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News ed EventiNewsBrutti ma buoni (e anti-spreco)

Brutti ma buoni (e anti-spreco)

Conoscete gli eroi che salvano frutta e verdura da un’ingiusta fine?

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Pere dalla buccia imperfetta e mele “scolorite”, agretti in esubero e patate dalle forme irregolari, carciofi troppo piccoli e cipolle troppo grandi: tutti prodotti bruttarelli sì ma ancora freschi e buoni. Perché, quindi, non li si trova in commercio? Perché basta un’imperfezione estetica o un calibro fuori dalla norma per decidere che frutta e verdura debbano essere inadatti a finire nei negozi. Un problema enorme. Uno studio condotto dall’università di Edimburgo ha stimato che ben un terzo dell’ortofrutta prodotta in Europa non abbia i requisiti richiesti dalla Gdo. Un grande volume di prodotti sprecati su cui ho puntato il dito anche la Fao, ribadendo la necessità di far arrivare tutti i prodotti alimentari, belli o brutti che siano, sulla tavola dei consumatori. Come fanno alcune start-up attive in Italia e nate proprio con la missione di ridare dignità a tutti i prodotti “imperfetti” creando un circuito commerciale virtuoso e antispreco.

Babaco Market
In meno di tre anni questa start-up nata nel periodo del Covid per combattere lo spreco alimentare ha contribuito a salvare oltre oltre 1.000 tonnellate di frutta e verdura che non trovavano spazio sul mercato perché caratterizzate da difformità estetiche, oppure perché provenienti da sovrapproduzioni o perché poco richiesti o poco conosciuti benché spesso si tratti di prodotti d’eccellenza (come i prodotti Dop o Igp e i presidi Slow Food).
Babaco Market collabora con 100 aziende agricole di tutta Italia, riconoscendo loro un prezzo equo e raccogliendone frutta e verdura freschissime in box di stagione, vendute in abbonamento settimanale o quindicinale, e consegnate direttamente a casa.  Al momento è presente in oltre 550 comuni di 20 province in quattro regioni (Veneto, Lombardia, Piemonte e Emilia-Romagna) e il servizio è in continua espansione.

Bella Dentro
Nata nel 2018 dalla passione di una giovane coppia e sostenuta dalla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Bella Dentro è nata per ridare il giusto valore ai prodotti agricoli non accettati dalla grande distribuzione (e quindi spesso lasciati a marcire nei campi) e per ridare dignità (anche economica) al lavoro di chi li produce. Come? Comprando direttamente dalle aziende agricole di tutta Italia, e a un prezzo equo, i prodotti ingiustamente scartati per poi rivenderli, a prezzi convenienti, dapprima con un’Apecar e poi nei due negozi Bella Dentro aperti a Milano, a cui si è poi affiancato anche l’e-commerce. Una parte dei prodotti ortofrutticoli freschi viene inviata ai laboratori di due cooperative sociali, dove vengono trasformati in confetture, succhi ed essiccati a marchio Bella Dentro. Un altro modo intelligente per non sprecarli.

Manuela Soressi
aprile 2023

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