Il rito della colazione per me è fatto da cappuccino e cornetto: irrinunciabili anche quando sono a dieta. Come milioni di italiani, che iniziano la giornata allo stesso modo, quando metto in bocca il friabile e burroso cornetto o meglio il kipferl o kipfel (questo è il nome del suo progenitore) non penso mai che sto mangiando un pezzettino di storia. Anzi il simbolo di una vittoria: quella dell’impero asburgico contro l’esercito ottomano che stava assediando Vienna nel 1683.
A questo punto un po’ di storia e un po’ di leggenda si intrecciano, sembra infatti che furono proprio i fornai a scoprire nottetempo i turchi che tentavano di farsi varco con gallerie sotterranee, e proprio ai fornai, una volta conseguita la vittoria, fu dato incarico di inventare un dolce per celebrare l’evento; il kipfel dalla forma a mezzaluna per ricordare il simbolo sulla bandiera del nemico.
Per via delle relazioni commerciali il dolce si diffuse in Veneto e poi nel resto d’Italia per passare in Francia dopo il matrimonio tra Luigi XVI e Maria Antonietta d’Asburgo e dar luogo al croissant. La popolarità dei chifel o chifeleti (chifeletti in italiano) fu tale che i triestini accanto alla preparazione di origine viennese, esclusivamente dolce, per poterli consumare in ogni momento ne inventarono una più quotidiana e salata mantenendo la forma ma cambiando l’impasto, lo stesso degli gnocchi di patate. I bastoncini ricavati, debitamente incurvati, finivano fritti nell’olio bollente e serviti con sale grosso oppure con zucchero a velo per la versione dolce.
Oggi dei chifeleti di patate si è persa l’usanza ed è difficile trovarne traccia anche nei vecchi ricettari, il primo che ne parla è del 1927 "La cucina triestina" di Maria Stelvio. Gustarli è ancora possibile, anche se raro, in qualche trattoria tradizionale, soprattutto in accompagnamento a succulenti piatti di carne, sostituendo egregiamente pane o patate. A mille miglia di distanza dal più nobile dei cappuccini.
di Laura Maragliano
Oltre ai chifeleti di patate, su Sale&Pepe in edicola dal 21 gennaio potrete trovare:
FRITTELLE peccati di gola da scoprire in giro per l’Italia
AGNELLO DEL GALLES dai verdi pascoli una carne tenera e gustosa
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Il numero di Marzo sarà in edicola dal 20 febbraio 2015.
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