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News ed EventiPiaceriPatatine fritte, da cibo di strada a fenomeno globale

Patatine fritte, da cibo di strada a fenomeno globale

Delizia di grandi e piccoli, si può considerare un cibo di successo,, visto che diversi Paesi ne rivendicano la provenienza in origine, in particolare Francia e Belgio. Scopriamo la curiosa storia delle French fries, che forse french non sono

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Chiediamoci da dove vengono queste delizie dorate e croccanti, visto che la provenienza delle patatine fritte è da secoli oggetto di una agguerrita contestazione franco-belga.
La prima testimonianza di patate fritte compare nell'opera “Cautiverio Feliz” (1673) dello scrittore cileno Francisco Núñez de Pineda y Bascuñán. In una parte del testo, si parla di donne che “portavano patate fritte o stufate” ai capi tribù. È probabile che a quel tempo le patate venissero tagliate a cubetti o comunque modellate e probabilmente fritte nello strutto, come era usanza all'epoca.
Oggi le patatine fritte fanno parte dell'alimentazione di tutto il mondo, mantenendo il loro carattere popolare di cibo da strada. Le patate a forma di bastoncino che conosciamo oggi hanno avuto origine in Europa. Qui, ancora oggi la disputa tra Belgio e Francia continua, poiché entrambi rivendicano la nascita delle patatine fritte. 

Nascono in Belgio?

FRITES BELGIOFrites, Belgio

L'usanza di friggere le patate risale alla fine del XVII secolo nei Paesi Bassi spagnoli, che comprendevano l'attuale Belgio. I belgi fanno infatti riferimento a un manoscritto del 1781, nel quale si racconta che i valloni, abitanti dei villaggi lungo il fiume Mosa, tradizionalmente friggevano i piccoli pesci del fiume Mosa; poiché d'inverno il fiume gelava gli abitanti, senza poter pescare, si ritrovavano a friggere patate, tagliate a forma di piccoli pesci.
In Belgio sono talmente allergici al termine “French fry” – anche se è probabilmente troppo tardi per cambiare il nome, ormai diffuso in tutto il mondo – che hanno presentato una petizione all'UNESCO affinché le patatine fritte (qui si chiamano frites) vengano riconosciute come icona ufficiale del patrimonio culturale belga.

Coupe-frite_à_levie_ Gourmet museum, Hermalle-sous-Huy, BelgiumTaglia patate da friggere, a leva, Museo delle Patatine Fritte, Belgio

Di fatto, in Belgio si consumano pro capite più patatine fritte che in Francia, e c’è un numero maggiore di venditori di patatine fritte (fritkot) di qualsiasi altra parte del mondo. A Bruges c’è anche il primo, e finora unico al mondo, Museo delle Patatine Fritte  (Frietmuseum), situato nel palazzo Saaihalle, uno degli edifici più antichi della città (risale al 1399).

'Frietmuseum_(Fries_Museum)_by_Tania_DeyFrietMuseum, Museo delle Patate Fritte, Bruges, Belgio

Oppure nascono in Francia?

I francesi, da parte loro, sostengono che siano state inventate a Parigi nel 1789, durante la Rivoluzione francese, in seguito alla campagna voluta da Antoine Parmentier per la promozione di questo ortaggio in Francia. Secondo i francesi, poi, venditori di patatine fritte si trovavano sul Pont Neuf a Parigi già alla fine del XVIII secolo: lì, preparavano porzioni di patatine davanti ai loro clienti in bracieri e padelle, e le vendevano in coni di carta, celebrandone lo stato di street food.

Freshly Fried French Fries Served in Parchment Cones

Da dove viene il nome più diffuso: le patatine fritte e l’America

Si racconta che patatine fritte siano state chiamate French Fries dai soldati americani in Belgio, durante la Prima Guerra Mondiale: poiché la lingua dominante nel Belgio meridionale è il francese, i soldati soprannominarono le gustose patate che qui si trovavano dappertutto “French Fries”, nome con cui sono oggi conosciute in gran parte del mondo.

Portrait_of_three_First_Word_War_soldiers_

A Thomas Jefferson, buongustaio americano, viene generalmente attribuito il merito di aver introdotto le patatine fritte negli Stati Uniti: nel suo caso le patatine erano decisamente francesi, dato che Jefferson le aveva assaggiate durante il suo incarico di ministro americano in Francia dal 1784 al 1789. Il cuoco personale di Jefferson, durante il soggiorno di questi a Parigi, imparò a cucinare alla francese: oggi sono sopravvissute circa 150 ricette ‘francesi’ che Jefferson raccolse all'epoca, alcune scritte di suo pugno, altre trascritte e tramandate dalle sue nipoti.

