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News ed EventiConsigli praticiIl trend del recupero: non tutto è perduto

Il trend del recupero: non tutto è perduto

Dall’evoluzione del pane raffermo, alla raccolta delle briciole, da bucce, rametti e gusci, fino ai cibi in corner per scadenza e utilizzo, l’arte del riciclo è diventata un vero e proprio trend che non conosce divisioni di caste nel mettere in tavola piatti gourmet. Il portafoglio riposa e l’ambiente respira, mentre i fornelli si danno da fare per coccolare i cinque sensi con quel che è rimasto in dispensa e che l’istinto vorrebbe…perduto

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Nell’era green anche in cucina impera la saggezza popolare per cui “non si butta via niente” e l’attenzione a quel che avanza, prima e dopo il passaggio in pentola, si è alzata sempre più. Quello che un tempo restava dimenticato e dunque scartato, dopo aver mondato ogni sorta di cibo, rifiuta di finire nei rifiuti e chiede una seconda possibilità di vivere sulla tavola, parca o imbandita che sia. È così che nasce la categoria “recupero”, un modo nuovo di guardare gli scarti, che diventano protagonisti di insolite ricette, quasi sempre povere ma buone, molto spesso veri piatti gourmand, con un occhio di riguardo alla spesa e al netto della tara. Attenzione a non sprecare, allenamento alla creatività, corteggiamento del gusto, recupero delle tradizioni regionali, sono le declinazioni del nuovo trend per reinventare scarti, avanzi e cibi prossimi alla scadenza. È così che l’idea di “sostenibile” e “recupero” prende forma, anzi sostanza.

Oltre la polpa del pesce 
Teste, code, lische, gusci, pelle e interiora sono perfetti per il brodo di pesce. Un’aggiunta di erbe aromatiche, un po’ di aromi, pepe a piacere e abbondante acqua; si lascia bollire, si filtra e il fumetto di pesce è un brodo perfetto per risotti, zuppe, salse. Più raffinata la bisque, preparata con gli scarti dei crostacei: un brodo ristretto, cremoso, vellutato, dal sapore e dal colore intenso. L'idea inaspettata è la zuppa con i gusci delle cozze (vedi ricetta sotto), la vellutata con i carapaci dei gamberi, la crema profumata con le teste di pesci al forno o alla griglia.

Ossi e pelle, ma anche il collo di pollo è un vero comfort
Lo sanno tutti, con gli ossi si fa un buon brodo, se sono quelli dei volatili poi la pelle aggiunge consistenza e un pezzetto di zenzero un profumo confortante. Ma avete mai provato il collo di pollo farcito? Riempitelo con un composto di formaggio fresco, salumi e aromi, cucite le aperture e lessatelo. Tagliato a fette basta irrorarlo con una semplice vinaigrette o servirlo con maionese agrumata.

La sorprendente adattabilità di bucce, foglie e rametti
Sono gli scarti più ricchi, saporiti, profumati e consistenti. Le bucce di verdure (patate, carote, melanzane, zucchine) fritte o essiccate al forno e cosparse di aromi sono perfette per l’aperitivo. Le foglie esterne delle cipolle diventano barchette da farcire, quelle di porri e cipollotti tagliati a filetti un twist per le insalate. E quelle un po' sciupate delle erbe aromatiche? Basta una leggera pastella e una veloce frittura e l’antipasto è servito. Se poi vi ritrovate con parecchi rametti di prezzemolo, provate a usarli nella classica ricetta della salsa verde (vedi sotto) mentre i gambi di carciofo elargiscono un gustoso risotto (vedi ricetta). In salsa finiscono anche le foglie scartate delle insalate, quelle di ravanelli e di aglio orsino. Le scorze di frutta non sono da meno e non si risparmiano tra piatti dolci e salati. Quella di agrumi si fa candita per torte e pasticcini, essiccata a filetti o grattugiata, e mescolata con sale, pepe e aromi è un perfetto condimento per la pasta all’olio o al burro. Inesauribile la buccia di banana, fritta, cotta in forno, aggiunta all’impasto dei muffin, nel curry al posto della melanzana, nel pulled pork in versione vegetale al posto della carne. Ma la più sorprendente è la scorza di anguria: provatela in confettura (vedi ricetta sotto) o trasformata in mostarda (vedi ricetta sotto) con la senape per accompagnare salumi e formaggi saporiti. Come anche la salsa di bucce di mela verde.

Pane e biscotti, sempre presenti anche raffermi 
I ricettari regionali sono generosi con le ricette a base di pane raffermo che rendono sapido il pasto quotidiano, dalla panzanella all pappa al pomodoro, dal pancotto, alla zuppa valdostana, dalle polpette di pane, come i mondeghili milanesi (fatti con gli avanzi del lesso), ai canederli, fino a un insolito tiramisù. Senza contare la pizza e gli gnocchi di pane, le frittelle e la torta al cioccolato. Il pane vecchio diventa crostini, finisce nei ripieni, è la panatura più semplice per le cotolette, rosolato con olio e aromi sostituisce il formaggio grattugiato sulla pasta. Le briciole nella biscottiera sono buone non solo per gli uccellini: provateli nell’impasto di una torta, come base per una cheesecake, nel salame di cioccolato o per guarnire creme, budini, gelati.

