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Come pulire i funghi porcini

Varietà pregiata di funghi, i porcini si distinguno per il loro profumo tipico e per la loro polpa soda e saporita

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I porcini sono senza dubbio tra i funghi spontanei più apprezzati, insieme a ovoli e finferli. La pulizia non è complicata, solo un po’ lunga e “noiosa”: si tratta, infatti, di eliminare ogni traccia di terriccio e altre impurità (compresi piccoli insetti!) agendo con delicatezza, per non rovinare questo prodotto tanto pregiato.

Ricette da provare

Il modo più semplice ma sempre gustoso di cucinare i porcini è semplicemente trifolarli, ovvero saltarli in padella con olio, aglio e prezzemolo (come nella foto di apertura): bastano pochi minuti (una decina), a fuoco vivace, ed è importante salare solo alla fine, per evitare che perdano più acqua di quella che già emettono in cottura. Provateli anche in un ricco piatto di pasta con salsa allo zafferano, oppure impanati al mais e fritti, dorati e croccanti.

Ingredienti

Le operazioni da eseguire per pulire i porcini

Asportate la base terrosa dei gambi e raschiateli con un coltellino a lama liscia, per togliere ogni traccia di terriccio.

Proseguite eliminando i residui di sporco con un pennello dalle setole dure o con l'apposito spazzolino da funghi. Controllate che sotto al cappello e all'attaccatura con il gambo, non si annidino altre impurità (foglie, aghetti di pino, piccoli insetti).

Pulite i cappelli con un panno umido. Resistete alla tentazione di lavarli: anche solo un filo d'acqua penetrerebbe nella polpa porosa, inzuppandola e alterando il sapore.

Una volta puliti, potete affettarli a lamelle per il lungo, tagliarli in 4 spicchietti, oppure ridurli a dadini, il taglio più indicato soprattutto per i gambi spessi.

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