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News ed EventiConsigli praticiOrto sul balcone, per un raccolto sano a km zero

Orto sul balcone, per un raccolto sano a km zero

Pomodori, insalate, piselli e porri possono crescere anche in vaso, su un terrazzo di città. Hanno solo bisogno di acqua, un po’ di fertilizzante e tanto sole. E dopo il raccolto, servirà solo la fantasia per preparare insalate gustose e sanissime.

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In questo periodo accanto ai fiori sui bancali dei supermercati, nei garden o al mercato, è facile trovare giovani piantine di ortaggi, in vasetto singolo o multipack, come insalate, pomodori, melanzane, erbe aromatiche e tante altre. Sono vendute come “piante da orto” per essere trapiantate nel terreno per ottenere un raccolto anticipato rispetto alla semina, ma nulla vieta di acquistarle per coltivarle sul balcone o sul terrazzo in vaso, così da ottenere un orto in città.
Non servono vasi troppo grossi, non bisogna dedicare loro tanto tempo e ottenere qualche ortaggio da consumare freschissimo è molto più facile di quel che si pensa. L’unica cosa veramente indispensabile è la luce del sole che deve essere garantita per almeno 6-7 ore consecutive. Vediamo come procedere per preparare una bella insalata biologica, a chilometro zero!

Le piantine e i vasi: quali e come scegliere
Gli ortaggi che riescono meglio sono: le insalate, tutte le aromatiche, fagioli e piselli, zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, ravanelli, carote, porri e anche cavoli. Meno indicate sono le zucche, le rape, i finocchi, le cipolle e tutti gli ortaggi da radice di grosso sviluppo.
I vasi devono essere grandi per poter ospitare quante più piante si può, garantendo loro terreno a sufficienza, e leggeri perché può essere necessario spostarli. Quindi l’ideale sono grossi vasi rotondi del diametro di 40-50 cm oppure cassette rettangolari lunghe 50 cm e larghe 30 cm, tutti con profondità minima di 30 cm.  In vendita si trovano anche speciali kit per orto urbano, alcuni sopraelevati per evitare di piegarsi verso terra, altri da appoggiare sul tavolo, con serbatoio d’acqua incluso e molto altro.

Il terriccio giusto
Il substrato giusto per gli ortaggi deve essere fertile per sostenere una rapida crescita delle piante, leggero perché le radici lo possano esplorare senza incontrare resistenza, molto ben drenato così che non si formino ristagni d’acqua. Meglio ancora se specifico per ortaggi, biologico o con fonti di materie prime selezionate (non compost di origine urbana dove è possibile trovare residui di materiale indesiderato). Procuratevi anche un sottovaso che consenta di catturare e conservare l’acqua in eccesso che cola dai fori di drenaggio per evitare sprechi, specie se si tratta di acqua piovana o con fertilizzante.

La distanza tra le piante
Ogni piantina necessita del proprio spazio vitale per potersi sviluppare quindi bisogna sapere esattamente quale sia la distanza da mantenere tra una pianta e l’altra in base allo sviluppo completo della pianta.
Le zucchine occupano molto spazio, quindi in un vaso di 60 cm di diametro ci si può mettere solo una pianta.
Una pianta di pomodori vuole almeno 40 cm di terreno libero tra una pianta e l’altra. Lo stesso per peperoni, cetrioli, melanzane, cavoli.
Le cicorie si posizionano a 35 cm di distanza, 25 cm per lattughe, 10 cm per porro e aglio, 3 cm per carote, ravanelli e prezzemolo. Dedicate al basilico e al rosmarino un vaso singolo: il primo  continuerà a crescere per tutta la bella stagione e poi sarà gettato, il secondo è perenne e durerà diversi anni.

Acqua: poca ma costante
Il segreto per riuscire a ottenere un buon raccolto da portare in tavola è l’irrigazione delle piantine: gli ortaggi hanno bisogno di poca acqua ma distribuita in modo regolare, con l’obiettivo di mantenere costante il livello di umidità del terriccio. Meglio non irrigare a pioggia sulle foglie, ma bagnando solo il terreno, su tutta la superficie del vaso. Si consiglia di usare acqua non fredda, perciò prima di usare quella del rubinetto, bisogna aspettare che sia a temperatura ambiente, soprattutto se fa caldo, e preferibilmente non calcarea: la pioggia raccolta in caso di acquazzone è la più gradita alle piante!

Serve anche il fertilizzante
Un buon terriccio non basta per coltivare ortaggi in contenitore, serve sempre l’aggiunta un prodotto fertilizzante. In vendita si trovano facilmente concimi specifici per ortaggi, solitamente a lenta cessione (cioè che rilasciano i nutrienti lentamente nell’arco di alcune settimane o mesi) e in forma granulare. Vanno mescolati al primo strato di terreno e rinnovati periodicamente: basta controllare sull’etichetta della confezione e leggere le indicazioni d’uso.
I concimi liquidi a pronto effetto, come quelli per le piante da fiore, non sono indicati perché possono causare un accumulo di nitrati nelle parti verdi degli ortaggi.

In città: attenzione allo smog
L’orto sul balcone è una buona soluzione ma chi abita in una città deve prendere alcune precauzioni, specie se vive lungo strade di grande percorrenza e/o ai piani bassi, più vicini al traffico. Tutti i vegetali sono protetti da una cuticola che li isola dall’ambiente esterno e li protegge dai gas di scarico e dallo smog che però, inevitabilmente, se sono presenti nell’aria si depositano sulla pianta e sui frutti. In questi casi il consiglio è di non utilizzare frutta e verdura così come sono, ma di sbucciarle o lavarle con cura (cioè sfregarle così da rimuovere un’eventuale patina) aggiungendo un cucchiaino di bicarbonato all’acqua di ammollo.

Alessandra Castagna
aprile 2023

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