Il vino ha la sua cultura, che da secoli è un mix affascinante di natura, tecniche antiche e avanzamenti tecnologici, con legami indissolubili con la gastronomia e i terreni d’elezione. La cultura del vino in Italia è tutto questo e anche di più, perché oggi “vivere” l’atmosfera di una cantina e i suoi vigneti può divenire un’esperienza alla portata di tutti. Le grandi cantine italiane, infatti, dal nord Italia fino in Sicilia, aprono le loro porte a chi vuole sbirciare nel mondo del vino e incontrare i diversi processi di vinificazione, imparare a degustare il vino sotto la guida di esperti sommelier, visitare questi “templi” del prezioso nettare e i loro terroir, trascorrere qualche ora con chi il vino lo ama e lo produce.
Negli ultimi anni sono sorte le cantine cosiddette d’autore – alcune firmate da veri e propri archistar - dove viene data attenzione anche al design e al concept, realizzando strutture perfettamente vitivinicole costruite per armonizzarsi con il territorio, offrendo suggestioni uniche. Il percorso del visitatore lo porterà tra vigneti e barrique in un’esperienza totalizzante tra natura, viticultura, anche architettura, immerso nel territorio. Vi segnaliamo, da Nord a Sud, alcune delle grandi cantine italiane che offrono tour ed esperienze di degustazione d’eccellenza.
Les Crêtes
NORDOVEST
L’azienda Les Crêtes produce i suoi vini in un tipico contesto alpino valdostano che si sviluppa ai piedi del Monte Bianco, caratterizzato da montagne elevate, pendenze sabbiose e temperature rigide.
La vite in questo territorio trova un habitat ideale sui terrazzamenti ventilati che si estendono lungo la valle centrale e salgono a ridosso della montagna. Le varietà coltivate sono sia autoctone (Petit Rouge, Fumin, Petite Arvine, Cornalin, Mayolet, Prëmetta, Picotendro o Nebbiolo), sia internazionali (Merlot, Pinot Noir, Pinot Gris, Chardonnay, Syrah).
Il Rifugio del Vino – che da lontano ricorda il profilo di un massiccio montuoso – è costruito a fianco della storica cantina dell’Azienda. Un progetto ambizioso che vede un’unione di vino, cultura della montagna e architettura, firmato dall’architetto Domenico Mazza di Courmayeur, menzione speciale nel concorso internazionale “Le cattedrali del Vino”. Qui si può vivere un’esperienza sensoriale a tutto tondo: al suo interno è possibile visitare la zona dedicata alle essenze, la biblioteca che raccoglie libri sulla Valle d’Aosta e sui vini oppure sorseggiare un buon calice godendo di un panorama mozzafiato sulle vigne che sovrastano la città di Aosta. Al Rifugio del Vino l’accoglienza è di casa e dove vivere un’esperienza unica.
Diverse le degustazioni proposte ma si può anche concordare un’esperienza personalizzata.
Les Crêtes
Strada Regionale 20, 50
11010 Aymavilles (AO)
Cantina Tramin
NORDEST
Cantina Tramin, la casa del Gewürztraminer, è nata nel 1898 da un piccolo progetto con poche famiglie avviato dal parroco di Termeno Christian Schrott, per garantire sussistenza e un futuro ai viticoltori di montagna. Grazie alla forza di questa unione, Cantina Tramin è diventata una delle più affermate realtà cooperative della regione e un esempio riconosciuto nel mondo. Una singola realtà cooperativa che ha salvato il patrimonio di tradizioni e vigneti, tra cui i prestigiosi terreni a Mazzon e Glen dedicati al Pinot Nero. Oggi le famiglie coinvolte sono 170 e la produzione è orientata verso l’eccellenza. Nel 2010 è terminata la ristrutturazione della sede, un progetto curato dall’architetto Werner Tscholl, pioniere dell’architettura nell’arco alpino, che ha ideato una struttura-scultura divenuta icona e simbolo di Termeno.
Ogni mese – senza bisogno di prenotazione – la cantina organizza visite guidate e degustazioni all’intera collezione di vini. Ad accogliere i visitatori ci saranno esperti sommelier, pronti a guidare gli ospiti alla scoperta di Cantina Tramin.
Cantina Tramin
Strada del Vino 144
39040 Tramin an der Weinstraße (BZ)
Cantina Antinori (©katuka/123RF.COM)
CENTRO
Interamente realizzata con materiali naturali, concepita per avere un basso impatto ambientale e un alto risparmio energetico,Cantina Antinori nel Chianti Classico, disegnata e inaugurata nel 2012 dall’architetto fiorentino Marco Casamonti, fa parte del circuito che raduna 14 cantine firmate da maestri dell’architettura contemporanea solo in questa regione, il Toscana Wine Architecture. Praticamente invisibile dall’esterno se non per due lunghe “fenditure” orizzontali che attraversano la collina (e che corrispondono al fronte della costruzione) la cantina si affaccia sulla campagna tramite una terrazza - dove una scenografica ed elegantissima scala elicoidale collega i tre piani dell’edificio. La cantina è circondata da vigneti coltivati a Sangiovese, insieme alle altre varietà che storicamente gli vengono affiancate: il Canaiolo, il Ciliegiolo, il Colorino, la Malvasia nera, il Mammolo. Una piccola parte è dedicata anche a vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon. Le visite guidate sono un vero viaggio enologico-gustativo, storico e architettonico, per capire come nasce un vino e ammirare l'innovativa architettura della cantina. Si possono acquistare tour e voucher, da utilizzare personalmente o regalare.
Dal 24 dicembre 2021 al 4 gennaio 2022 la Cantina rimarrà chiusa al pubblico e non si effettueranno visite guidate.
Cantina Antinori nel Chianti Classico
Via Cassia per Siena, 133 Loc. Bargino
50026 San Casciano Val di Pesa, Firenze
Cantina Feudo di Mezzo
SUD
Affascinante e suggestiva, la cantina Feudo di Mezzo nasce in un sito eccezionale, un vero e proprio giardino di pietra all’interno di una colata lavica datata 1566: siamo in Sicilia, sull’Etna. La cantina è situata in posizione centrica, tra i vigneti Sciaranuova e Montelaguardia, sempre della famiglia Planeta. Progettata dagli architetti siciliani Gaetano Gulino e Santi Albanese, l’intera struttura è minimal ed elegante, un gioco di parallelepipedi nella campagna etnea che vuole sembrare un giardino con pietre a vista che si integrano perfettamente con il paesaggio naturalistico circostante, in un matrimonio tra bioarchitettura e recupero culturale. Qui la roccia nera vulcanica è protagonista anche nella bottaia, cui è stato dato l’aspetto di antica pietraia. Questa è probabilmente la più grande contrada della Doc Etna: in questi terreni particolarmente fertili crescono anche le vigne del Carricante e Nerello Mascalese oltre ai vini Doc Etna. Ai visitatori è proposto un percorso degustazione.
Cantina Feudo di Mezzo
E-mail: [email protected]
Tel.: +39 0925 1955460
Francesca Tagliabue
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