Quando latte e yogurt hanno i giorni contati
Che fare con il latte a scadenza ravvicinata o già passata? Naturalmente la ricotta (vedi ricetta sotto); è una delle più facili e soddisfacenti produzioni casearie casalinghe. Non è da meno lo yogurt: anche nei suoi ultimi giorni, rende i piccoli e grandi dolci morbidi e soffici (vedi ricetta sotto).

Dunque, siate sostenibili, siate green, ma soprattutto siate buongustai! Ecco per voi sei ricette strepitose.

Risotto ai gambi di carciofi
Preparate il brodo con gli scarti di verdure (bucce di carote e cipolle, foglie di porri, sedano, carciofi e finocchi, gambi di prezzemolo, funghi). Rosolate 1 scalogno tritato e 8 gambi di carciofi spellati e tagliati a rondelle in 20 g di burro e 20 ml di olio extravergine di oliva. Tostatevi 320 g di riso, sfumate con 1 bicchierino di Cynar, o un liquore a base di carciofo, e cuocete il riso aggiungendo circa 1,2 litri di brodo vegetale preparato, un mestolo per volta. A fine cottura mantecate con 30 g di burro e 80 g di parmigiano grattugiato. Profumate con scorza di arancia, pepe e ciuffi di finocchio.

Zuppa con i gusci delle cozze
Sbucciate e schiacciate 3 spicchi di aglio, tagliate a pezzetti 2 peperoncini piccanti e fate insaporire in un tegame con 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva. Aggiungete 500 g di gusci di cozze ben puliti, insaporiteli per qualche minuto, sfumate con ½ bicchiere di vino bianco e aggiungete 1,5 litri di acqua. Cuocete per mezz’ora, filtrate il brodo, regolate di sale, aggiungete qualche tocchetto di verdura a piacere e, se volete, qualche goccia di succo di lime. Servite la zuppa con crostini di pane casereccio, decorando con qualche guscio.

Salsa verde con rametti di prezzemolo
Scottate in abbondante acqua bollente salata 80 g di gambi di prezzemolo per 5 minuti, scolateli con un mestolo forato e frullateli con un po’ di acqua di cottura; passate il composto al colino. Mettete la purea ottenuta in un frullatore, unite 30 g di capperi dissalati, 30 g di mollica ammollata in aceto bianco e strizzata, 2 filetti di acciughe sott’olio, 1 spicchio di aglio sbucciato, 1 uovo sodo, ½ dl di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Frullate fino a ottenere una salsa omogenea.

Ricotta home made
Portate a bollore il latte in una casseruola antiaderente, appena forma la patina in superficie, spegnete e versatevi 6 cucchiai di aceto di vino bianco (ogni litro di latte), mescolate e fate riposare per 5 minuti. Filtratelo e versate il composto in una fuscella o in un colino. Lasciate rapprendere, la ricotta è pronta.

Ciambella allo yogurt
Sbattete 190 g di zucchero con 3 uova e un pizzico di sale finché diventano chiare e spumose, unite la scorza grattugiata di 1 limone. Aggiungete 190 g di farina di mais, unite un vasetto e mezzo di yogurt bianco o alla frutta e ¾ di vasetto di olio di oliva (circa 90 ml). Aggiungete 190 g di farina 00 stacciata, 1 bustina di lievito per dolci vanigliato e 2 cucchiai di fecola, mescolate bene fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Versate il composto in uno stampo da ciambella di 24-26 cm di diametro oliato e infarinato, Infornate a 180° per 45 minuti. Fate raffreddare e servite la ciambella spolverizzata con zucchero a velo.

Confettura e mostarda di scorza di anguria
Per 4 vasetti da 250 ml di confettura, eliminate la parte esterna verde e lasciate un sottile strato di polpa rossa da 1 chilo di scorze di anguria, tagliatela a dadini e mettetela in una casseruola con 2 mele Annurca affettate e private del torsolo, 1 baccello di vaniglia tagliata a metà in lunghezza, 700 g di zucchero e il succo filtrato di 1 limone. Cuocete a fuoco basso per circa 1 ora, mescolando spesso. Spegnete, fate raffreddare, eliminate la vaniglia e invasate. Oppure, con un chilo di scorza potete preparare la mostarda dolce; pulite la parte verde con un telo inumidito, tagliatela a fettine e fatela riposare per una notte cosparsa con 500 g di zucchero. Filtrate quindi il liquido che si è formato e cuocetelo per un quarto d’ora con ½ cucchiaino di succo di limone. Versate lo sciroppo ottenuto sulle scorze, fate riposare ancora per una notte. Filtrate lo sciroppo e cuocetelo a fuoco basso per 10 minuti. Versatelo sulle bucce e fate riposare ancora una notte. Cuocete scorze e sciroppo per 10 minuti, unite 20 g di senape in polvere e mescolate. Invasate, chiudete e fate sterilizzare i vasi.

Letizia Tiani
marzo 2023

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