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I segreti del cottage cheese

Il "cottage cheese" ovvero i fiocchi di latte, nati nelle vecchie fattorie inglesi, sono diventati di moda prima negli Stati Uniti e poi in Europa. Dopo un periodo di oblio, tornano alla ribalta grazie a una grande versatilità e alla loro leggerezza

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Cottage Cheese: l'origine
Il nome italiano, "fiocchi di latte", dice che cosa è, quello inglese, "cottage cheese", ne racconta l'origine. Si tratta del formaggio preparato nelle fattorie britanniche di fine Ottocento, i "cottage" appunto. Il latte scremato residuo dalla lavorazione di altri prodotti, veniva fatto coagulare, poi si raccoglieva la cagliata e la si metteva a sgocciolare in un telo, fino a quando prendeva la caratteristica forma a fiocchi. Sostanzialmente, è quello che si fa oggi con la lavorazione industriale, nella quale vengono usati addensanti, correttori di acidità e, in certi casi, una piccola percentuale di crema di latte per rendere il prodotto più cremoso e meno acidulo.

Cottage cheese: la diffusione
Lo scarso apporto energetico (110 calorie per 100 grammi) combinato al buon contenuto di proteine ha reso il cottage cheese un superfood negli Stati Uniti dal dopoguerra fino agli Anni Settanta, quando ha iniziato a patire la concorrenza dello yogurt. Stessa sorte ha seguito in Europa con due decenni di ritardo, ma ora è di nuovo alla ribalta di qua e di là dall'Atlantico e il "New York Times" dedica ampi servizi al suo ritorno di moda.

Gli usi in cucina

In effetti, leggerezza, versatilità e gusto quasi neutro lo fanno sentire a suo agio in molte preparazioni. A crudo, è perfetto con qualsiasi frutta o verdura. Celebri le due fette di ananas con mezza pallina di cottage cheese con cui Richard Nixon salutò la Casa Bianca.

Sempre negli Stati Uniti, gli chef blasonati lo usano sui pomodori cuore di bue e sulla mela verde: in questo caso meglio la versione con crema di latte, meno acida, per giocare sui contrasti. Grazie alla sua cremosità, può essere trasformato in una salsa per accompagnare un pinzimonio, da spalmare sui crostini o da accostare a carni delicate: quattro parti di cottage cheese, una parte di yogurt greco e una dose generosa di erbe aromatiche tritate finemente (cipollina, prezzemolo e aneto sopra tutte).

In cottura, entra in ripieni dolci e salati, ma può arricchire verdure cotte in padella o al forno: aggiunto poco prima di servire avrà giusto il tempo di sciogliersi in bocca. Nelle lasagne, accompagnandosi a un semplice ragù di verdure e magari con un tocco di pesto, diventa un'alternativa leggera alla besciamella. Da provare come condimento della pasta, compito per cui ha bisogno del solo aiuto di buoni pomodorini saltati in poco olio.