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News ed EventiNewsGalateo del turista: 10 regole per non fare figuracce in vacanza

Galateo del turista: 10 regole per non fare figuracce in vacanza

Un vademecum delle abitudini a tavola negli altri Paesi. Per evitare di fare la figuracce in vacanza o, peggio, di offendere chi ci ospita.

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Italiani all'estero con pacco di spaghetti e moka in valigia? Può darsi. Quel che è certo però è che la nostra curiosità per le tradizioni culinarie altrui è nettamente cresciuta e difficilmente oggi prenderremmo un aereo per attraversare il mondo e infilarci in un ristorante tricolore. Dunque se avete messo la monetina in freezer e siete pronti a partire per le vacanze fuori confine, è bene conoscere il galateo dei turisti (qui qualche consiglio in video).


Per risparmiarci brutte figure, ma anche per evitare di mettere in difficoltà chi ci ospita, ma anzi gratificarne le prodezze culinarie. 


163134Una recente indagine Doxa commissionata da Groupon rivela come tra i criteri di scelta delle nostre destinazioni vacanziere ci sia proprio la voglia di provare nuovi sapori e di fare un viaggio gastronomico attraverso le tradizioni culinarie offerte dalla meta: ciò riguarda ben il 73% dei nostri connazionali. Solo il 14% si mostra ossessionato dalla cucina nostrana e sceglie un piatto italiano anche all'estero, per andare sul sicuro.


Ecco dunque che diventa più importante che mai aver chiare alcune regole di comportamento. Partiamo da quelle che riguardano più Paesi.


Mangiare con le mani
Per alcuni turisti mangiare con le mani è un’abitudine poco igienica, ma per altri viaggiare permette di compiere azioni che a casa non sono concesse. Mangiare con le mani è una di queste. Ma c'è anche l'aspetto: in alcuni Paesi mangiare con le mani è obbligatorio (anche se spesso all'ospite si cercherà di fornire una posata - di solito un cucchiaio) e dunque fare gli schifiltosi non sta bene... Alcuni esempi. In Giappone le zuppe si sorbiscono, il sushi si può prendere con le mani, per tutto il resto si usano le bacchette. In Thailandia il riso (colloso) si appallottola con le dita e si intinge nelle altre pietanze. In India si usano anche le mani a tavola, o meglio solo la mano destra. In alcuni paesi dell’Africa la regola è che si mangia con le mani, attingendo da piatti di portata comuni; in Eritrea e Somalia il cibo si prende  servendosi di un delizioso pane spugnoso che fa anche da piatto.


Mancia si o no?
Tanto per cominciare, se si lascia una mancia, non devono essere pochi spiccioli e piccole monetine: è antipatico. Tuttavia, se negli Usa dare una mancia del 15% è doveroso: se non viene lasciata, probabilmente vi sarà richiesta. Nei paesi latini e ispanici la percentuale giusta è del 10%. Al contrario in Giappone lavorare è una missione e ricevere una mancia oltre al compenso è un’offesa.


La puntualità varia quanto il fuso orario
Il mondo si divide in Paesi dove la puntualità è apprezzata e doverosa e dove è considerata poco riguardosa In Germania e nei Paesi del Nord Europa in genere, se viene dato un orario, va rispettato con precisione. In Francia ci sono 10 minuti di tolleranza, mentre in Spagna i ritardi sono tollerati. In America Latina presentarsi puntuali è scortese: in Argentina e Brasile è come dichiarare la propria ingordigia e voler mettere in imbarazzo la padrona di casa che potrebbe non essere ancora pronta. Lo stesso accade a Singapore. 


E vediamo ora le regole di alcuni Peasi specifici.


