Quando pensiamo alla farina, subito pensiamo a quella classica, la 00, comune a tutti. Ma non esiste solo lei. Anzi. La scelta è veramente ampia, fatta di farine alternative che possono essere consumate in tanti modi. Ma proviamo a fare un po' di chiarezza, imparando a scoprire nuovi sapori, in base anche a quello che si ha il piacere di cucinare. Perchè imparare ad utilizzare anche le farine alternative, a quella di frumento 00, è utile per assumere diversi nutrienti e consente di rivisitare in chiave più salutare anche le ricette più tradizionali.
Eccone alcune:
FARINA DI RISO: molto digeribile e dietetica, è in natura priva di glutine (via libera per i celiaci) poichè ottenuta dalla sola macinazione del riso. Ideale per preparare paste e torte , ma con una particolare attenzione al fatto che, contenendo poche proteine, non favorisce la lievitazione.
FARINA DI MAIS: a seconda della grana (grossa, media o fine) prende il nome di bramata, fioretto o fumetto. E’ bramata quella usata per la polenta , mentre quella più fine (fumetto) è ideale per i dolci. In natura priva di glutine, è perfetta per i celiaci.
FARINA MANITOBA: È conosciuta anche come farina americana perché si ottiene dalla macinazione di alcune varietà di frumento originarie di una zona del Canada che porta lo stesso nome. Molto ricca di glutine, viene utilizzata per aumentare la forza delle altre farine e favorire la lievitazione di pane, pizza, brioche, dolci e altri prodotti da forno. Diventata di uso comune in Italia, la si trova facilmente anche al supermercato.
FARINA DI GRANO SARACENO: Di colore grigiastro, è diffusa soprattutto nelle zone alpine della Lombardia e in particolare in Valtellina. Ha un gusto rustico e intenso. Si può usare da sola (per avere una polenta molto compatta), ma di solito si mescola a quella di mais. La farina di grano saraceno si conserva in luogo fresco, sino alla data di scadenza, anche se è preferibile utilizzarla con largo anticipo.
Un pane scuro particolarmente fragrante, che può essere arricchito con le noci, è una delle sue migliori creazioni. La farina si usa per preparare crêpe dal sapore quasi di noce. Un'altra produzione caratteristica è quella dei pizzoccheri, che vengono cotti nell'acqua insieme con patate e foglie di verza e da condire con formaggi a dadini, per esempio bitto, grana grattugiato e burro fuso con salvia.
FARINA DI KAMUT: Si ottiene da una varietà egiziana di grano. Saporita e facilmente digeribile, favorisce la lievitazione degli impasti. Questo grano viene coltivato negli Stati Uniti e in Canada. Con questa farina è possibile ottenere prodotti da forno sia dolci che salati. Esistono però anche prodotti confezionati che contengono questa farina, come grissini, pasta e pane.
FARINA DI ORZO: Originario forse dell'Asia occidentale e dell'Africa nordorientale, l'orzo è penetrato in Europa prima del grano (e attualmente è coltivato in quasi tutti i paesi del mondo). Gli antichi Greci, per esempio, si alimentavano prevalentemente di orzo. Addirittura l'ostia consacrata della Comunione è piatta e sottile poiché i pani dei primi cristiani erano di farina di orzo non lievitata.
FARINA DI CECI: Ingrediente storico della tradizione regionale italiana, è protagonista di numerose ricette tipiche come per esempio la farinata e la panissa liguri o le panelle siciliane. Saporita e corposa, sta molto bene anche mescolata con la farina di riso per preparare composti più cremosi. Entrambe non contengono glutine e sono un'alternativa ideale per celiaci e intolleranti. Si ottiene dalla macinazione dei ceci essiccati. Come tutti i prodotti derivati dai legumi, è ricca di proteine vegetali, calcio, fosforo e ferro. Contiene anche una discreta quantità di vitamina C e di quelle del gruppo B.
FARINA DI FARRO: La farina di farro può essere una buona alternativa alla farina di frumento: il sapore è molto simile, ma risulta più saziante. Il farro è una tipologia di frumento molto antica, riscoperta solo recentemente. È possibile utilizzare questa farina in diverse preparazioni: focacce, pasta, dolci (come i muffin) e torte, come una buona torta di mele al profumo di cannella. Oppure, provate a preparare con questa farina una pizza dal sapore particolare.
FARINA DI QUINOA: questa pianta (Chenopodium quinoa) è originaria del Sud America ed è praticamente la stessa di spinaci e barbabietole. Questo cereale è molto antico, al punto da essere conosciuto anche come “la madre di tutti i semi”. La sua farina può essere utilizzata anche per i prodotti da forno, ma comunque la lievitazione è scarsa.
FARINA DI MANDORLE CHE PIU CORRETTAMENTE: E' importante che le mandorle siano di prima qualità, meglio se nostrane come quelle siciliane di Avola o quelle pugliesi di Bari, apprezzate in tutto il mondo per il loro gusto intenso. Inoltre devono essere ben conservate perchè, visto l'elevato contenuto di grassi, possono irrancidire. La farina di mandorle è un ingrediente naturale, sano e senza glutine. Si trova in tutti i negozi con facilità e viene utilizzata soprattutto per la preparazione della torta caprese, tipico dolce della Campania e i siciliani biscotti alle mandorle.
FARINA DI CASTAGNE: color nocciola, ha una consistenza molto fine. Si ricava dalle castagne essiccate e macinate. Quella artigianale viene prodotta con il metodo tradizionale, essiccando le castagne con fuoco di legna donandogli un sapore particolare. Si trova in autunno-inverno nelle zone ricche di boschi di castagni, come Toscana e Liguria. Il prodotto industriale è invece reperibile per buona parte dell'anno. Un tempo era molto usata nelle zone rurali come alternativa alla farina di grano, oggi quella di castagne non è molto diffusa. Da sola o insieme a quella di frumento, è invece ottima per preparare pane, pasta, gnocchi, polenta. Ma anche frittelle, crêpe, torte, creme e mousse. Oltre, naturalmente, al celebre castagnaccio. Con questa farina potete provare anche a realizzare degli ottimi biscotti con farina di castagne per la colazione, o come piccolo piacere da condividere sorseggiando un caffè in compagnia.
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