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News ed EventiEventiYogurt Vipiteno: solo latte di mucche allevate con amore

Yogurt Vipiteno: solo latte di mucche allevate con amore

A Vipiteno, durante l'estate si celebrano le Giornate dello Yogurt con un calendario fitto di eventi, laboratori, visite alle malghe e degustazioni in latteria. L'esperienza imperdibile? La cena gourmet nelle cabine della funivia del Monte Cavallo sotto un cielo ricco di stelle

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Nella incantevole atmosfera altoatesina, Vipiteno brilla come un gioiello medievale alpino di rara bellezza incastonato tra le sue valli punteggiate di pini, larici e abeti rossi, che sprigionano tutto il loro profumo fino all'autunno, quando s'incendiano di colori degni di una tela d'autore.
Ci troviamo nel borgo più a nord dell'Italia, nell'Alta Valle Isarco, dove si estende da 950 metri di altitudine fino ai 2.714, raggiungendo il confine con l'Austria. Qui convivono pacificamente influenze culturali differenti e tre lingue che si stemperano l'una nell'altra: il tedesco, l'italiano e il ladino.

Vipiteno, il gioiello medievale delle Alpi

Pur essendo una piccola cittadina abitata da un bouquet di anime, i vipitenesi sono poco meno di settemila, Vipiteno è da secoli meta di commercianti, pellegrini e viandanti provenienti da tutta Europa che, passando da qui, hanno scritto la storia fin dai lontani tempi dell'Impero Romano.
La sua posizione strategica, tra il Passo del Brennero, il Passo Giovo e il Passo di Pennes, ha permesso alla Vipiteno della Valle Isarco di essere un importante raccordo commerciale per la via dell'ambra e la via del sale.
Per questo motivo dal 1443 la sua magica atmosfera srotola la linea del tempo lungo la via principale, quella che taglia in due la cittadella da nord a sud, passando attraverso la Vipiteno Vecchia e la Vipiteno Nuova, dove le case sono colorate nelle tinte confetto e le finestre incorniciate a contrasto, come fossero eleganti dettagli di capi haute couture.
Le caratteristiche insegne "parlanti" del 1500 in ferro battuto, che servivano a rendere chiaro cosa si offriva in quella bottega, la palette di colori pastello dei palazzi, le finestre bovindo che invitano la luce a sciogliere ogni confine e ad accomodarsi in salotto, hanno permesso a Vipiteno di essere eletto tra i borghi più belli d'Italia.
In inverno poi cambia e si trasforma in un presepe da favola ovattato dal candore della neve, tra le luci del suo mercatino di Natale in Stodtplatzl, dove si trova anche la Chiesa di Santo Spirito con i suoi magnifici affreschi di Giovanni da Brunico, e il profumo di spezie che aleggia invitante tra i fumi del vin brulé ai piedi della Torre delle Dodici, alta 46 metri.
In estate, invece, gli occhi dei visitatori si alzano sedotti dall'azzurro del cielo terso e dal verde brillante dei prati di cui sono ghiotte le mucche da latte al pascolo. In alta quota, proprio a pochi passi dal cielo, ha inizio la storia dell'Oro Bianco di Vipiteno: il latte di mucche felici che si trasforma in yogurt di altissima qualità, creato ancora oggi nell'antica Latteria Vipiteno, come vuole la tradizione altoatesina.

Nei masi altoatesini si coltiva la felicità

È una storia d'amore quella che gustiamo con il cucchiaino quando assaggiamo lo yogurt di Vipiteno, ma per comprenderlo meglio siamo andati a visitare un maso molto speciale a un quarto d'ora da Vipiteno, dove vivono le mucche che producono il latte biologico utilizzato dalla Latteria Vipiteno.
In Val Giovo c'è il Maso biologico Gogererhof di Racines, dove Margareth, suo marito e i loro due figli lavorano ogni giorno dell'anno per garantire il benessere degli animali, nutrendoli esclusivamente con il fieno della terra di casa, curandoli con l'omeopatia quando necessario e chiamando ogni mucca per nome, proprio come se fossero tutte sorelle di una stessa famiglia.
Anche i vitellini hanno un posto speciale nella stalla, i piccoli possono stare con la mamma per i primi giorni di vita, prima di essere trasferiti in un'area dove i più grandi insegnano ai nuovi nati come si sta al mondo, dove il latte di mamma è ancora il principale alimento fino allo svezzamento con i saporiti ciuffi di fieno, fiori e erbe officinali spontanee di montagna.

Il latte, l'Oro Bianco dell'Alto Adige

Quando le pieghe delle montagne scintillavano di un metallo prezioso, Vipiteno non era solo una tappa incantevole della Valle Isarco, ma un importante crocevia di potere, commercio e ricchezza. Era l'epoca dell'argento, quando le rocce restituivano tesori capaci di elevare le sorti di intere comunità. La miniera di Ridanna-Monteneve, la più alta miniera d'Europa, è stata chiusa negli anni '80, ma ha permesso alle valli intorno a Vipiteno di crescere e svilupparsi nell'abbondanza fino a quando il valore dell'argento lo ha permesso. Ma insieme allo scintillio dell'argento, i lungimiranti pastori hanno iniziato ad allevare mucche, imparando a lavorare quello che nel tempo si è rivelato essere il più prezioso Oro Bianco altoatesino: il latte.