Giappone: non abbiate fretta
Il Giappone è un paese estremamente formale. Basta un passo falso per suscitare estremi imbarazzi. Tanto per cominciare entrando a casa di qualcuno e in molti ristoranti, occorre togliere le scarpe. A tavola, ma anche in una normale conversazione, è bene evitare di guardare negli occhi le persone, è un segno di sfida. Una volta seduti e pronti per mangiare, ricordatevi di non avere fretta, anche quando si è affamati. Prima di assaggiare un piatto, specialmente se si è a casa di qualcuno, occorre assaporarlo lentamente con gli occhi: bisogna osservare con cura com’è apparecchiata la tavola e come il piatto è stato preparato e guarnito. Questo atteggiamento vale più di qualsiasi ringraziamento. Altre regole da seguire: evitate di svuotare un bicchiere di sake per intero, ricordatevi di riempire il bicchiere del padrone di casa che ha versato il sake a voi. Le zuppe si devono sorbire e i rumori non sono sgraditi, anzi. Ma la regola più importante è: mai soffiare il naso a tavola, provochereste uno scandalo. Infine, per aiutarvi, ecco qui un glossario della cucina giapponese.


Cina: potete sporcare, ma occhio alle bacchette
Macchiare la tovaglia in Cina non è un atto disdicevole. Ovviamente non bisogna esagerare, ma se cade qualche chicco di riso o qualche goccia di salsa di soia sulla tovaglia, il messaggio che darete è che avete gradito il pasto. Attenzione a dove si posizionano le bacchette: mai usarle per indicare qualcuno e, soprattutto, non bisogna lasciarle infilate nel riso. È un gesto pessimo e di cattivo auspicio: i cinesi sono molto superstiziosi e l’immagine ricorderebbe le bacchette di incenso poste in verticale nelle ciotoline quando si piangono i morti e si celebrano i funerali. Occhio a tagliare i noodles: la lunghezza degli spaghetti è simbolo di longevità, tagliarli significa augurare una vita più breve. Piuttosto è meglio mangiarli rumorosamente.


163131India, Nepal e Indonesia: igiene, rumori e usare la mano giusta 
In alcuni Paesi meglio prestare attenzione a quali mani usate per passare le pietanze o servire gli ospiti. In India, Nepal e Indonesia l’uso della sinistra è vietato: è la mano delle operazioni più umili e della pulizia del corpo. E, tenendo conto che ancora oggi in lacune famiglie non si usa la cartigienica, non è cortese servire una cenetta con la stessa mano che è stata tanto utile nella sala da bagno. In India e Nepal rutti e pulizia dei denti sono un’operazione ammessa e talvolta persino conviviale: in alcuni casi usano abluzioni collettive a fine pasto.


Egitto, Turchia e paesi arabi: mai rifiutare il tè
Nei Paesi arabi offrire tè (o caffè) è un gesto di normale ospitalità. Rifiutarlo è maleducazione, piuttosto meglio berne solo qualche sorso. Servire cibo con abbondanza qui è la norma, mangiare con gusto è segno di cordialità e apprezzamento. Chiedere il bis è un complimento per chi ha cucinato. Presentarsi con un pensierino per i padroni di casa e regali per i bambini, se si è invitati, è sempre molto gradito.


Russia: la vodka si deve bere. Liscia
In Russia la vodka è onnipresente a tavola e va bevuta liscia. Non unirsi ai brindisi è da cafoni. Altre abitudini non apprezzate sono: appoggiare le mani sulle gambe durante il pasto, chiedere dove si trova la toilette, non togliersi le scarpe quando si è ospiti a casa di qualcuno.


Francia: non fate scarpetta
Raccogliere la salsa rimasta nel piatto con il pane non è buona educazione quest’operazione è ammessa solo quando si mangiano les éscargots al burro.


E in Italia?


Per cambiare cucina da noi non serve varcare i confini nazionali, basta farlo con quelli regionali. E infatti la sopra cictata indagine suggerisce che il 77% degli italiani è disposto a viaggiare per raggiungere un locale al di fuori della regione dove vive per sperimentare nuovi piatti. Da noi le regole del galateo sono moltissime: tenerle a mente tutte, a partire da posizione delle posate e loro specifico utilizzo, potrebbe essere così complicato da richiedere addirittura corsi specifici. Intanto per non sbagliare, la nonna consiglierebbe di rispettare rigorosamente due regole: gomiti e cellulari non devono stare sulla tavola.


Barbara Roncarolo
3 luglio 2015
aggiornato da Carola Traverso Saibante
luglio 2018


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