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News ed EventiBenesserePasti sostitutivi dimagranti: funzionano?

Pasti sostitutivi dimagranti: funzionano?

In principio erano barrette e beveroni. Ora sul mercato si trova di tutto, dalla pasta fino alle zuppe. Una guida per sapere cosa sono e come sceglierli

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Che saltare i pasti sia la peggiore strategia per dimagrire è ormai un fatto noto. Ed è altrettanto noto che sbagliare menu non aiuta a perdere peso, ma semmai a prenderlo. Che fare, allora? La scorciatoia più semplice è quella di affidarsi ai prodotti "sostitutivi", che forniscono il giusto apporto energetico e quantità adeguate di tutti gli elementi nutritivi essenziali per un pasto completo (come minerali e vitamine). Insomma, il massimo della nutrizione, con il minimo possibile di grassi e calorie. Barrette, beveroni, cracker, zuppe, biscotti, creme, milk shake e bustine da diluire in acqua si presentano come la soluzione migliore per non preoccuparsi di cosa mangiare quando si è a dieta, per nutrirsi in modo bilanciato, o per compensare qualche occasione in cui ci si è lasciati andare ai piaceri della tavola. Anche l'European Food Safety Authority (Efsa) ha stabilito che usarli in modo moderato, nell'ambito di una dieta a ridotto contenuto energetico, contribuisce sia alla perdita sia al mantenimento del peso.

Una gamma sempre più ampia

Per dimagrire, ma non solo

I prodotti sostitutivi del pasto tra cui possiamo scegliere oggi sono molto diversi dai loro antenati, ossia le barrette e i beveroni ipocalorici nati negli Stati Uniti già negli anni '60 e arrivati in Italia una quarantina di anni fa; si trattava, allora, di prodotti pionieristici, generalmente privi di un'adeguata integrazione di vitamine e minerali e per di più realizzati con proteine di modesto valore biologico. Oggi i nutrizionisti ci dicono che, in questi ultimi decenni, la scienza e la ricerca alimentare hanno compiuto passi da gigante. Cosicché troviamo una grande varietà di "sostituti del pasto" (come biscotti, zuppe, preparati per omelette, barrette, biscotti, dessert al cucchiaio) previsti anche da molte popolari diete (come la Dukan, la Tisanoreica o la Zona) dopo la fase di attacco, per mantenere il peso raggiunto. Molto accurata, ora, è anche la combinazione dei diversi alimenti venduti in appositi kit da usare nel corso di una giornata o di un periodo più lungo in modo da ottenere il risultato migliore. L'effetto che in genere si chiede a questi prodotti è quello di dimagrire in fretta senza problemi per la salute. E questo, in origine, era il solo scopo per cui erano stati studiati. Con il passare del tempo, però, le formulazioni sono cambiate e si sono diversificate per andare incontro alle esigenze più diverse. Così, oltre ai classici prodotti per dimagrire, oggi si trovano quelli energetici destinati a chi è sottopeso e deve ingrassare, i cosiddetti "spezzafame light" alternativi agli snack più calorici (come le merendine da mangiare durante la giornata senza timore di esagerare), alimenti iperproteici che servono a chi rischia di assumere poche proteine (come i vegani) e a chi ne ha un fabbisogno maggiore (come gli sportivi).

Regolati dalla legge le diverse tipologie

Tutti questi prodotti devono rispettare rigidi requisiti di legge. Quelli da usare per l'intera giornata, definiti "Sostituto dell'intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso" devono fornire dalle 600 alle 1200 calorie.  I prodotti che forniscono meno di 800 kcalorie possono essere definiti come “diete a bassissimo contenuto calorico” (Very Low Calorie Diet), mentre quelli che forniscono più di 800 kcalorie come “diete a basso contenuto calorico” (Low Calorie Diet). Un discorso a parte meritano i pasti sostitutivi non destinati a chi voglia perdere peso: hanno formulazioni piuttosto equilibrate, ma apportano poche fibre e sono più energetici (arrivano fino a 600 calorie).

Per scegliere il meglio controllare gli ingredienti

Al momento della scelta, bisogna controllare quali zuccheri sono presenti (semplici o complessi), quanti grassi e di che tipo, la quantità di sale e di fibre, l'apporto energetico e l'eventuale presenza di additivi, come addensanti, stabilizzanti, aromi ed emulsionanti. Può essere molto utile (e anche sorprendente) il confronto con un alimento analogo, ma comune. Secondo l'Efsa, per ridurre il peso corporeo e mantenere l'effetto ottenuto vanno scelti i prodotti che non superino le 250 calorie a "dose" usandoli al posto di uno o due pasti giornalieri nell'ambito di una dieta a ridotto contenuto energetico; invece, nella scelta dei prodotti sostitutivi dell'intero menu di un giorno vanno preferiti quelli con almeno 800 calorie, 75 g di proteine, 30 g di carboidrati, 11 g di acido linoleico e 1,4 g di acido alfa-linolenico.

Manuela Soressi,
gennaio 2024

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