A Vipiteno, la sapienza di trasformare il latte in yogurt è un'arte che si tramanda da generazioni

L'arte di allevare mucche e trattare un alimento delicato come il latte, fino a produrne tutti i derivati caseari, è molto antica e tramandata di generazione in generazione.
In Alto Adige ogni prodotto derivato dal latte ha una propria ricetta e una tradizione, ma in comune hanno la pregiata materia prima: il latte dei masi di montagna munto dai contadini e distinto in tre diversi tipi di latte dai criteri di qualità: latte convenzionale, latte biologico e latte fieno, raccolti e lavorati separatamente.
Il latte che viene trasportato nelle nove latterie dell'Alto Adige, è lavorato entro 24 ore: il Marchio di Qualità Alto Adige, garantisce che il consumatore possa gustare yogurt dell'Alto Adige, mozzarella, burro e formaggio esclusivamente di questo territorio. Si pensi che i fornitori di latte che garantiscono un'agricoltura naturale e sostenibile, sono circa 4.500. Le malghe che punteggiano gli alpeggi sono circa 1.700 e permettono alle mucche, che producono il latte con Marchio di Qualità Alto Adige, di nutrirsi con erba fresca tra gli 800 e i 2.000 metri di altitudine.
Sono numeri importanti quelli sostenuti da questa regione attentissima al rispetto per l'ambiente e gli animali. L'amore per la natura e la filosofia di vita di chi abita in queste valli ha agevolato sinergie e unioni generazionali che si sono messe in moto nei secoli senza mai più fermarsi.
A Vipiteno, nello specifico, si produce yogurt nella Latteria Vipiteno inaugurata nel 1884, lavorando 170 mila litri di latte altoatesino al giorno, producendo 1 milione e 500 mila vasetti di yogurt al giorno, con la sola aggiunta di speciali colture di fermenti lattici vivi, frutta e aromi naturali. Non esistono conservanti e coloranti, la data di scadenza conta 43 giorni per garantire la presenza di 3 milioni di fermenti lattici vivi, ma oltre questa data lo yogurt di Vipiteno rimane un ottimo prodotto da gustare, se alla vista, all'olfatto e al gusto non si notano particolari alterazioni.

Severi controlli e alta qualità

«Chi sceglie i prodotti lattiero-caseari altoatesini non acquista solo prodotti di qualità, ma contribuisce anche alla tutela del paesaggio culturale, alla vitalità delle aree rurali e alla disponibilità di alimenti naturali e genuini», sottolinea Annemarie Kaser, direttrice della Federazione Latterie Alto Adige. «Guardando al contesto globale, è evidente quanto sia importante produrre cibo localmente, garantendo così la sicurezza alimentare». Per le dieci cooperative lattiero-casearie dell'Alto Adige, la Federazione è importante perché offre supporto, consulenza e un sistema di controllo capillare che segue tutta la filiera. Si parte dal benessere e dall'alimentazione delle mucche da latte, si controlla la mungitura, che avviene due volte al giorno, e si conclude con l'analisi della qualità del latte crudo e dei prodotti finiti. Per ottenere il certificato di qualità un latte deve soddisfare ben 45 parametri. Ma da chi proviene il miglior latte in assoluto dell'Alto Adige? Grazie al sistema di controllo emergono anche i fornitori che mungono il latte più pregiato: è il caso di Wieselerhof, il maso a 1.600 metri di altitudine, di Josef Holzer di Selva dei Molini, che quest'anno ha ricevuto il riconoscimento grazie alle sue tre mucche di razza Pezzata Rossa autoctona, molto probabilmente tra le più felici di tutto l'Alto Adige.

Cena gourmet in funivia per celebrare i sapori dell'Alto Adige

Joghurtsommer – Giornate dello Yogurt è la kermesse altoatesina dedicata alla celebrazione del prodotto di punta di Vipiteno: il cremoso e autentico yogurt di montagna di altà qualità.
Il calendario è fitto di esperienze, eventi, degustazioni, pic-nic da gustare a cielo aperto, visite da organizzare insieme ai bambini alla Latteria Vipiteno, ma anche alla fattoria Gogerer per scoprire come vivono gli animali e come si mungono le mucche.
Il mese dedicato allo yogurt è luglio e si chiude con un'esperienza unica, di quelle che difficilmente si dimenticano: una cena gourmet, con sei portate realizzate dai migliori chef di Vipiteno, da assaporare sospesi tra cielo e terra nelle gondole della funivia Rosskopf Monte Cavallo. Si comincia con l'antipasto, mentre il sole cala sulle cime delle Dolomiti tingendole di rosa, poi si passa al primo, al sorbetto e al secondo piatto in attesa della notte.
Dulcis in fundo, il dessert: una candida sfera di yogurt si fa protagonista, prima di salutare in dolcezza quell'incantevole cielo trapuntato di stelle.

Martina D'Amico,
luglio 2025

Martina D’Amico
Martina D’Amico

Giornalista per passione e innamorata della vita, esplora il mondo con lo sguardo (e il cuore) di chi trova emozione e bellezza dove nessuno si fermerebbe a cercarle. Viaggia, scrive e ama raccontare storie di valore, cultura ed enogastronomia. Incontra cuori ovunque e cucina solo quando è innamorata. Tra hotel di charme e atolli lontani ha imparato i segreti delle migliori cucine del mondo. Ama il tiramisù, i cieli pieni di stelle e le persone che brillano. @martinaadamico

Giornalista per passione e innamorata della vita, esplora il mondo con lo sguardo (e il cuore) di chi trova emozione e bellezza dove nessuno si fermerebbe a cercarle. Viaggia, scrive e ama raccontare storie di valore, cultura ed enogastronomia. Incontra cuori ovunque e cucina solo quando è innamorata. Tra hotel di charme e atolli lontani ha imparato i segreti delle migliori cucine del mondo. Ama il tiramisù, i cieli pieni di stelle e le persone che brillano. @martinaadamico

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