Riunirsi tra quattro chiacchiere e qualcosa da sgranocchiare? Niente meglio che disporre in mezzo al tavolo una coppetta di pistacchi americani da condividere in un’atmosfera rilassata
Quanto ci piace la convivialità? Riunirsi intorno al tavolo a scambiare quattro chiacchiere con qualcosa da sgranocchiare è una forma di socialità che piace sempre di più, invoglia la condivisione e riesce a sciogliere anche i più timidi. La conferma viene da un’interessante ricerca condotta da American Pistachio Growers – associazione no profit che unisce i coltivatori di pistacchi americani – in collaborazione con mUp Research. Già, perché proprio una coppetta di pistacchi americani, da sgusciare e gustare all’ora dell’aperitivo o in un momento di pausa condiviso, diventa l’emblema di un modo più informale per stare insieme.
Nel nostro Paese, i pistacchi sono amati dal 90% degli intervistati, soprattutto tra i Millennials e Post Millennials, che amano consumarli anche 3-4 volte a settimana: da soli – certo - ma sempre più spesso in compagnia. L’apprezzamento per i pistacchi è in linea con le preferenze più diffuse verso gli snack salati, scelti dal 65% del campione, e la frutta secca, prediletta dal 63%. Molte sono le donne, e ad attirare i consumatori ci si mette anche l’ottimo profilo nutrizionale: una porzione da circa 30 grammi fornisce ben 6 grammi di proteine con appena 165 calorie, oltre a carboidrati e grassi buoni, una forte presenza di fibre, un alto apporto di minerali e una interessante componente vitaminica. Tanto che la loro salubrità è riconosciuta da 9 intervistati su 10.
Se almeno un terzo degli italiani propone uno stuzzichino anche in base alle sue qualità salutari, tutti concordano sul fatto che uno snack vincente debba essere buono e sfizioso: a queste caratteristiche rispondono i pistacchi americani con il loro gusto inconfondibile. Non solo: la modalità divertente di sgusciarli e assaporarli rende ogni occasione immediatamente amichevole e rilassata. Offrire pistacchi a casa si rivela così un gesto di ospitalità che mette subito a proprio agio gli ospiti e – come si dice – crea atmosfera, facilitando le conversazioni e il dialogo.
Tra i partecipanti alla ricerca, un buon 80% - soprattutto al Centro Sud - non rinunciano a ritrovarsi in compagnia almeno una volta al mese. Per tutti loro, la convivialità è fonte di buon umore e benessere psicologico. Una situazione felice da ricreare anche tra le pareti domestiche invitando e preparando manicaretti per gli ospiti.
Che sia per un pranzo in famiglia, una cena tra amici o un romantico tête-à-tête, chi ama mettersi ai fornelli altri privilegia l’aspetto più squisitamente gastronomico dei pistacchi: ben 7 italiani su 10 dichiarano infatti di usarli volentieri in cucina nelle preparazioni salate, predilette dal 72%, fino ai dolci amati dal 52%. Piace molto l’idea di impiegare i pistacchi in ricette da cucinare tutti insieme e di inserirli nei menu più stuzzicanti: un'attenzione capace di rendere indimenticabile non solo il piatto, ma l’intera esperienza conviviale.
Se volete cimentarvi con la cucina “al pistacchio”, vi propiniamo due ricette che interpretano al meglio lo spirito della convivialità che vi abbiamo raccontato: preparatele per un happy hour home made con gli amici: saranno un successo!
Cominciamo con le mini tartare di tonno e avocado, ricetta che unisce due tra gli abbinamenti più azzeccati per i pistacchi, deliziosi con la freschezza del pesce crudo e croccanti sulla cremosità del frutto esotico. Sbucciate 4 patate, tagliatele a dadini e cuocetele 10 minuti a vapore. Spellate e tritate mezza cipolla rossa di Tropea. Tagliate a dadini piccoli 300 g di tonno fresco, trattato per il consumo a crudo (abbattuto) e conditeli in una ciotola con un filo d’olio, un pizzico di sale, qualche goccia di Tabasco, erba cipollina tagliuzzata e il succo di mezzo lime. Sbucciate e snocciolate un avocado, riducetelo a cubetti e condite anch’esso con il succo di mezzo lime, sale e Tabasco. Mescolatelo al tonno e unite le patate, la cipolla e 2-3 cucchiai di pistacchi americani, sgusciati e tritati in modo grossolano. Mescolate e componete le tartare nei piatti aiutandovi con un anello coppapasta, compattandole con il dorso di un cucchiaino. Decorate con una manciatina di pistacchi tritati, steli di erba cipollina e fettine di lime.
La seconda proposta è un grande classico, una mousse di mortadella: il celebre salume bolognese va sempre a braccetto con i pistacchi! Mettete nel mixer 200 g di mortadella tagliata a dadini. Unite 100 g di mascarpone, 30 g di parmigiano reggiano grattugiato, qualche goccia di aceto balsamico, sale, pepe e frullate fino a ottenere un composto cremoso. Montate 1 dl di panna fresca e incorporatela alla mousse con una spatola. Dividete la mousse in ciotoline individuali e guarnite con 2 cucchiai di pistacchi americani sgusciati e tritati. Servite con taralli, grissini o crostini di pane, da intingere direttamente nella mousse.
Luglio 2025