Rivoire Venezia non è soltanto una nuova apertura, ma un invito a scoprire un modo diverso di vivere la città. Non solo un caffè, non solo un ristorante, ma un luogo capace di unire architettura veneziana, cucina di qualità e dettagli sorprendenti
Dopo Firenze e Milano, Rivoire approda finalmente in laguna e apre le porte della sua nuova casa: Rivoire Venezia. Un luogo che non vuole essere semplicemente un ristorante o un caffè, ma un’esperienza completa, capace di sorprendere chi vi entra e di raccontare, con leggerezza e autenticità, un viaggio che parte da lontano. La storia di Rivoire inizia infatti nel 1872, nel cuore di Firenze, quando Enrico Rivoire, maestro cioccolatiere della corte reale dei Savoia, fonda la sua fabbrica di cioccolato in Piazza della Signoria. Da allora, Rivoire è diventato un’istituzione fiorentina, sinonimo di eleganza e di quell’arte tutta italiana di unire qualità e ospitalità. “Il nostro compito – dichiara Marco Fallani, il Direttore Generale di Rivoire Srl - è interpretare e realizzare la visione di un proprietario che attribuisce un profondo valore all’eredità di un locale che rappresenta l’eccellenza italiana attraverso prodotti di qualità, un servizio impeccabile e un’atmosfera autentica. Questa è la cucina italiana al suo meglio.“
Così, dopo più di un secolo di attività fiorentina, l’apertura a Milano ha segnato il primo passo di una nuova fase di crescita. Oggi questo percorso si arricchisce di un tassello speciale: in una città, Venezia, che, come Firenze, è custode di bellezza e creatività e che condivide con Rivoire l’anima raffinata e internazionale. La scelta della sede non è casuale. Tra Campo Manin e Campo Sant’Angelo, a pochi passi dal Ponte di Rialto, un ex teatro è stato recuperato con cura e trasformato in circa 600 metri quadri di esperienze che cambiano a seconda dei piani.
Al piano terra, l’atmosfera è dinamica e informale: cicchetti veneziani, caffetteria, piatti veloci e da asporto pensati per chi vive o attraversa la città, con la possibilità di fermarsi su una balconata che si affaccia direttamente sul canale. Al tramonto, questo spazio diventa quasi magico: sorseggiare un cocktail guardando passare le gondole regala una prospettiva intima e autentica della laguna. Salendo al piano nobile, lo scenario si apre: un ambiente luminoso, arricchito da lampadari di Murano e dettagli d’arredo che mescolano richiami rinascimentali a suggestioni contemporanee.
Qui la cucina assume un respiro più ampio: piatti selezionati della tradizione veneziana e italiana si intrecciano con proposte internazionali, mentre la pizza – per la prima volta inserita nel menu Rivoire – diventa protagonista grazie alla firma dello chef Marco Manzi.
In questa sala, che dispone di grandi vetrate a tutta altezza, il quartiere veneziano circostante entra quasi a far parte del ristorante stesso: è possibile osservare la vita quotidiana della città mentre si gusta, come assicura Manzi, pizzaiolo doc di Ischia, “una pizza cotta in un vero forno a legna, rarità preziosa a Venezia.” Il menu di pizze è eclettico e rende omaggio sia alla laguna veneziana che all’eredità dello storico locale di Firenze, come succede, per esempio, nella Pizza Rivoire al cacao, un omaggio alle radici dolci del marchio che fonde tradizione pasticcera e innovazione gastronomica.
Ma Rivoire Venezia non si ferma qui. Il secondo piano ospita un terrazzo di 60 metri quadri trasformato in cocktail bar panoramico: un giardino sospeso, immerso nel verde, dove le piante convivono con dettagli ironici e inaspettati, come piccoli dinosauri che spuntano tra i cespugli. Un richiamo leggero e giocoso, pensato per stupire e divertire, che rende ogni visita diversa dalla precedente. Qui l’aperitivo diventa un rito: non solo un momento di attesa prima di cena, ma un’esperienza a sé, con vista privilegiata sui tetti della città e sulla sua atmosfera unica.
Il progetto architettonico e decorativo riflette l’anima di Rivoire: eleganza, sì, ma mai rigida; ricercatezza, ma sempre accompagnata da un sorriso. Onice rosa, lampadari di Murano, graffiti ispirati al Rinascimento e animali selvatici a decoro delle pareti creano un gioco di contrasti che invita a guardarsi intorno e a lasciarsi sorprendere. Ogni piano ha una propria identità, ma tutti sono legati da un filo conduttore: la volontà di far sentire gli ospiti parte di un’esperienza accogliente, raffinata e al tempo stesso divertente.
Con Venezia, Rivoire conferma la sua capacità di rinnovarsi senza rinunciare alle radici. E se, per la prima volta il marchio abbraccia il mondo della pizza, segno di un’apertura verso nuove contaminazioni e di un desiderio costante di dialogare con il presente, allo stesso tempo, continua a coltivare la propria identità storica, fatta di dolcezza, convivialità e ospitalità. Senza dimenticare di guardare al futuro. Dopo Firenze, Milano e Venezia, lo sguardo si posa già su nuove città italiane: Roma è il sogno più vicino, anche se per ora resta un progetto in attesa del momento giusto. Rivoire Venezia non è quindi soltanto una nuova apertura, ma un invito a scoprire un modo diverso di vivere la città. Non solo un caffè, non solo un ristorante, ma un luogo capace di unire architettura veneziana, cucina di qualità, dettagli sorprendenti e sorrisi autentici. Un piccolo viaggio sensoriale che intreccia passato e futuro, tradizione e innovazione, eleganza e ironia. Un’esperienza pensata per chi ama lasciarsi sorprendere, anche quando crede di aver già visto tutto.
Enrico Saravalle,
settembre 2025
Enrico Saravalle è giornalista di vasta e varia cultura, che ama viaggiare, mangiare e usare mouse e tastiera per raccontare luoghi, esperienze e sapori ad ogni angolo del globo. Quando non è in giro per il mondo si divide tra Milano e la Sicilia.
Enrico Saravalle è giornalista di vasta e varia cultura, che ama viaggiare, mangiare e usare mouse e tastiera per raccontare luoghi, esperienze e sapori ad ogni angolo del globo. Quando non è in giro per il mondo si divide tra Milano e la Sicilia.