. I vini sono anche protagonisti dei trattamenti offerti dalla Vinum Spa, dove si possono sperimentare la vinoterapia e la grappaterapia.
Buonamico Wine Resort
Nella Terra di Toscana, Buonamico Wine Resort è un perfetto mix tra agriturismo e hotel resort di charme, dove ritrovare la pace e il relax immersi nei vigneti di Montecarlo.
Qui è naturalmente possibile vivere delle esclusive wine experience che comprendono la visita alla cantina Buonamico, aperta ogni giorno dell’anno, e naturalmente le degustazioni nell’adiacente enoteca.
Alta Rocca Wine Resort
Alta Rocca Wine Resort, ad Orvieto, rappresenta un nuovo modo di fare turismo, un luogo la cui la volontà è quella di offrire esperienze che rigenerino corpo e mente.
Un wine restaurant dal panorama mozzafiato, esclusive Spa, e naturalmente la cantina dove assaggiare i vini prodotti con una coltivazione biologica e dove vivere wine experience su misura.
Di Camilla Rocca
Ottobre 2022
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