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News ed EventiNewsNasce il primo fast food-museo. È vicino a Roma

Nasce il primo fast food-museo. È vicino a Roma

McDonald’s sfrutta ritrovamento archeologico e inaugura un museo nel fast food

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Un museo da McDonald’s?!? Esattamente. Così a succede a Marino, comune dell’area dei Castelli Romani. La storia e l’archeologia vi sono entrate per caso, da McDonald’s. Un caso che la multinazionale ha saputo cogliere al balzo per creare un nuovo format e inaugurare il primo fast food-museo.

Tutto inizia tre anni fa, quando gli operai che stanno scavando per i lavori del nuovo punto vendita di Marino s’imbattono in un ritrovamento archeologico. Si tratta nientemeno che dei resti di Bovillae, la prima città che s’incontrava nelle vicinanze della Roma antica, in particolare un tratto di strada in pietra silicea lungo 45 metri risalente al secondo o al primo secolo avanti Cristo.

Il gigante del fast-food, a quel punto, stanzia 300mila euro e trova accordi con le autorità per portare avanti i lavori di recupero archeologico e successivamente integrarli nel nuovo locale dedicato alla ristorazione veloce. E, dopo due anni di lavori, il 21 febbraio il 'McDonald’s museo archeologico' è stato inaugurato.

E così, adesso, mentre il cliente abbassa la faccia dal vassoio per vedere dove esattamente è colato il ketchup schizzato fuori dal suo hamburger a tre piani, potrà ammirare, grazie a una struttura dal pavimento trasparente, anche l’antica strada costruita dall’Impero Romano, diramazione della via Appia Antica, quella che collegava un tempo la Capitale al Porto di Brindisi.

Sulle sue grandi pietre sono ancora visibili i solchi delle ruote dei carri, e tre scheletri ritrovati in un canale di scolo. Per percorrerla e capirne la storia grazie ai pannelli in italiano e inglese si accede attraverso un’entrata separata rispetto al ristorante. Non abbastanza separata, però, da tenere lontane le polemiche che hanno accompagnato il fast food- museo: l’edificio è sempre quello del Mc Donald’s, e l’accusa è di sfruttamento commerciale di un patrimonio storico e archeologico nazionale.

La multinazionale del panino di massa è già stata oggetto di simili critiche in merito all’apertura di un punto vendita di fronte al Duomo di Firenze – infine bocciato, e di un altro a pochi metri dal colonnato di San Pietro a Roma: qui il compromesso è stata la distribuzione di 1000 pasti gratis ai bisognosi ogni lunedì a pranzo…

Carola Traverso Saibante
marzo 2017

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