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Raffinata e leggera, questa insalata è arricchita con verdure e profumata con erbe aromatiche. Da provare anche fuori stagione

L'insalata di pollo, particolarmente apprezzata in estate, saporita e leggera, è un jolly in cucina, capace di sfruttare gli avanzi per diventare un piatto di recupero gourmet. Il pollo cotto in brodo di verdure si fa tenero, pronto per essere diviso in striscioline e insaporito con verdure ed erbe aromatiche.
Potete trovare ben quindici proposte di insalata di pollo qui, oppure provare l'insalata di pollo con agretti e carciofi e l'insalata di pollo e riso nero con olive e radicchio.
1 Raschiate una carota e dividetela a metà per il lungo. Staccate 2 coste esterne di sedano, spazzolatele bene e tagliatele a pezzettoni. Sbucciate la cipolla e steccatela con i chiodi di garofano. Mettete tutto in una pentola, aggiungete il mazzetto aromatico, l'aglio, 4 litri circa d'acqua, un cucchiaio di sale grosso, 4-5 grani di pepe e portate a ebollizione.
2 Immergete il pollo, fate riprendere l'ebollizione schiumando le impurità che affiorano in superficie e cuocete per almeno un'ora o comunque fino a quando la carne risulterà tenera. Lasciate intiepidire nel brodo di cottura.
3 Raschiate e tagliate a nastri le carote rimaste. Lessate i fagiolini. Private dei filamenti le coste più tenere del sedano e affettatele. Mondate e tagliate a julienne il cipollotto rosso. Sgocciolate il pollo tenendo il brodo di cottura, spolpatelo e tagliatelo a strisce non troppo sottili. Mettete tutto in un'insalatiera capiente.
4 Frullate 4 bacche di pepe rosa e 4 grani di pepe verde in salamoia con 50 ml del brodo del pollo fino a ottenere un'emulsione, poi aggiungete 2 cucchiai d'olio, l'aceto, poco sale, il burro di arachidi e frullate nuovamente. Condite l'insalata di pollo con la salsa appena preparata e servite completando con le arachidi tostate.
Settembre 2025
Ricetta di Giovanna Ruo Berchera, foto di Laura Spinelli
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera