Lo scriveva già Marco Polo nell’anno 1275, che aveva incontrato la Moroseta in uno dei suoi viaggi in Cina percorrendo la Via della Seta: «Esistono galline che non hanno piume, ma pelo nero come quello di un gatto … tali da essere una cosa strana da vedere. Esse fanno eccellenti uova come quelle del nostro paese».
Queste galline – considerate ornamentali – hanno il piumaggio estremamente morbido e setoso al tatto: la mancanza di penne rigide nelle piume le trasforma in animaletti fluffosi e soffici, rendendole del tutto incapaci di volare e inguaribilmente adorabili.
Parliamo delle galline Moroseta (foto sopra e in apertura), che negli Stati Uniti – dove arrivano piuttosto tardi, solo tra la fine del 1800 e i primi del 1900 – prendono il nome di Silkie, ovvero “setose” per il particolare piumaggio, simile al pelo di alcuni mammiferi e della consistenza della seta, e che sono considerate – in tutto e per tutto – dei pets, degli animali da compagnia, grazie alla loro natura amabile e tranquilla. Nel 1923 è stato fondato l'American Silkie Bantam Club per celebrare questi maestosi animali.
Si dice che la Moroseta sia stata portata dall’Estremo Oriente in Europa circa 200 anni fa da allevatori olandesi che, si racconta, avrebbero detto ai potenziali acquirenti che erano un prezioso e raro incrocio tra conigli e polli. La maggior parte delle Moroseta viene venduta per motivi ornamentali perché, a dirla tutta, fanno parte della nobiltà dell’intera famiglia dei polli, anche se il loro carattere affettuoso e socievole le sta promuovendo come animale da compagnia vero e proprio. Con la loro indole docile e calma, amano farsi coccolare ed emettono un suono di soddisfazione che ricorda delle fusa sonore.
Le caratteristiche
Oltre che dal tipico piumaggio setosissimo e soffice (dovuto all'assenza di uncini nelle barbule delle piume, che negli altri uccelli si “agganciano” e rendono il piumaggio compatto; nelle Moroseta le barbule sono disunite e l’aspetto risulta ‘disordinato’) le Moroseta sono caratterizzate dall’avere zampe piumosissime con cinque dita invece di quattro (caratteristica rara, condivisa solo da poche altre razze) e dall’essere più piccole della maggior parte dei polli. Queste galline hanno la pelle nera, e il melanismo si estende anche a ossa e carne. Inoltre, non avendo le piume rigide degli altri uccelli, non possono volare, cosa che le rende facile vittima di fronte ad animali predatori, come rapaci e alcuni roditori notturni.
Sono galline che producono molte uova - anche se non nei numeri delle classiche ovaiole: intorno alle 200 uova l’anno, dal guscio colorato in varie tinte, secondo la razza: quelle della Moroseta sono rosa, la Padovana ciuffata le fa bianche mentre quelle Araucane, galline sudamericane dai ciuffi auricolari, sono azzurre; le Marans, di origine francese, fanno uova color cioccolato scuro. Sono tutte uova di altissima qualità, molto ricercate.
L’allevatore esperto
Abbiamo chiesto ad Andrea Pozzato, che dedica la sua vita all’allevamento di alcune razze ornamentali, tra cui Padovana ciuffata (sotto, le sue galline in una foto apparsa su The New York Times) e le Moroseta, come scegliere e come gestire una gallina da compagnia.
«Bisogna orientarsi su razze dall’indole adatta, non troppo grandi. Sicuramente la Moroseta, che è ciuffata con un piumaggio morbidissimo, ma anche la Cocincina nana, piccolina e, come la Moroseta, un’ottima chioccia; poi ci sono le Faverolles, più grandi e molto tranquille e la Padovana Ciuffata, una delle mie favorite. Se tenute bene, queste galline vivono 5-8 anni, si affezionano alla famiglia e vanno considerate un vero pet di cui prendersi cura, con un veterinario esperto in razze avicole. Va scelto un allevatore serio, che venda animali puri e non incroci, con certificato vaccinale e pedigree in ordine: bisogna informarsi sul lavoro che fa nell’allevamento e, se si desidera un soggetto da esporre, prendere in considerazione anche le vittorie che ha ottenuto. Sul sito della FIAV – Federazione Italiana Associazioni Avicole, si trovano molte informazioni su allevatori e mostre come i Campionati Italiani di Avicoltura di fine anno».
