VOTA
Piatto della tradizione pugliese che preparate con il riso Parboiled, perfetto perché non scuocete e date vita a questa ricetta di mare perfetta ed estiva.

Vongole, calamari e riso arricchiscono questo sfizioso piatto della tradizione pugliese, preparato con riso parboiled, patate, zucchine e pecorino. Molto più di un secondo piatto, si fa piatto unico tra pesce, ortaggi e cereali, leggero, nutriente, gustoso e adatto anche per un invito a cena.
Tra le varianti di mare la tiella di Gaeta, con polpo e olive, specialità gastronomica dell'omonima città laziale, è un po' pizza e un po' torta salata, preparata con due sfoglie ripiene. Deliziosa anche la tiella con polpetti, con capperi e peperoncino. Se preferite la versione con la carne, ricca e sontuosa, la tiella di agnello è arricchita con cardoncelli.
1 Lavate con cura le vongole, immergetele in acqua fredda salata e lasciatele spurgare per un paio d'ore. Sistemate le vongole in una larga padella, copritele, fatele aprire a fiamma vivace, sgusciatele, raccogliete i frutti in una ciotola e filtrate il liquido.
2 Pulite i calamari, separate i ciuffi dalle sacche e tagliate queste a rondelle. Affettate i pomodorini, tritate il prezzemolo con l'aglio, lavate bene le patate, sbucciatele e affettatele. Spuntate le zucchine e riducetele a rondelle regolari spesse 5-6 mm.
3 Ungete con poco olio il fondo di una pirofila a bordi alti di circa 17x27 cm, sistemate uno strato di zucchine e uno di fettine di pomodoro, spolverizzate con un cucchiaio di pecorino e un terzo di prezzemolo tritato. Coprite con uno strato di patate e uno di riso, distribuite sopra le vongole, i calamari, il prezzemolo rimasto e un altro strato di zucchine e pomodori. Spolverizzate con il pecorino rimasto e irrorate con 5-6 cucchiai di olio.
4 Miscelate il liquido delle vongole con mezzo litro di acqua fredda, salate e versate nella pirofila, per coprire appena gli ingredienti. Cuocete la tiella in forno a 190° per 50 minuti.
Ricetta di Giovanna Ruo Berchera Foto di Thelma & Louise
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera