La pasta brisée è una preparazione classica della cucina francese, che può essere utilizzata sia come base per piatti dolci che per piatti salati
Step by Step
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Preparazione canestrini con le verdure
Prepara la pasta brisée dei canestrini con le verdure come spiegato alla pagina precedente oppure acquistane un rotolo già pronto al supermercato.
Tagliala in dischi di 10 cm di diametro e fodera degli stampini dai bordi dritti alti 3 o 4 cm, lasciando che la pasta sbordi di circa 1 cm. Aiuta i bordi a restare dritti facendo delle piccole pieghe.
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All’interno di ogni canestrino metti un foglio di carta da forno e dei fagioli secchi, che lo aiuteranno a mantenere la forma desiderata per tutto il tempo della cottura. Cuoci in forno già caldo a 180° per 15-20 minuti.
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Preparazione ripieno canestrini con le verdure
Nella preparazione della ricetta canestrini con le verdure, è importante che il ripieno sia gustoso e saporito. Taglia lo scalogno e il cespo di radicchio a fettine sottili e fallii saltare in una padella antiaderente con un filo d’olio. Aggiungi un pizzico di sale e di pepe. Quando le verdure saranno a metà cottura, unisci 8 pomodorini ciliegia interi incisi alla base.
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Non appena saranno pronte, riempi i canestrini con le verdure e guarniscili con scaglie di mandorle tostate.
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Servi i canestrini all'ortolana.
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Vitigno consigliato Canestrini all’ortolana
Cortese
Il Cortese è un vitigno a bacca bianca già conosciuto intorno al 1700. L’origine non è nota, ma alcuni ritengono sia originario delle colline dell’alessandrino, del novarese e del tortonese, in Piemonte. Il Cortese è l’ideale abbinamento alla nostra ricetta, i Canestrini all’ortolana. Vitigno di elevata vigoria, il Cortese è diffuso marginalmente in Lombardia, soprattutto nell’Oltrepò pavese e nell’area gardesana compresa nelle provincie di Mantova e Brescia. La gradazione è di almeno 10,5 gradi e può essere elaborato anche nei tipi “frizzante” e “spumante”. La gradazione minima è 11,5 gradi e la temperatura di servizio 8 – 10 gradi. Di colore giallo paglierino, ha una buona intensità con sentori fruttati, floreali e cadenze erbacee. Al palato è aromatico, ha una buona sapidità, è suadente e ha una piacevole persistenza. In genere questi vini vanno bevuti da 2 – 4 anni dall’imbottigliamento.
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Consigliato da Helmut Koecher