Ma dove si possono tenere? «Queste galline si abituano a vivere in casa, come qualsiasi animale da compagnia: chi preferisce tenerle fuori può dar loro uno spazio all’aperto e una casetta. Ho clienti che le tengono in giardino ma anche in terrazzo o in appartamento in città, anche a Milano. Sono animali che si muovono poco e, in particolare quelle ciuffate, come la Moroseta o la Padovana, non vedono bene. Sopportano il caldo ma non estremo e ancor meno il freddo, d’inverno dovrebbero stare al coperto, se sono fuori ci vuole una casetta-pollaio. Va tenuto presente che amano giocare e in particolare dondolarsi: quindi bisogna predisporre delle palle appese e delle scalette, che usano anche come posatoio. Se sono tenute in città, va organizzata una lettiera come quella per i gatti, con segatura o sabbia».
Ma come si addestrano a utilizzare solo la lettiera? «Bisogna avere pazienza ma si può fare. L’ideale è iniziare con il pulcino, passare tempo con l’animale per dare l’imprinting e comportarsi esattamente come si fa con i gatti: dopo mangiato, portarlo nella lettiera e, quando ha fatto, premiarlo con un cubetto di frutta fresca o secca oppure della carota, come premi dolci»
Cosa mangiano? «Io mi faccio preparare un mangime su mia ricetta, si tratta comunque di un mix di cereali a prevalenza mais (50-60%), 25-30% soia, erba medica disidrata; per completarne l’alimentazione con i sali minerali vanno messe frutta e verdura, che rifrescano l’animale e aiutano la lucentezza del piumaggio, in particolare se si decide di far partecipare le nostre galline ornamentali a mostre ed esposizioni. Va evitato il pane, che contiene lieviti».
Qualche altro consiglio? «Se tenute in appartamento bisogna tagliar loro le unghie perché non avendo la possibilità di razzolare crescono molto velocemente. Se non sono destinate alle mostre, è consigliabile spuntare le piume che coprono gli occhi, in modo che possano vedere meglio».
Vip & galline
Tori Spelling, l’attrice statunitense nota in Italia soprattutto per il suo ruolo nella serie televisiva Beverly Hills 90210, ha una piccola gallina ornamentale di razza Silkie bantam di nome Coco - da Coco Chanel - che porta sempre con sé (l'ha soprannominata “la gallina tascabile”), a cui è molto legata (vedi foto sotto).
Isabella Rossellini ha pubblicato un libretto intitolato “Le mie galline e io” che, attraverso foto d’autore e disegni da lei stessa realizzati, racconta con semplicità e affetto questa sua passione. Ellen Pompeo, nota per il suo ruolo della dottoressa Meredith Grey nel serial televisivo Grey’s Anatomy, nella sua proprietà possiede diverse galline, che lascia libere di scorrazzare. L’attrice Reese Witherspoon ne tiene una ventina nel suo ranch in California, a pare che qualche “favorita” sia stata presente al suo matrimonio. La collega Jennifer Aniston di Friends se ne è innamorata dopo aver comprato una villa completa di pollaio di lusso per questi “pets”, ed è famosa per regalare uova fresche agli amici.
Francesca Tagliabue
maggio 2022
Andrea Pozzato, padovano appassionato di avicoltura fin da piccolo, si è laureato in Agraria con una tesi sui polli di razza italiana. Dal 2007 è allevatore di razze avicole ornamentali e promotore di un progetto a tutela e valorizzazione della razza Padovana. Nel 2018 il Presidente Sergio Mattarella lo ha nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per meriti nazionali ed internazionali in campo avicolo
Sito web: www.gallinapadovana.net/it/
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