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Il gusto dell'ostrica ricorda la frutta secca o quello iodato, con consistenza croccante o fondente ogni mollusco risulta diverso. Le differenze dipendono soprattutto dai metodi e dai luoghi di allevamento (quantità di ostriche per metro quadrato, accrescimento in mare in balia della maree o in acqua salmastra, reti di affinamento o ancoraggio a funi) e dalle famiglie di appartenenza.
Due famiglie
Nel pescato in Italia le tipologie sono sostanzialmente due: l'ostrica mediterranea (Ostrea edulis), rotondeggiante, e quella originaria dall'estremo oriente (Crassostrea gigas), dalla forma allungata.
1 Lavate accuratamente le ostriche sotto acqua corrente, strofinatele bene con uno spazzolino e apritele con l'apposito coltellino facendo colare il loro liquido in un colino appoggiato su una ciotola. Eliminate le valve vuote e appoggiate quelle con il mollusco su un vassoio ricoperto di ghiaccio. Aprite 4 scampi a libro e sistemateli sul vassoio vicino alle ostriche. Sgusciate gli altri 4 e tagliateli a tocchetti.
2 Private dei semi 100 g di pomodorini e frullateli con metà delle fragole, il liquido delle ostriche, il sedano, il cipollotto, 2 cubetti di ghiaccio, l'olio e 2 macinate di pepe. Condite 12 ostriche e gli scampi aperti a libro con poco frullato.
3 Prelevate il mollusco delle ostriche non condite. Suddividete il frullato rimasto in 4 ciotoline ben fredde, aggiungete in ciascuna 3 molluschi e un po' di scampi a tocchetti. Distribuite gli elementi preparati nei piatti e guarnite con le fragole e i pomodorini restanti.