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News ed EventiNews10 cose + 1 da non mettere mai in lavastoviglie

10 cose + 1 da non mettere mai in lavastoviglie

La lavastoviglie è l’elettrodomestico più amato insieme alla lavatrice. Eppure sottopone a stress alcuni utensili della cucina. Ecco una carrellata degli oggetti più delicati... quelli ai quali solo il lavaggio a mano può assicurare lunga vita.

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Ci sono persone che non potrebbero farne a meno. Stiamo parlando della lavastoviglie, uno degli elettrodomestici che maggiormente hanno rivoluzionato l’organizzazione domestica. Ci sono anche famiglie che non l’hanno in casa, perché i piatti si lavano solo a mano.


Beh, come ogni elettrodomestico, bisogna saperlo usare per sfruttarlo al meglio (risparmiando anche sui costi ). Tante sono le cose che si possono lavare in lavastoviglie (e non solo i piatti) e bisogna saperle caricare nel modo giusto. Tuttavia la lavastoviglie non è il rimedio universale che consente il totale relax alla fine di pranzi e cene. 


In certi casi, infatti, usare la lavastoviglie può essere dannoso, perché alcuni utensili potrebbero irrimediabilmente rovinarsi. Ecco una carrellata di attrezzi per la cucina che devono restarne fuori.


Padelle speciali: in ghisa, pietra ollare, smaltate e antiaderenti (e anche rame e alluminio)
Padelle in ghisa: Il rischio di arruginirsi è praticamente una certezza, come lo è il fatto che lavaggi troppo aggressivi possono rimuovere la preziosa patina che impedisce al cibo di attaccarsi al fondo della padella. Non solo: per una corretta manutenzione della propria padella, non bisognerebbe nemmeno usare il detersivo per i piatti. Meglio sarebbe usare solo acqua calda e, talvolta, procedere a un trattamento di ingrassatura con strutto, burro o olii vegetali. Naturalmente la padella in ghisa deve essere asciugata perfettamente dopo ogni lavaggio.
Anche le padelle con il fondo smaltato vanno trattate con delicatezza. Il danno non sarà immediato, ma sul lungo periodo il rivestimento perderebbe le sue caratteristiche. Niente di troppo diverso anche per le padelle antiaderenti: sul lungo periodo perdono la proprietà peculiare per la quale l’abbiamo scelta. 
Per quanto riguarda stampi e pentole in rame: non saranno da buttar via, ma perderanno la propria lucentezza (se state pensando: "E chi ce l'ha una padella in rame???", fate mente locale per le tazze da Moscow Mule...). Il rame va lucidato col succo di limone.
Ci sono controindicazioni anche per le teglie in alluminio; potrebbero riportare segni scuri, perché sono troppo leggere e potrebbero essere sbalzate dai getti d’acqua, andando a urtare altre stoviglie.
Andateci piano infine con le padelle in pietra ollare (tipo di pietra molto usato per le piastre di cottura): trattandosi di un materiale molto poroso è in grado di assorbire e trattenere le sostanze che compongono i detersivi e andrebbe lavato solo con acqua tiepida e un raschietto. 


Placche per la cottura con il crisp 
Scordatevelo.


Oggetti in legno e bambù
Taglieri, cucchiai di legno e ciotole da insalata devono stare lontani dagli ambienti caldo umidi. I motivi sono essenzialmente due. Uno è di ordine pratico: l’acqua calda fa perdere lucentezza al legno e potrebbe anche provocare crepe e rotture. L’altro è di natura igienica: la porosità del materiale favorisce lo sviluppo dei batteri. Che si annideranno volentieri tra le crepe degli utensili deformati, per poi contagiare altri utensili... Meglio quindi pulire taglieri e cucchiaio velocemente con acqua tiepida, strofinandoloi con una spugnetta e asciugandoli perfettamente. Periodicamente è indispensabile fare una specie di trattamento di bellezza agli utensili in legno, usando sale e limone.


