Semplici, genuini e già squisiti di per sé, i testaroli sono resi ancora più gustosi dalla loro tipica porosità che consente di assorbire meglio i vari condimenti
Step by Step
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Preparazione dei testaroli al pesto
1) Per preparare la ricetta dei testaroli al pesto avrai bisogno di soli 50 minuti. Setaccia la farina, unisci una presa di sale e raccoglila in una ciotola, poi versa 4 dl di acqua e mescola con una frusta fino a ottenere una pastella consistente ma fluida. Aggiungi 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva e continua a mescolare.
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2) Se non hai i testetti, ovvero gli appositi tegamini per i testaroli, utilizza una piastra rotonda di ghisa oppure una padella antiaderente. Ungi leggermente la superficie aiutandoti con mezza patata passata prima nell’olio e poi scaldala bene sul fornello.
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3) Ora cuoci la pastella. Prendi un mestolino di pastella, versala al centro della piastra o del tegame e stendila su tutta la superficie fino a ottenere uno strato dello spessore di circa 2 o 3 mm. Non appena la crespella si sarà dorata e condensata, girala dall’altro lato e aspetta che sia pronta.
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4) Man mano che i testaroli saranno cotti appoggiali su un tagliere, poi sovrapponine 2 o 3 insieme e tagliali con una rotella tagliapasta a losanghe irregolari. Metti sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e aspetta che inizi a bollire.
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5) Nel mentre prepara il pesto raccogliendo nel mortaio o nel mixer il basilico, la mentuccia, il prezzemolo, l’aglio, le noci e i pinoli con un pizzico di sale. Schiaccia o trita il tutto aggiungendo l’olio fino a ottenere una salsina sufficientemente cremosa, poi unisci i formaggi grattugiati.
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6) Infine tuffa i testaroli nell’acqua bollente, mescola delicatamente con un mestolo forato e scolali non appena vengono a galla, poi trasferiscili in una terrina e condiscili a strati con il pesto diluito con almeno 2 cucchiai di acqua di cottura.
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Storia e origine dei testaroli
I testaroli al pesto
I testaroli al pesto sono un primo piatto originario della Lunigiana che però può essere condito con qualsiasi altro tipo di sugo o salsa. Tipici dunque della tradizione culinaria toscana, i testaroli erano già diffusi in epoca romana e oggi come allora vengono realizzati con gli stessi semplici ingredienti: farina, acqua e sale. Il termine “testaroli” deriva da “testo”, il nome appunto del contenitore in ghisa nel quale avviene la prima fase di cottura.