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News ed EventiBenessereEdamame: alla scoperta dei popolari fagioli giapponesi

Edamame: alla scoperta dei popolari fagioli giapponesi

Stuzzicanti e versatili, da noi vengono serviti come piccolo antipastino che precede le portate principali di un pasto nipponico (ma anche fusion o asiatico)

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Dolci, croccanti, con quel pizzico di sale in superficie che li rende così appetitosi. Deliziosi da sgranocchiare, tanto che uno tira l’altro, come le patatine fritte. Con la differenza che fanno bene alla salute.
A tu per tu con gli edamame, per scoprirne usi e virtù, con la dietista Chiara Ramponi.

Una fonte preziosa di proteine vegetali e di grassi buoni

Gli edamame sono fagioli di soia, il loro nome, giapponese, significa fagioli dello stelo. Come tutti i legumi, sono un concentrato importante di proteine vegetali, di fibre e di acqua. “Rappresentano pertanto una valida alternativa alle proteine di origine animale, considerato che le linee guida per una sana alimentazione affermano che almeno due terzi delle proteine dovrebbero provenire da fonti vegetali” specifica la dietista. Così facendo si minimizza il rischio di sviluppare malattie correlate all’alimentazione (diabete, patologie cardiovascolari, etc). Si distinguono inoltre per il loro elevato contenuto di grassi buoni (circa il doppio rispetto ai ceci).

Nutrienti e ricchi di folati

La ricchezza di vitamine del gruppo b contribuisce al funzionamento ottimale dei processi metabolici. La quantità di folati supporta il concepimento e, in gravidanza, sostiene la salute del bambino, prevenendo i “difetti” nello sviluppo del sistema nervoso. 

Un concentrato di minerali essenziali all’organismo

La presenza della vitamina c, con le sue proprietà antiossidanti, potenzia le barriere del sistema immunitario, rendendolo più efficiente nel combattere virus e batteri.
Il mix di minerali (come fosforo, magnesio, ferro, calcio e potassio) supporta numerosissime funzioni, dalla produzione dei globuli rossi (ferro) alla salute di ossa e denti (calcio).

Perfetti in abbinamento alle insalate o ai carboidrati

Per la loro natura proteica i bacelli di soia andrebbero abbinati a una fonte di carboidrati (cereali/patate) e a una porzione di verdura.
“Un’idea interessante ad esempio potrebbe essere quella di frullarli, trasformarli in hamburger e utilizzarli per farcire un panino. Altrimenti si prestano bene anche come condimento alle insalate di cereali ( come ad esempio riso venere, zucca, edamame)” suggerisce Ramponi.

Attenzione alle controindicazioni

Come sempre, un occhio attento va posto alle controindicazioni.
Va specificato che gli edamame vanno necessariamente consumati cotti, bolliti in acqua e salati o cotti al vapore. Crudi infatti contengono una tossina che viene eliminata con la cottura.
La soia poi va utilizzata con precauzione in casi specifici “Il consumo si soia potrebbe interferire con alcuni farmaci (quelli per la tiroide, diuretici, anticoagulanti), è bene quindi consultare il medico in presenza di problemi particolari o patologie”.

Elisa Nata,
gennaio 2024

TAG: #edamame

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