Coltelli pregiati e ben affilati
Niente di peggio per i coltelli buoni che un bel lavaggio automatico. In primis per i costosi coltelli in acciaio inossidabile. I sali dei detersivi per lavastoviglie sono diabolici per loro. Ideale è lavarli a mano con spugnette morbide e poco abrasive e, soprattutto, asciugarli immediatamente. In questo modo non si arruginiranno, non diventeranno opachi un lavaggio dopo l'altro e il filo si conserverà. Ovviamente ogni tanto ccorrerrebbe affidarli a un buon arrotino.


Stoviglie in plastica
Prima di mettere in lavastoviglie qualunque contenitore o utlensile in plastica, verificate che compaia il simbolo della lavastoviglie. Non solo le alte temperature potrebbero danneggiare questi materiali ma, cosa più importante, loro potrebbero danneggiare noi.  Infatti le alte temperature, sciogliendoli leggermente favoriscono il rilascio di sostanze chimiche (come il Bisfenola A, o BPA) tossiche per la salute. Anche per i contenitori adatti alla lavastoviglie è preferibile avere l'accortezza di disporli nel cestello superiore, dove la temperatura è meno elevata.  


Cristalli, porcellane e piatti dorati
Questa è la classica indicazione della nonna alla quale non bisogna scordarsi di dare retta. Il rischio che bicchieri e tazzine si scheggino o si rompano, anche quando si sceglie il programma cristalli, c’è sempre. Il motivo è legato sia all’alta temperatura che all’aggressività dei getti d'acqua. Se poi due o più calici vengono disposti in lavastoviglie uno accanto all’altro, il danno è certo. Nel caso restassero indenni, in ogni caso, a lungo andare perderebbero la loro elegante brillantezza. Stesso discorso vale per il servizio buono con i bordi in oro: l’uso prolungato della lavastoviglie cancella la placcatura.


Coperchi delle pentole a pressione
Stupiti, eh?!? Già... minuscoli residui di cibo e/o il detersivo stesso potrebbero annidarsi nelle valvole di sicurezza. E addio pentola. 


Tazze e bicchieri termici
Non sono adatti a sopportare le alte temperature, che potrebbero vanificare la loro preziosa utilità. Meglio non correre il rischio.


Bottiglie e barattoli con l'etichetta di carta
Il riciclo vi fa onore, ma occhio a rimuovere le etichette di carta (lasciando a mollo l'oggetto in acqua bollente e poi grattandola via) prima di infilarlo nella lavastoviglie; niente di più facile che lì la carta si disintegri e vada a incastrarsi proprio nel filtro, intasare questo e lo scarico della lavastoviglie. 


Grattugia
Un'operazione inutile: in lavastoviglie il formaggio che intasa i buchini rimarrà comodamente lì dove si trova, cementandosi. L'unica cosa furba da fare è lavare la grattugia a mano immediatamente dopo averla usata.


Detersivo per lavastoviglie
Sì, avete capito bene. Se siete cauti rispetto agli agenti chimici potenzialmente dannosi alla nostra salute (oltre che a quella del pianeta dove abitiamo) e soprattutto se soffrite di allergie, asma o malattie autoimmuni, è meglio evitare gli aggrssivi detergenti per lavastoviglie. Esistono alternative naturali. E poi, come per la lavatrice, il grosso del lavoro lo fa l'acqua da sola. 


Ci sono poi oggetti che è severamente vietato lavare con detersivi, che sia in macchina o a mano. Prima tra i primi la Moka. Se ci tenete che il vostro caffè sia buono tenetela lontano dal sapone, suo nemico giurato. La moka va lavata sempre a mano, con acqua calda e basta.


Insomma, la lavastoviglie può essere geniale... o diabolica! Inchiniamoci davanti al lavaggio a mano: almeno in parte, ci tocca comunque.


Barbara Roncarolo
22 settembre 2015
aggiornato il 3 ottobre 2017 da Emanuela Di Pasqua
aggiornato agosto 2018
da Carola Traverso Saibante


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