Il miglior biglietto da visita? Un bel sorriso, si sa. Che vorremmo avere tutti, anche se tendiamo a rimandare i controlli dal dentista (un po' per l'atavico terrore per il più temuto dei dottori, un po' per la crisi che ha ridotto fortemente il ricorso alle cure) e ci facciamo prendere dalla pigrizia dopo i pasti, quando dovremmo spazzolare i denti per almeno 2 minuti, usando anche filo e spazzolino interdentale.
Ma la prevenzione si può fare ogni giorno anche a tavola, perché l'imputato numero uno della carie è lo zucchero. Che viene consumato in quantità eccessive da bambini e anziani nelle sue diverse forme: saccarosio, glucosio, maltosio, fruttosio e lattosio. E che, subdolo, si nasconde anche in tanti alimenti di produzione industriale non tipicamente dolci, a partire dagli snack salati. Per ridurre il rischio carie ecco che ora arriva in soccorso una nuova piramide, quella odonto-alimentare, che indica i cibi ad alto, medio e basso impatto e suggerisce come combinarli al meglio. A promuoverla è il programma Igiene Orale 3.0 (clicca qui).
In testa alla piramideodonto-alimentare ci sono i cibi cariogeni che sono quelli zuccherini, appiccicosi e acidi (come dolci, bevande zuccherate, agrumi, farinacei e dolciumi), che erodono lo smalto e favoriscono lo sviluppo dei batteri responsabili della carie. Ovviamente non vanno esclusi dalla dieta perché contengono nutrienti preziosi, ma devono essere consumati insieme ad alimenti "protettivi" e mai come spuntini o a fine pasto. Al termine di pranzi e cene meglio bere invece un bel bicchier d'acqua, che aiuta a rimuovere i residui di cibo, veicola minerali preziosi come fluoro e calcio e, se lievemente alcalina, contrasta l'acidità.
Al di sotto dei cibi cariogeni ci sono quelli cariostatici, che non hanno un effetto diretto sulla carie e si possono consumare liberamente, anche a fine pasto. Tra questi rientrano le principali fonti proteiche (carne, pollo, uova, pesce e frutti di mare, legumi), la maggior parte delle verdure cotte, i latticini e i formaggi freschi. Questi ultimi sono molto importanti, perché aiutano a rimineralizzare lo smalto e mitigano l'acidità nella bocca.
Alla base della piramide ci sono gli alimenti anticariogeni, che si possono mangiare liberamente, anche a fine pasto o come spuntino e così potenti che, se abbinati ai cibi cariogeni, ne contrastano gli effetti negativi. Si tratta dei vegetali crudi, in particolare quelli ricchi di fibre e poco “appiccicosi”, della frutta secca e fresca non acida come mele e pere, di acqua e bevande senza zuccheri aggiunti, di latte e formaggi stagionati. Le proprietà benefiche di questi alimenti sono "meccaniche", perché favoriscono la produzione di saliva per la detersione e "chimiche", perché tamponano l'acidità della bocca e favoriscono lo sviluppo di batteri anticarie.
Enza Dalessandri
21 aprile 2015
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