Chi non conosce I Classici Barilla? Custoditi nelle inconfondibili confezioni blu ci sono spaghetti (gli iconici numero 5!), penne, rigatoni e tanto altro. Tutti ottenuti interamente con grani duri 100% italiani. E non certo grani qualsiasi, bensì appartenenti a quattro varietà esclusive, selezionate da Barilla perché sono più adatte da coltivare nelle 13 regioni italiane dove acquista il grano. È con questi grani duri, perfetti per ottenere una pasta all’altezza di Barilla, che vengono prodotti tutti i formati della linea I Classici Barilla destinati al mercato italiano.
La filiera 100% italiana
È dagli anni Novanta che Barilla lavora insieme ad agronomi, agricoltori e mugnai per “costruire” una filiera corta tutta italiana. Un percorso che ha riassunto in dieci punti, raccolti nel “Manifesto del Grano Duro”: sono gli impegni dell’azienda per una pasta di qualità ottenuta da grani duri italiani e prodotta responsabilmente.
Grazie a ricerca, investimenti, collaborazioni e accordi con le istituzioni, l'azienda riesce a ottenere i quantitativi di grano necessari per i suoi pastifici italiani, conformi ai suoi standard di qualità e ottenuti da fornitori locali, vicini ai mulini e ai pastifici dell’azienda. In questo modo, oltre a garantire la qualità che tutti riconoscono alla pasta Barilla, offre anche maggiore trasparenza e tracciabilità e sostiene le economie locali di tanti territori in tutta Italia.
Il rispetto degli agricoltori
Barilla riconosce il ruolo determinante dei agricoltori e ne supporta il lavoro in un’ottica di collaborazione reciproca. Per questo ha firmato con oltre 5.500 agricoltori (inteso come numero totale di aziende agricole che nel 2022 hanno usato granoduro.net) dei contratti di filiera, in cui chiede di rispettare regole di coltivazione e di stoccaggio più severe e restrittive rispetto a quelle previste dalla legge. E in cui garantisce assistenza agronomica e un prezzo di acquisto del grano trasparente, stabilito prima della semina del grano, così da mettere gli agricoltori al sicuro dal rischio di speculazioni. Grazie a questi accordi solo nell’ultimo anno Barilla ha potuto acquistare oltre 443.000 tonnellate di grano duro italiano di qualità, coltivato in modo responsabile e sostenibile.
L’attenzione alla sostenibilità
Barilla supporta le comunità agricole locali, fornendo assistenza e strumenti per migliorare la qualità del grano duro e per facilitare l’adozione di pratiche agricole virtuose, riducendo l’impatto ambientale. Per promuovere un modello di agricoltura responsabile, Barilla ha messo gratuitamente a disposizione degli agricoltori degli esclusivi strumenti tecnologici e digitali. Come la app, sviluppata con il CNR, che riconosce le principali avversità del frumento, o come la piattaforma con le mappe satellitari che mostrano lo stato della coltura. O ancora come il sistema informatico che indica agli agricoltori quando e come intervenire in campo in base alle condizioni metereologiche, alla tipologia di terreno e al tipo di varietà di grano coltivato. Con benefici concreti e misurati: tra il 2012 e il 2022 l’uso di questo strumento ha diminuito in media del 9% i costi di coltivazione e ha ridotto fino al 21% le emissioni di gas serra.
La cura dal campo al pastificio alla tavola
Per ottenere una pasta di qualità non basta avere un buon grano italiano, con un alto contenuto di proteine, un glutine di qualità e un bel colore giallo dorato. Occorre lavorarlo bene in tutte le fasi di produzione: dalla macinazione all’impastamento e all’essicazione, fino alla scelta delle trafile e dei formati più adatti per permettere a ogni formato di pasta di restare sempre al dente, di sprigionare tutto il suo sapore e di esaltare i condimenti.
novembre 2023