A cinque anni, guardando la nonna cucinare, giocava a fare il cuoco e gli piaceva tanto. Crescendo sembrava esserne dimenticato, almeno quando si è trattato di scegliere le scuole superiori, ed è diventato geometra.
Ma al cuor non si comanda.
L’istinto l’ha riportato ai fornelli ed è tornato a studiare lavorando in ristoranti di prestigio come l’Enoteca Pinchiorri di Firenze e La Frasca di Castrocaro, quando era un 2 stelle Michelin. Ora, però, due stelle le ha lui con il suo ristorante di Cesenatico, il Magnolia, che ha ricevuto la prima nel 2005 dopo soli 18 mesi dall’apertura e la seconda cinque anni fa. Il gioco di bambino è diventato realtà, ma lui non ha affatto rinunciato all’aspetto ludico della faccenda, anzi. Malgrado gli impegni da chef di fama con un locale aperto 6 giorni su 7, 16 dipendenti e due bambini ancora piccoli (Mattia e Sveva di 8 e 7 anni) continua a “giocare” con pentolini, sifoni e mestoli, tra ingredienti del territorio freschissimi e tecniche contemporanee come la sferificazione, per mescolare nel piatto tradizione e magia. È il caso della ricetta che trovate in edicola sul nostro magazine di ottobre, che interpreta le prelibatezze del mare di Romagna. Il piatto, che utilizza anche prodotti di Amatrice e Norcia, è stato pensato ad hoc dopo il terremoto del 2016 per creare un indotto economico a sostegno dei produttori locali. Attento al prossimo e all’impatto dell’alimentazione sull’ambiente, collabora anche con il gruppo Soneva che gestisce resort sostenibili, tutelando gli ecositemi anche grazie ai menu supernaturali proposti. E basta assaggiare i rigatoni ripieni con gambero rosso, mandorla e crusco; il rombo alla parmigiana; il piccione alla brace, fichi, whisky o la zuppa inglese con ciliegie sciroppate all’alchermes del Magnolia per capire e “gustare” la sua stellata ecofilosofia.
Gioiosa curiosità
Lo chef Alberto Faccani (46 anni) è uno sperimentatore permanente. Da quando ha aperto il suo ristorante a Cesenatico continua a macinare nuove idee, sempre col sorriso sulle labbra. Membro di Jre dal 2005, ama confrontarsi con i colleghi e passare un po’ di tempo insieme, magari a tavola dopo le riunioni dall’associazione. Sensibile ai temi della sostenibilità ambientale, imposta la sua cucina sulla naturalezza degli ingredienti freschissimi e il riutilizzo degli avanzi, sempre in chiave molto gourmand, per un’alta cucina sana, leggera, che rispetta il pianeta.
Il ristorante
Il locale di Cesenatico è una chicca in stile minimal sui toni del bianco e del grigio pastello, rilassante ed elegantissimo. Con soli 9 tavoli per 26 coperti al massimo propone due menu degustazione (quello classico e quello di stagione), uno alla carta e una lista dei vini da veri intenditori. La preziosa semplicità dei piatti è la cifra inconfondibile del ristorante stellato (magnoliaristorante.it).
ottobre 2021
Silvia Bombelli, foto di Michele Tabozzi
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