French_Fries_PH_StockSnap

Tra queste ci sono alcuni dei classici americani, oggi ancora dei preferiti nazionali, come il gelato alla vaniglia, i mac ’n’ cheese (per i quali Jefferson si fece mandare da Napoli una “macchina per i maccheroni”) e le French Fries, che Jefferson in origine conosceva come pommes de terre frites à cru en petites tranches (patate fritte crude, in piccoli pezzi).

Nonostante il supporto di Thomas Jefferson, le patatine fritte non si diffusero tra il grande pubblico fino al 1870, per diventare veramente popolari solo nel 1900,  come cibo da strada.Venivano vendute nei carretti e divennero rapidamente uno spuntino preferito dalla classe operaia. Fino alla fine degli anni Venti, erano conosciute formalmente come French fried potatoes. Il nome fu successivamente abbreviato in “French fries” e infine, negli anni '60, nel più semplice “fries”.
Con la diffusione della cultura del fast food americana, è cresciuto anche l'amore per le patatine fritte croccanti e dorate. La loro versatilità ha contribuito alla loro popolarità mondiale. Possono essere abbinate a vari piatti, dagli hamburger ai sandwich, dalle bistecche ai frutti di mare, rendendole un contorno versatile – volendo anche light – che soddisfa un'ampia gamma di palati.

Le patatine fritte: i tagli più gettonati

French_fries_crinkle_cutCrinkle cut fries

Gustosissime se fatte in casa: il taglio più classico è quello a bastoncino (traditional cut) ma si possono tagliare in diverse forme: a forma di griglia (waffle cut), a spicchio (wedge cut), ‘rustiche’ (steak cut) o crinkle (a zig-zag). Abbastanza diffuse anche le curly fries (patatine fritte arricciate), tagliate a spirale, solitamente condite con un particolare mix di spezie composto principalmente da paprika, pepe nero, cipolla e aglio in polvere.

Curly_Fries_PH_ Andy NguyenCurly Fries

In Belgio, le patatine fritte sono frites, preparate esclusivamente con patate Bintje, che conferiscono loro una tonalità gialla. Hanno un taglio spesso e vengono fritte due volte, il che conferisce loro un esterno deliziosamente croccante e un interno morbido. Tradizionalmente, le patatine fritte in Belgio venivano cotte in grasso animale, ma oggi è comune anche olio vegetale.
Taglio spesso anche per le patatine fritte britanniche, che nel Regno Unito vengono chiamate “crisp”. Vengono spesso servite con molto sale e aceto. Grazie al taglio più spesso, l'interno morbido assorbe moltissimo sapore, mantenendo al contempo una discreta croccantezza all'esterno.

Le patatine fritte: un mondo di condimenti

Le patatine fritte sono universali a livello globale, ma il modo in cui le consumiamo non lo è. Mentre gli americani generalmente le gustano con il ketchup, i francesi preferiscono la senape, i belgi con la maionese e gli inglesi con l’aceto, tipici i fish&chips. In Italia vengono servite con sale grosso, aromi come la curcuma o salse a parte; i giapponesi a volte aggiungono curry verde o salsa di soia. I canadesi le servono come poutine, condite con salsa gravy e cagliata di formaggio, mentre i malesi le gustano con salsa chili. In realtà, le patatine fritte si sposano a moltissime salse, aromi e condimenti. E amano la birra (che siano belghe?)

PoutinePoutine, Canada

Curiosità

Nel febbraio del 2003, alcuni rappresentanti al Congresso americano si rifiutarono di chiamare le patatine fritte french fries e decisero di cambiare loro il nome in patriottiche e purissime Freedom Fries (patatine della Libertà) in tutti i menu delle caffetterie che servono il Congresso degli Stati Uniti, a Washington: la scusa fu l’abbandonare i termini francesi french fries (anche french toast e french bread) per protestare contro il rifiuto della Francia di sostenere l'invasione americana dell'Iraq. Oltre il 65% degli americani ritenne che ciò fosse assurdo: le Freedom Fries ritornarono – silenziosamente – French nel 2006.

Qualche consiglio per la frittura

Dopo avere sbucciato e tagliato le patate, immergetele in acqua fredda per far lore perdere l'amido. Lasciatele scolare e asciugatele bene, tamponandole con un telo.

Per cuocere, usate abbondante olio a temperatura molto alta.

Una volta nell'olio, non mescolate ma muovetele per evitare che si attacchino tra loro.

Una volta cotte, mettetele in un contenitore largo per evitare che si attacchino tra loro e si ammorbidiscano.

Non aggiungete sale mentre sono calde, perché questo farà loro rilasciare liquido e perdere quindi croccantezza.

 

Francesca Tagliabue
luglio 2025

 

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