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News ed EventiConsigli praticiLimoncello fatto in casa: un liquore antico che profuma di mediterraneo

Limoncello fatto in casa: un liquore antico che profuma di mediterraneo

Vi è racchiuso il colore del sole, il sapore acre dei limoni e l’intensità delle terre campane: il limoncello è nato nel 1900 in una cucina dell’Isola Azzurra

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Dopo un lauto pranzo, è un’abitudine chiudere con un sorso di buon limoncello. Questo liquore dolce, e insieme intenso, ha la caratteristica di lasciare in bocca un retrogusto amaro e speziato, perfetto per donare anche ai palati più raffinati la sensazione di aver terminato la cena nei migliore dei modi e senza pesantezza.


La storia del limoncello
Il limoncello è nato in Campania all’inizio del 1900, e questo è un dato certo. Ma a contendersi la paternità del liquore ci sono ben tre pretendenti: la signora Maria Antonia Farace, proprietaria di una piccola pensione sull’Isola Azzurra, una famiglia di Amalfi e una di Sorrento. Ma ci sono racconti della tradizione che narrano di pescatori intenti a bere il limoncello nelle gelide mattine d’inverno, prima di uscire in barca o, ancora, di monasteri umidi e bui in cui i frati si deliziavano con il liquore tra una scrittura amanuense e una preghiera mattutina.


189928Il segreto è nei limoni
Per ottenere un limoncello degno di questo nome, il segreto risiede principalmente nella materia prima che utilizzerete: i limoni. Ci sono due varietà campane di limoni IGP e sono le uniche due che permettono di ottenere il vero limoncello: i limoni di Sorrento e gli sfusati di Amalfi. Soltanto con questi limoni tipici della Campania e cresciuti sotto il sole particolare di questa regione sarà possibile assaporare quel gusto forte e deciso tipico.


I limoni di Sorrento e gli sfusati di Amalfi
Ma perché queste varietà risulterebbero così caratteristiche? Scopriamolo insieme. I limoni di Sorrento, chiamati anche ovali di Sorrento, hanno dimensioni medio-grandi. Hanno una polpa succulenta e il succo è particolarmente acido. Ma a fare la differenza è la buccia (ingrendiente insostituibile per il limoncello): è ricca di olii essenziali, è aromatica e molto dolce.
Lo sfusato di Amalfi, invece, è un limone medio, ha forma allungata, è molto succoso e ha una polpa dolciastra. Anche lo sfusato ha una buccia ricca di olii ed è molto profumata.

La ricetta per un limoncello casalingo
189929Punto chiave: assicuratevi di scegliere i limoni giusti IGP. Presi? Bene, ora possiamo iniziare: mettete 600 g di zucchero per ogni litro di alcool (se preferite un gusto più dolce, potete metterne 700); per due litri di limoncello predisponete 8-10 limoni, 1 litro di alcool a 90°, 600 g di zucchero, 1 litro di acqua.


Primo passaggio: lavate accuratamente tutti i limoni, asciugateli e preparate l’alcool e un vaso di vetro capiente fornito di tappo.
Secondo passaggio: togliete la buccia dai limoni con un pelapatate facendo piccole strisce sottilissime facendo attenzione a non prelevare la parta bianca (ha un sapore molto amaro e sgradevole). Mettetele in un contenitore di vetro e aggiungete l’alcool; chiudete il recipiente e lasciate a macerare per una settimana agitandolo di tanto in tanto. Ricordatevi di non aprire mai il contenitore. In questa fase noterete che con il passare dei giorni le bucce diventeranno sempre più chiare e l’alcool sempre più giallo.


Dopo 7 giorni, preparate lo sciroppo di acqua e zucchero: scaldate l’acqua in una pentola e aggiungete lo zucchero piano piano; scaldate a fuoco dolce mescolando, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Unite allo sciroppo le bucce macerate nell’alcool, mescolate a lungo. Ora filtrate il limoncello aiutandovi con un colino a maglie strette: il vostro liquore è ora pronto per essere imbottigliato.


Gradazione alcoolica e conservazione
La gradazione alcoolica del limoncello può variare in base ai gusti. Esiste una formula matematica che ne permette il calcolo: (alcool/volume totale)*gradazione
Lo zucchero rende circa 65 ml ogni 100 g, quindi (1000/2390)*90 = vol 37%.
Per conservare al meglio il limoncello è necessario lasciarlo sempre in frigorifero, anche durante l’inverno. Se non avete intenzione di consumare il liquore nei mesi successivi alla preparazione, ma volete conservarlo per l’estate successiva, potete tenerlo anche in freezer.


agosto 2021

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