"Dimagrire non c'entra con le calorie e con la forza di volontà", dice la dottoressa Sara Gottfried. "Tutto dipende dagli ormoni".
Sono loro a decidere quanto grasso farci accumulare e in quali zone. E sono sempre loro a farci provare gli attacchi di fame ingestibili e il desiderio smodato di zuccheri.
A sostenere questa teoria così confortante e anche un po' assolutiva (il che non guasta mai) è il nuovo libro “La dieta dei 7 ormoni", appena uscito in Italia per Sperling & Kupfer dopo essere stato il bestseller numero 1 nella classifica del New York Times. Perché la dieta degli ormoni, effettivamente, funziona anche sui grandi obesi statunitensi. Figurarsi su di noi…
Ma cominciamo dall'inizio. Gli ormoni incriminati, come dice il titolo, sono 7. Si tratta di estrogeni. insulina, leptina, cortisolo, ormone tiroideo, ormone della crescita, testosterone.
Il loro parziale "inceppamento", ci dice la Gottfried, laureata in medicina ad Harvard e poi specializzatasi in ginecologia all'Università della California, determina l'aumento di peso, perché il corpo per far fronte allo squilibrio ormonale rallenta il metabolismo, cioè la capacità di smaltire calorie.
Per fortuna la dottoressa Gottfried pare aver trovato la soluzione per rimettere le cose al loro posto.
Ciascuno dei 7 ormoni infatti è influenzato da particolari cibi e bastano appena 3 giorni di dieta mirata per resettare efficacemente ciascuno di loro (in totale quindi i giorni necessari per completare il programma sono 21).
Prendiamo gli estrogeni, quelli che potremmo definire gli "ormoni delle ragazze". A loro noi donne dobbiamo il seno, le curve, la pelle morbida, i capelli più lucenti degli uomini.
Ma da questi preziosi amici cominciano anche molti guai: digestione rallentata, gonfiore, stitichezza e, ovviamente, sovrappeso. La dottoressa Gottfried sostiene che lo squilibrio degli estrogeni (in gran parte dovuto a un'assai frequente predisposizione e particolarmente insidioso dopo i 40 anni) sia influenzato anche dal consumo di carni rosse e alcol, due alimenti che, per esempio, gli uomini possono "permettersi" più di noi, in quanto i loro livelli di estrogeni sono estremamente inferiori.
Ebbene ragazze, se vogliamo liberarci dalla nefasta influenza di un eccesso estrogenico, basta seguire 3 giorni di dieta "No alla carne" (e anche all'alcol). Le regole del resto sono piuttosto semplici: oltre ad astenersi dagli ingredienti incriminati, si tratta di consumare 450 g di ortaggi al giorno, compresi legumi e frutta secca. Va inoltre aumentato gradualmente il consumo di fibre da 5 g a 45 g (perché aiutano a smaltire gli estrogeni in eccesso) e bisogna mangiare grassi buoni (dal pesce alla frutta secca, dal pollame allevato a terra all'olio di oliva). Da evitare il più possibile, e il libro spiega esaustivamente il motivo, i cibi industriali, quelli molto manipolati, le uova e le verdure piene di sostanze chimiche.
A fine capitolo c'è anche lo schema di un menu tipo da prendere ad esempio.
Ve lo riportiamo integralmente:
Menu No alla carne
Colazione: 1 tazza di tè verde o bianco leggero (bisogna ridurre la caffeina); omlette preparata con 3 uova, 70 g di asparagi e 120 g di spinaci tritati e cotti con 1 cucchiaio di olio di cocco.
Pranzo: Frullato disintossicante preparato con 240 ml di latte di mandorle e 70 g di cavolo riccio tritato; 180 g di peperoni a pezzetti e 30 g di anacardi crudi (circa 15-20 anacardi).
Cena: 170 g di salmone non di allevamento; 160 g di broccoli stufati; un'insalata mista di 200 g (potete usare, per esempio, cuori di carciofo affettati, cavolo viola tritato, lattuga romana), condita con 2 cucchiai d'olio e aceto di vino rosso a piacere.
Gli altri reset previsti dalla dieta sono quello dell'insulina, che si ottiene togliendo gli zuccheri dal menu per 3 giorni; il reset della leptina, che richiede 3 giorni di totale rinuncia alla frutta; il reset del cortisolo, da raggiungere facendo a meno della caffeina; il reset degli ormoni tiroidei (addio ai cereali); lo stop ai latticini che mira a resettare l'ormone della crescita e, infine, il reset del testosterone che si conquista eliminando le tossine.
Menu e ormoni a parte, il libro è anche una piacevole lettura.
Oltre ai consigli dietetici, infatti, la Gottfried racconta la sua personale storia di medico e mamma sovrappeso, sempre stressata e intristita dagli insuccessi delle continue e inefficaci privazioni alimentari.
Il suo processo di scoperta dei meccanismi che regolano il metabolismo e dei relativi metodi per contrastare gli squilibri ormonali, diventano i nostri successi e ci accompagnano e rinfrancano nell'intraprendere la nuova avventura.
La Gottfried, insomma, ha il pregio di farci sentire in mani amiche e persino molto sincere.
di Daniela Falsitta
14 settembre 2016
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