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News ed EventiPiaceriGambero rosso di Mazara del Vallo

Gambero rosso di Mazara del Vallo

Una delizia rara che dallo storico porto siciliano arriva sulle tavole di tutto il mondo specialmente nelle grandi occasioni come i pranzi di festa

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Rosso con gusto inconfondibile e profumo delicato, il gambero di Mazara del Vallo (Trapani) è sempre più richiesto, soprattutto a Natale, quando mettere in bella vista un trionfo di gamberi equivale a un goloso augurio di gioia. A dispetto del nome, però, questo gambero non è necessariamente nato e cresciuto lungo il litorale trapanese. Appartiene alla specie aristaemorpha foliacea e vive sui fondali fino a 750 metri di profondità tra la Sicilia e il nord Africa. Solo quelli di Mazara del Vallo, però, sono di qualità pregiata: infatti, se è vero che la specie di appartenenza dei gamberi rossi è la stessa, la differenza vera la fanno la salinità dell'acqua e il mix di correnti calde e fredde nel loro habitat, dove vivono e si riproducono. Quelli di Mazara, dunque, sono discendenti nobili con una sorta di pedigree marino che i pescherecci locali cercano solo in aree specifiche secondo la stagione, studiando anche la forza e la direzione dei venti. Si tratta di una pesca altamente professionale: il 90% del lavoro si fa a bordo su barche da 30-33 metri che restano in mare molto a lungo, con costi davvero elevati. La marineria di Mazara del Vallo vanta una tradizione secolare e una tecnica sperimentata e inimitabile, non solo per la cattura ma soprattutto per la lavorazione e la conservazione dei gamberi rossi direttamente a bordo, visto che i 400 motopescherecci d'altura e i 4mila pescatori restano in mare anche 40 giorni prima di rientrare con il carico di crostacei. I loro gamberi rossi sono quindi garantiti in termini di freschezza, gusto, profumo e sicurezza alimentare. Ecco perché il gambero di Mazara del Vallo è piuttosto costoso, attorno ai 70 euro al chilo. Ma è così buono che ne basta davvero poco per comporre grandi piatti: carpacci, tartare, risotti conditi con fave e scorza d'agrumi o eleganti fritturine. A fronte della concorrenza di vecchi e nuovi paesi come il Mozambico, da anni il consorzio di pescatori locali vorrebbe certificare la provenienza del gambero rosso, ma alla Dop non si è mai arrivati e, intanto, quintali di gamberi sosia (come accade a tanti altri prodotti italiani, dal lardo di Colonnata ai pistacchi di Bronte), vengono spacciati per quelli originali. Per tentare di dirimere la questione e promuovere la conoscenza del vero gambero rosso di Mazara molte persone si sono mosse negli anni, tra questi Nicola Giacalone, fondatore e titolare del marchio Rosso di Mazara. "Dopo aver messo a punto con gli altri armatori un disciplinare vero e proprio con le regole per la pesca, l'abbattimento a bordo, le misure delle diverse pezzature (che sono venduti a prezzi differenti) e la strategia di marketing per la promozione del prodotto, abbiamo pensato di cominciare da soli con le stesse regole", spiega. Giacalone discende da una famiglia di pescatori e di armatori che hanno cominciato l'attività nel 1929, quando ancora la pesca non era tecnologicamente evoluta come oggi. "Ora si possono fare cose straordinarie: installare le videocamere sulle reti per controllare il fondale, trattare i gamberi a bordo in pochi minuti per congelarli immediatamente e conservarli praticamente intatti", continua. "Per mantenere la qualità del prodotto, poi, bisogna vestirlo bene. Quindi abbiamo eliminato la plastica e il bisolfito di sodio che dà un gusto pungente, rovinando il sapore del gambero e facciamo anche la mappatura del Dna”.

Come distinguere i gamberi rossi di Mazara del Vallo

Lunghi tra i 17 e i 23 cm, i maschi sono appena più piccoli delle femmine che hanno il rostro più grande, ma il loro carapace robusto e lucente è dello stesso colore: un bel rosso fuoco con sfumature arancioni. Le carni sono chiare, sode, compatte e dal caratteristico profumo dolce con sentori di iodio e alga marina.

Gamberi rossi di Mazara del Vallo ricette

I gamberi rossi di Mazara del Vallo sono anche molto versatili. Provateli, ad esempio, grigliati con radicchio rosso, in un panino gourmet, sulla pasta: dalle linguine agli spaghettoni o in un abbinamento creativo con la zucca.

Silvia Bombelli,
dicembre 2023

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