Non è più solo una tendenza, ma anche una necessità. L’exploit del gelato sostenibile in Italia, nell’ultimo anno, ha superato ogni aspettativa. L’aumento dei costi delle materie prime, così come dell’energia e del trasporto dei materiali ha inciso molto anche nei settori legati alla pasticceria e alla gelateria. Quindi, al di là del gusto, per garantire anche un equilibrio tra qualità e costi il gelato sostenibile rappresenta una giusta sintesi. Alla base di un buon gelato sostenibile vi è l’approccio green e di pratiche sempre più verdi, che parta innanzitutto dall’utilizzo di macchinari attenti al consumo energetico e di acqua, uso di gas non inquinanti, verifiche elettroniche che consentono di monitorare il consumo di energia e minimizzare le oscillazioni di temperatura.
E affinché si possa davvero parlare di eco-gelato la differenza la fanno le materie prime a Km0, biologiche, magari sperimentando il ri-utilizzo di scarti in modo virtuoso. Una filiera verde che il consumatore oggi guarda con attenzione anche nel packaging, dall’uso delle porzioni monodose, separatori no plastic – biodegradabili e compostabili - che lascino intatti aromi, sapori ed essenze del gelato.
Su questa scia – ad omaggiare anche il golf mondiale – nasce ‘Green Ice’ il gelato realizzato dal campione del mondo di gelateria Eugenio Morrone.
Sperimentatore, ricercatore della materia prima e innovatore ha portato il gelato artigianale italiano a toccare i massimi livelli internazionali. Eugenio Morrone, di origini calabresi, è il campione del mondo di gelato. Pluripremiato, dal Gelato Festival di Roma nel 2016 al primo posto al Campionato Europeo sempre nello stesso anno. Nel 2018 conquista il podio al Gelato Festival All Star e per Food and Travel è nominato Maestro Gelatiere dell’Anno. Nel 2019 è primo al Sigep Gelato d’Oro e al Gelato World Ranking, confermandosi in cima alla classifica anche l’anno successivo, per poi entrare nella Hall of Fame World Ranking nel 2022. Tra i gusti che lo hanno portato al successo quello al mandarino tardivo, e poiché sarebbe impossibile menzionare le infinite essenze che ha sperimentato in questi anni ricordiamo come le più gettonate il sorbetto al Madagascar e il gelato alla ‘nduja.
Green Ice, dal nome evocativo il gusto di questo gelato è ispirato al colore simbolico del campo da gioco, appunto il prato verde. Il fil rouge è la sostenibilità dove le materie prime utilizzate - latte e panna di alta qualità dell’Agro romano, zucchero integrale di barbabietola di produzione italiana, pistacchi siciliani tostati leggermente e raffinati in laboratorio al momento - sono tutte a filiera corta.
“Questo significa maggiore tracciabilità del prodotto, più sicurezza alimentare e grande valorizzazione dei prodotti del territorio. Il futuro del gelato è di poterlo anche legare a un processo produttivo a basso impatto ambientale e con macchinari di ultima generazione che hanno ridotti consumi energetici ed idrici, le lavorazioni sono tutte eseguite a freddo e nel rispetto della salubrità del gelato, quindi senza necessità quindi di impiegare fonti di calore” – ha spiegato il Maestro Gelatiere e campione del mondo Eugenio Morrone.
Morrone è un visionario, e chi volesse degustare il gelato sostenibile targato Ryder Cup potrà farlo nel cuore di Trastevere da ‘Fior di Luna’ in via della Lungaretta.
ottobre 2023
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