Il caffè, seconda bevanda più consumata dopo l'acqua, ha dietro sé una lunga storia e tradizione. Inoltre, esiste una particolare tecnica di preparazione del caffè chiamata percolazione, la quale permette di ottenere il cosiddetto caffè filtro
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Il caffè è la seconda bevanda più consumata dopo l'acqua: quasi tre miliardi di tazze vengono bevute ogni giorno nel mondo. Sorprende scoprire che i maggiori amanti di questa eccitante bevanda siano i finlandesi che ne consumano 12 chili pro capite all'anno, seguiti dai norvegesi con 9,9 chili.
Metodo della percolazione La maggior parte di queste tazze è preparata con il metodo della percolazione - conosciuto anche come pour over coffee brewing o dripper - in modo da ottenere il cosiddetto caffè filtro. Oltre a essere il più diffuso, questo metodo di estrazione del caffè è anche tra i più antichi grazie alla semplicità di preparazione ottenuta tramite la filtrazione per gravità. L'acqua portata alla temperatura di 92-96° si versa lentamente e con movimenti circolari sul caffè macinato grossolanamente, inserito all'interno di un filtro di forma conica, in carta monouso, in tessuto o in rete metallica. In questo modo le sostanze idrosolubili contenute nella polvere del caffè vengono trasferite nella tazza. In forma più rustica, questo procedimento avveniva già nell'Ottocento con l'ausilio di una caraffa, un colino e un porta filtro, ma il risultato non era dei migliori: la bevanda risultava molto amara e il gusto troppo intenso.
Come nasce il caffè filtro Bisogna attendere il 1908 per ottenere un caffè dall'aroma pieno e senza sgradevoli sentori di bruciato, quando l'intraprendente casalinga tedesca Melitta Bentz inventa un colino usa-e-getta di carta a forma di cono, talmente comodo e funzionale da essere in uso ancora oggi. Ed è ancora la Germania a prodigarsi nelle invenzioni dedicate alla nera bevanda. Infatti nel 1954 appare sul mercato la Wigomat, prima macchina elettrica e automatica per la preparazione del caffè filtrato brevettata da Gottlob Widmann. Ma la macchina per caffè filtro più popolare e diffusa è la Moccamaster, disegnata nel 1968 dall'olandese Gerard Clement Smit e prodotta dall'azienda Technivorm; il suo pregio è di combinare la temperatura di infusione ottimale con il tempo di erogazione così che ogni tazza di caffè abbia un aroma perfetto.
La cultura del caffé La cultura e la pratica di questa bevanda con metodi di estrazione alternativi all'espresso sono diffuse in tutto il Nord Europa, nel Giappone e negli Stati Uniti, dove è talmente popolare da prendere il nome di caffè americano. Il mondo del pour over coffee brewing riscuote sempre più interesse e gli appassionati sanno riconoscere caraffe e filtri che, a seconda della forma o del funzionamento, danno un diverso carattere al caffè. Famosa è la Chemex, caraffa in vetro inventata nel 1941 dal tedesco Peter Schlumbohm, dal design particolare e inconfondibile.
French press Mentre il caffè filtro all'italiana è quello preparato con la storica cuccuma napoletana, anch'essa un icona, che riproduce a tutti gli effetti la funzione di pour over. Infine la famosa french press con stantuffo, inventata in Francia nel 1852 e brevettata in versione più moderna nel 1929 dal designer italiano Attilio Calimani. Questa caffettiera adotta il metodo per infusione: si mette il caffè macinato a calibro medio nel bricco cilindrico, si versa l'acqua bollente e si mescola per poi lasciare in infusione qualche minuto e abbassare lo stantuffo così che la polvere di caffè resti schiacciata sul fondo.