È arrivato il weekend, finalmente. Ci rilassiamo, ci concediamo uno sgarro in più e perché no anche un bicchiere in più. E allora, ci facciamo uno spritz? Già pensando al suo colore ci è salito il buon umore. Vero che non possiamo ricorrere all’happy hour nel nostro locale preferito, ma possiamo comunque prepararcelo a casa dando un tocco arcobaleno anche alla nostra tavola.
Arancione, rosso, verde e blu… ma voi lo sapete di quanti colori può essere lo spritz? La bella notizia è che può essere in realtà di tutti quelli che si vuole, perché questo celebre aperitivo della tradizione del Triveneto, nato come semplice mix di vino bianco e acqua frizzante, nel tempo è stato arricchito con tanti liquori.
Abbiamo il "Classico all’Aperol”: mettete in un bicchiere cubetti di ghiaccio, riempitelo per metà con prosecco e versate un bicchierino di Aperol; colmate con acqua gasata e decorate con una fetta di limone. Questa è la tipica tradizione che non passa mai.
Al “Campari”: procedete come per lo spritz precedente, sostituendo l'Aperol con la stessa quantità di Bitter Campari e completate con una fettina d'arancia. Questo colore rosso accenderà tutta la vostra passione al primo cin.
Al Curaçao: bagnate il bordo del bicchiere e passatelo nello zucchero. Dopo aver messo il ghiaccio, riempitelo per metà con Prosecco e completate con un bicchierino di curaçao e acqua. Sembra un’intruglio magico? Forse lo è, intanto provatelo
Alla Menta: dppo aver messo nel bicchiere cubetti di ghiaccio, riempite per i 2/3 con Moscato e concludete con 1/2 bicchierino di liquore alla menta, foglie di menta fresca e rondelle di lime. Una freschezza unica per le vostre papille gustative. Vi sembrerà di rinascere.
È vero che ormai con tutte le versioni dello spritz in commercio ci si può sbizzarrire ma la differenza fondamentale tre le due classiche versioni è il territorio in cui sono nate: il Campari Spritz è milanese, prodotto per eccellenza di un’azienda del capoluogo lombardo, nonché drink prediletto per l’ora “dell’ape” sulle vie del Naviglio. il Campari viene utilizzato nella preparazione del Negroni e dell’Americano. I suoi tratti tipici? Colore rosso rubino e aroma e sapore forte e deciso.
Poi c’è l’Aperol Spritz, “from” Bassano del Grappa, che non solo ha conquistato i palati di tutti gli abitanti della Laguna, ma anche quelli di tutta Italia, dagli adolescenti ai grandi, per il suo retrogusto un po’ dolciastro. La ricetta originale è rimasta sempre segreta ma ogni regione tiene particolarmente a donare una propria rivisitazione.
Esistono numerose teorie sull’origine dello Spritz, ma quasi tutte conducono nella zona del Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) già nell'antico Ottocento. Le terre del Lombardo - veneto all'epoca erano infatti sottomesse alla dominazione dell’Impero austro-ungarico e la diffusione dello Spritz sarebbe proprio da attribuire ai soldati austriaci: questi infatti trovavano il sapore dei vini veneti troppo forte e, per poterne godere appieno, cominciarono a diluirli con l’acqua gassata. Ad avvalorare questa ipotesi è il nome stesso del cocktail che deriva dal verbo tedesco “spritzen”, ovvero "spruzzare”, indicando quello che ancora oggi, è ritenuto lo Spritz con la S maiuscola, in Friuli Venezia Giulia, ossia un semplice vino fermo bianco con l’aggiunta di acqua frizzante: "Lo spritz bianco", che in pochi locali oggi lo possiamo trovare. Insomma, da qui si deduce che è un pezzo che ci piace bere...
Il Bianchin, il Pirlo, lo Spruzzato, di certo in Italia lo Spritz non varia solo nella ricetta, ma anche nei nomi. A Brescia, ad esempio, dove al posto del Prosecco si usa vino bianco fermo, viene chiamato Pirlo, mentre lo Spruzzato è la versione piemontese che prevede Vermouth, Seltz e ghiaccio. A Trieste, si può trovare ancora la ricetta originale, con vino e acqua gassata, mentre il Bianchin milanese utilizza bianco frizzante e Bitter Campari. Venezia, come Brescia, fa lo Spritz col vino fermo, ma aggiungendovi il Select, liquore autoctono, dal sapore amaro e secco. Insomma ogni amante si soddisfa come gli piace. Giustamente diremmo. È o non è il drink della spensieratezza?
Ma quindi come si beve lo spritz nelle regioni italiane? Indipendentemente dalla tipologia prediletta da ogni zona, secondo le proprie tradizioni, vogliamo offrirvi una statistica taggata Idealo - portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi - quali regioni italiane sono fan dell'Aperol e quali del Campari. Secondo la loro ricerca, gli italiani nel corso degli ultimi dodici mesi sembra che abbiano mostrato interesse pressoché simile per entrambe le versioni, con dieci regioni orientate sull’Aperol e nove che invece, hanno preferito di più il Campari. Un vero derby tutto italiano, con alcune sorprese: ad il Veneto, ad esempio, nonostante sia la patria dello Spritz Aperol, questo giro sembra essere stato attratto dal suo rivale. Mentre la Lombardia al suo amato Campari ne rimane sempre fedele. Sicuramente ognuno avrà gusti diversi, ma l'importante, in questi casi, è fare aperitivo.
Di Elena Strappa
Aggiornamento disponibile!
Fai tap sul pulsante AGGIORNA per aggiornare la Web App.
AGGIORNA ANNULLA
Installa la Web App Le ricette di Sale&Pepe sul tuo iPhone.
Fai tap su e poi
"Aggiungi a Home".
Sei offline, alcune risorse potrebbero non essere disponibili. Verifica la connessione.
Naviga il sito con il tuo smartphone per installare Le ricette di Sale&Pepe sul tuo dispositivo.
Installa la Web App Le ricette di Sale&Pepe sul tuo iPhone.
Fai tap su e poi
"Aggiungi a Home".
Aggiungi Le ricette di Sale&Pepe alla schermata Home.
Clicca qui per leggere la guida.