Sembra che il termine padella derivi dalla parola "pinta", un antico recipente in terracotta che veniva usato per cuocere i cibi ma l'ipotesi più accreditata lo fa derivare dal termine "pendula" perché una volta questo recipiente veniva appes al camino con una catena. Capita ancora di vederle nelle vecchie case, in cucina o in salotto, in ricordo dei bei momenti passati. Lei la pentola universale che è indispensabile per bollire verdure, carni e tutti i cibi che devono cuocere in un liquido abbondante.
Ecco i 10 pezzi che non possono assolutamente mancare nella vostra cucina:
La padella, la "milleusi", è il tipico recipente di cottura rotondo e basso con manico lungo, dai bordi diritti o svasati. Quest'ultima è quella che gli chef chiamano "sauteuse" perché è l'ideale per saltare i cibi, come le frittate as esempio. Può essere di diverso materiale secondo l'uso che si vuole fare: per friggere va bene quella in ferro, mentre per saltare la pasta meglio scegliere il tipo con rivestimento antiaderente.
Il tegame deriva dal greco "teganion", un recipente rotondo utilizzato fin dai tempi più antichi per cuocere cibi in grande quantità. Caratteristici due manici corti "a maniglia", che lo rendono più maneggevole in caso di cotture più prolungate. Questi tegami possono essere di acciaio inox, alluminio, rame e coccio. Mentre in cucina è l'ideale per la presenza di verdure al burro, scaloppine, pizzaiole e altre preparazioni rapide ma sempre con sugo abbondante.
La cocotte, invece, un tempo veniva utilizzato come piccolo forno: era infatti munito di maniglie e di coperchio piano su cui si adagiavano le braci ardenti. Oggi ha i bordi alti, di forma rotonda od ovale, fabbricato con materiali che assorbono gradualmente il calore e lo ritrasmettono al cibo in modo lento. Lunghe cotture in sughi abbondanti come brasati e stracotti.
La casseruola, invece, deriva sempre dal greco "kyathos" che significa scodella è un recipiente cilindrico o a bordi leggermente svasati solitamente di altezza inferiore al diametro, piccoli manici a maniglia o unico manico lungo. Super funzionale in cucina per risotti, salse cremose, besciamella, arrosti e stufati.
Per le crepês scegliete un padellino di ferro o di alluminio antiaderente dai bordi bassi leggermente svasati per poter rigirare facilmente le crepes; prima dell'uso ungetelo con una noce di burro o un filo d'olio.Per le fritture in olio abbondante ci vuole una padella o una casseruola a bordi alti, munita di 2 piccoli manici e corredata del cestello scolafritti.
Per le uova fritte va bene un padellino di ferro o di acciaio a bordi bassi svasati; potrete usarlo anche per frittatine, e omelette e riso al salto.
Per le fettine di carne, i filetti di pesce o piccole porzioni di verdure va bene un padellino antiaderente dai bordi un po' bombati,sarà utile anche per tostare pinoli e mandorle.
Per la tempura o altre preparazioni orientali, ma anche per saltare pasta e verdure, ci vuole il wok, la tradizionale padella giapponese a fondo arrotondato. La griglietta che si appoggia sui bordi serve per sgocciolare i pezzi fritti.
Scoprite di più sui materiali, le loro caratteristiche e gli usi qui
aggiornato gennaio 2024
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